Passo di Fraéle (1955 m) – EMTB
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Escursione in bici nel meraviglioso paesaggio del Parco Naturale dello Stelvio, fino all’altopiano della Valle di Fraéle il cui toponimo deriva probabilmente da “ferratelle” o “fabrelle”, a sua volta da “Faber”, con riferimento alle miniere di ferro per le quali, in passato, la valle era nota.
Inizio dell’escursione: ore 8.40
Fine dell’escursione: ore 12.10
Velocità massima del vento: 21 km/h
Temperatura minima: 10°C
Temperatura massima: 19°C
Sorgere del sole: 5.35
Tramonto del sole: 21.14
È un venerdì di pieno sole, fa caldo ma non è afoso.
Alle 8:40 mi avvio in direzione del Ristoro Val Alpisella (1817 m), con la disinvoltura di un abitante del luogo. In effetti, dopo una settimana di soggiorno a Livigno, conosco bene i punti nodali per le escursioni classiche della valle. Negli ultimi cinque giorni è la terza volta che mi accingo ad affrontare la salita nella Valle Alpisella.
In soli 35 min domo l’impegnativo percorso 138: alle 9.35 pervengo, infatti, al Passo di Valle Alpisella (2268 m).
Mi prendo il tempo per scattare un paio di foto, quindi proseguo sulla pista silvo-pastorale in direzione dei Laghi di Cancano. Abbandono il Livignasco ed entro nel Bormiese, nel territorio comunale di Valdidentro. Questa volta tralascio la deviazione per le sorgenti dell’Adda; lancio comunque spesso degli sguardi all’incantevole cima dolomitica del Pizzo Aguzzo (2572 m), che disegna uno straordinario scenario, di grande suggestione cromatica.

Pizzo Aguzzo (2572 m)
A 2100 m di quota la pista entra nel bosco di conifere. Di tanto in tanto le radure concedono degli sguardi al vicino Lago di San Giacomo di Fraéle (1949 m). Il nome di questo lago mi ricorda la cronaca televisiva e le immagini del Giro d’Italia del 2020, quando i corridori passarono dalle Torri di Fraéle, dal Lago delle Scale e dai Laghi di Cancano.
Poco dopo le dieci arrivo al Passo di Fraéle (1955 m), sul versante nord-ovest del lago. I segnavia abbondano: mi trovo in un punto nodale di itinerari dedicati soprattutto ai biker. Ci sono pure dei posteggi e l’area picnic San Giacomo di Fraéle.
Visito l’esterno della nuova chiesetta che ha sostituito la precedente cappella, risalente al 1287, che era posta più a valle rispetto alla posizione attuale: zona ora interamente sommersa dall’invaso artificiale.
La Valle di Fraéle era percorsa anche dalle antiche vie mercantili che venivano utilizzate per il commercio del vino di cui Bormio, fino al 1487, aveva il monopolio.
Se non ci fossero i limiti imposti dalla carica della batteria della bici, sarebbe possibile programmare un lungo anello per rientrare a Livigno. Visto che non padroneggio ancora la geografia della zona, preferisco non avventurami su percorsi ignoti e torno quindi nella Valle di Livigno tramite la conosciuta Valle Alpisella.
Escursione in mountain bike nella Valle di Fraéle, una valle densa di storia, per la sua posizione strategica nell’antica Contea di Bormio, nel prestigioso contesto paesaggistico del Parco Nazionale dello Stelvio.
Tempo totale: 3 h 30 min
Tempi parziali
Livigno/San Rocco (1867 m) – Ristoro Val Alpisella (1817 m): 19 min
Ristoro Val Alpisella (1817 m) – Passo di Valle Alpisella (2268 m): 35 min
Passo di Valle Alpisella (2268 m) – Passo di Fraéle (1955 m): 34 min
San Giacomo di Fraéle (1960 m) – Passo di Valle Alpisella (2268 m): 40 min
Passo di Valle Alpisella (2268 m) – Livigno/San Rocco (1867 m): 52 min
Dislivello in salita: 925 m
Sviluppo complessivo: 33,0 km
Quota massima: 2292 m
Quota minima: 1807 m
Consumo complessivo della batteria da 500 Wh: 67%
Pendenza massima: 22%
Difficoltà: PD
Copertura della rete cellulare: buona
Soccorso: 112.

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