Zucco di Desio e Valle dei Grignoni


Publiziert von cai56 , 10. Juni 2022 um 18:34. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Juni 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 921 m
Abstieg: 921 m
Strecke:circolare 11,67 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lecco lungo la statale 36, da cui si devia per la Valsassina. Dopo Ballabio si continua fino al Colle di Balisio, dove si svolta a destra per Cremeno; raggiunte le prime case di Maggio, si svolta a destra in Via Garabuso e, al termine, si parcheggia negli spazi adiacenti un campo giochi in Via Casere.

Torniamo in Valsassina a visitare le pendici dello Zucco di Desio, che normalmente viene attraversato solo come punto di passaggio verso il più noto Monte Due Mani. Avevo frequentato la zona una quarantina di anni fa quando le mire scialpinistiche erano meno ambiziose e, per una giornata autunnale dal meteo incerto, bastava un po' di neve (comunque in quantità che ora nemmeno ci sogniamo) ed anche lo Zucco di Desio andava bene: il bello della discesa era dalla cima alla Foppa, favorita da un cospicuo abbattimento forestale, ora nemmeno più riconoscibile. La discesa per la Valle dei Grignoni, notata sulla mappa e cercata per il nome evocativo, si è rivelata una bellissima sorpresa per l'ambiente forestale e le strutture rocciose sparse nel bosco con anche un inaspettato arco naturale. Sempre un po' monotono il percorso della pista forestale Foppa-Maggio.

Nei pressi del parcheggio/campo giochi si nota un laghetto quasi completamente occultato dalla vegetazione di cannuccia e, a monte, anche questo fagocitato dal bosco (e ormai quasi del tutto crollato), l'edificio delle antiche casere: qui, all'angolo della strada, si stacca la pista sterrata per il Monte Tabor. Un unico rettilineo nel bosco accompagna fino alla bella radura, dove l'antica cascina appare ora piuttosto una casa di vacanza; si prosegue mantenendo la direzione su di un sentiero che si addentra nella faggeta che riveste le pendici fin quasi in vetta. La salita è comoda e costante, attraversa numerosi blandi canaloni he scendono verso Balisio e, pur presentando attualmente l'ostacolo di numerosi alberi sradicati da un recentissimo temporale, raggiunge in breve la dorsale della Q1261 che borda verso ovest la conca della Foppa; si passa alti sulla destra e le baite si scorgono da lontano sul fondo della valletta. Il sentiero, sempre ben segnalato, prosegue la salita nel bosco colorato: inframmezzate ai faggi si fanno largo sempre più numerose betulle e le luminose macchie di colore dei maggiociondoli in piena fioritura; poco sotto la vetta la traccia spiana per breve tratto e dà spazio ad una radura che inaspettatamente (almeno per me, non ne vedevo da decenni) ospita una cospicua popolazione di genziana gialla. La salita riprende e con poco dislivello raggiunge il modesto ometto di vetta dello Zucco di Desio: la vista è stupenda sul gruppo delle Grigne ed il profilo del Monte Due Mani si sovrappone quasi a quello del Resegone. Si segue la cresta con un breve tratto di sentiero ripido e sconnesso, per poi raggiungere fra i prati il punto più basso alla Bocchetta di Bertena, ma per raggiungere il passaggio verso la Bocchetta di Desio occorre risalire per qualche metro fino alla palina indicatrice. La discesa attraverso il versante orientale è scoscesa e sassosa, molto scavata nel pascolo dai passaggi e dallo scorrimento delle acque piovane; un ultimo tratto boscoso accompagna fin nei pressi della Bocchetta di Desio, a pochi metri dai ruderi della Cascina Pramira. Qui si stacca a sinistra l'avvio del Sentiero dei Grignoni: si tratta di un lunghissimo traverso, inizialmente a saliscendi, che riporta alla Foppa; si cammina fra alti e bellissimi faggi, aggirando spesso i tozzi pinnacoli ed eminenze rocciose (i "grignoni") che sorgono sparsi nel bosco. La struttura più interessante è un arco naturale, i cui pilastri di sostegno appaiono quasi completamente sommersi da morbido terriccio e fogliame. Il rientro a Maggio dalla Foppa avviene seguendo quasi per intero la pista sterrata di accesso, con la possibilità di un paio si scorciatoie, l'ultima delle quali accosta la baita della Piazzola. A Maggio si arriva fra le abitazioni all'estremità di Via Casere: seguendola verso sinistra si giunge subito al parcheggio.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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