Bocchetta del Diavolo (2760 m)


Publiziert von siso , 24. August 2022 um 18:00.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:24 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   Gruppo Uccello-Lumbreida 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1376 m
Strecke:San Bernardino, Parcheggio Lungo Moesa (1608 m) – Bosch di Pescion – Pian Lumbrif (1850 m) – Cassina de Vignun (2115 m) – Ometto a quota 2382 m – Bocchetta del Diavolo (2760 m) – Cassina de Vignun (2115 m) – Acubona (1679 m) – San Bernardino (1608 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Auto: Semiautostrada A13, uscita San Bernardino.
Unterkunftmöglichkeiten:San Bernardino.
Kartennummer:C.N.S. No. 1254 – Hinterrhein - 1:25000; Meridiani Montagne, Spluga – Mesolcina - 1:40000.

Escursione con partenza da San Bernardino, fino ad un valico alpinistico che collega la Val Vignun alla Valle dell’Alp Cadriola.

Il funesto toponimo, non riportato dalla carta nazionale, probabilmente era molto usato fino al secolo scorso dagli alpigiani del luogo, tant’è vero che lo si trova pure nelle pubblicazioni scientifiche.

In questa pubblicazione del 1918, a pagina 177, l’autrice Erna Heydweiller cita esplicitamente il nome “Bocchetta del Diavolo”,

 

... Ein zweites, jedoch nicht so massiges Kalkband dieser Einshornzone bildet den Gipfel des Einshorns und macht die gleiche Umbiegung mit. Gegen SW streicht es zwischen der Bocchetta del Diavolo und dem Pizzo Cavriolo in die Luft aus. Die äusserste Umbiegung dieses Bandes ist fort erodiert, und die aufgeschnittene Antiklinalumbiegung bildet die steilen Wände, in denen das Einshorn gegen N zur “Alp unter dem Horn” abfällt. Ungemein scharf heben sich hier die steilen, aus den Kalkbänken bestehenden Wände von den sanften, mit Buschwald und Matten bedeckten Phyllithängen der Horneralp ab…

 

Dal 1968 sulla carta nazionale appare il nome Piz Cavriola, prima di allora era denominato Pizzo Cavriolo.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:45

Fine dell’escursione: ore 15:35

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa

Temperatura alla partenza: 12,5°C

Temperatura al rientro: 26,5°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 4000 m

Velocità media del vento: 10 km/h

Sorgere del sole: 6.31

Tramonto del sole: 20.19

 

Sveglia alle 4:55, partenza da casa alla 6:00, arrivo a San Bernardino alle 7:30, dopo 94,6 km d’auto, compresa una sosta caffè di 15 minuti.

Raggiunta la località turistica mesolcinese, lascio l’auto al parcheggio Lungo Moesa (1608 m) e alle 7:45 mi incammino. Attraverso il grande piazzale della fonte pubblica dell’Acqua minerale San Bernardino e imbocco il sentiero che dal lato nord dello spiazzo supera un ponticello di legno e si addentra nel Bosch di Pescion. Pescion significa grande “pescia”, termine dialettale che designa l’abete rosso. È un inizio col botto; il sentierino sale con stretti risvolti sul versante orografico destro del Ri de Fontanalba. In un paio di punti offre una superba visione della prima cascata, che ho già fotografato più volte. Il sole, nascosto dal Piz de La Lumbreida, non è ancora sorto: apprezzo l’aria frescolina, impregnata di profumi di sottobosco.

Dal terrazzo di Pian Lumbrif (1850 m), guardando all’indietro posso osservare il Lago d’Isola (1602 m); quest’anno è il primo lago colmo d’acqua che vedo. Alle 9:10 arrivo alla Cassina de Vignun (2115 m) nel magico momento della levata del sole. La bocchetta che desidero raggiungere è già visibile da tempo. Impressionano le piramidi inclinate del Piz Cavriola (2873 m) e della sua anticima, ma anche il fianco sud-est coperto di sfasciumi e pietrame malfermo. Nella mente affiora qualche dubbio sulla riuscita dell’impresa; valuterò sul posto.

Dalla baita, seguendo le indicazioni bianco/blu, risalgo verso nord il pendio erboso, su tracce di sentiero, fino all’ometto di pietre a quota 2382 m. Lungo questo tratto vedo numerose marmotte; quelle giovani sono meno schive, più curiose.

A partire dal terrazzo dell’ometto, occorre attraversare una gana, ossia una pietraia. Il percorso per il Piz Uccello sale direttamente a nord-est verso la Foppa del Piz; per la mia meta non ci sono più né indicazioni né sentieri; per fortuna la visibilità è ottima. Proseguo in direzione nord-ovest e presto mi rendo conto che dovrò attraversare due valloni. Malgrado i ripidi versanti dell’alveo, costituiti di materiale incoerente, riesco a superarli senza grandi problemi. Mi trovo ora sul terrazzo inclinato chiamato Ciaton del Vignun. Ciaton è un accrescitivo del termine dialettale ciat, che significa breve pianoro. Da qui via punto più a sinistra e affronto il ripidissimo versante verso la meta; i bastoncini sono di grande aiuto. Ho l’impressione che la via migliore sia quella che si sviluppa alla base della parete rocciosa strapiombante dell’anticima del Piz Cavriola. Noto che lungo questa parete rocciosa c’è una specie di sentierino creato probabilmente da camosci o da stambecchi.

Alle 11:30 pervengo alla Bocchetta del Diavolo (2760 m); ci sono volute 3 h e 45 min di cammino.
 

                                       Bocchetta del Diavolo (2760 m)

Cosa ci sarà sul versante nord? Con molta circospezione appoggio lo zaino e i bastoncini sul piccolo spiazzo, quindi mi guardo attorno, come se ci fosse chissà che cosa da scoprire. Sul versante nord gli sfasciumi sembrerebbero più scuri, malgrado la presenza di sassi giallognoli. Sulla piccola porzione di fondovalle che si scorge, spicca una parte della Piazza d’armi di Hinterrhein. Della Valle dell’Alp Cadriola si vede ben poco a causa  della presenza di un ampio catino che toglie la visuale. Non nega tuttavia la vista sul Tempahorn (2618 m), una cima poco nota che si erge sul versante sinistro della Valle dell’Alp Cadriola.

La giornata è perfetta per fotografare le note cime dell’alta Mesolcina e quelle del Rheinwald. Che bella soddisfazione!

La discesa mi sembra meno impegnativa della salita. In ogni caso conviene seguire la base dell’anticima del Piz Cavriola, fino a quando la pendenza consente di attraversare gli sfasciumi verso sud-ovest, fino a raggiungere di nuovo il sentiero di salita presso l’omino di quota 2382 m.

Arrivato alla Cassina de Vignun imbocco il sentiero sul versante sinistro del Ri di Fontanalba: attraverso così un paesaggio incantevole sotto il sole cocente.

 

La Bocchetta del Diavolo ti riempie l’anima!

 

Tempo totale: 7 h 50 min

Tempo di salita: 3 h 45 min (soste comprese)

Tempi parziali

San Bernardino (1608 m) – Pian Lumbrif (1850 m): 40 min

Pian Lumbrif (1850 m) – Cassina de Vignun (2115 m): 45 min

Cassina de Vignun (2115 m) – Ometto a quota 2382 m: 40 min

Ometto a quota 2382 m – Bocchetta del Diavolo (2760 m): 1 h 40 min

Dislivello in salita: 1376 m

Punto più alto: 2768 m

Punto più basso: 1608 m

Sviluppo complessivo: 15,8 km

Difficoltà: T3+

Coordinate Bocchetta del Diavolo: 735'803/151'751

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: no


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2022 um 08:40
Sempre interessanti le tue relazioni, un saluto.
D

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2022 um 10:46
Grazie per l'apprezzamento!
Un caro saluto,
siso.


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