Un altro facile anello! Ritom - Poncione Pro do Rodùc


Publiziert von Spino , 27. Mai 2022 um 12:18.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 Mai 2022
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Strecke:16,5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Posteggio diga Ritom

Sono praticamente guarito dalla bronchite, ma avendo ancora qualche postumo, per oggi scelgo nuovamente un giro ad anello facile e non impegnativo, sul genere di quello recensito pochi giorni fa.

Posteggio alle 07:30 alla diga del Ritom, e dopo una decina di minuti sono pronto a partire.
Con mia sorpresa, la mia è l'unica auto presente nel posteggio, ma al mio ritorno ne conterò più di 40!
Il posteggio è a pagamento dalle 09:00 in avanti, e con 11 chf mi assicuro la sosta fino alle 15:00. (mi sembra di ricordare che costasse meno, forse solo 8chf per tutto il giorno, ma l'inflazione galoppa anche qui :D ). Il parchimetro accetta solo monete, quindi arrivate attrezzati!

Per partire, attraverso la diga, ammirando il lago praticamente vuoto per i lavori di aggiornamento, e poi imbocco il sentiero direzione Passo Forca.
Ieri e stanotte ha piovuto parecchio, quindi il sentiero fino al Passo in pratica è diventato il letto di un ruscello. Ma non crea nessun problema.

Arrivato al passo, devio a destra per raggiungere la vetta "Forca 2123", (non fermatevi al primo ometto di sasso, la vera vetta è al secondo omino, circa 100m dopo)

Sono sul Forca dopo esattamente 45 minuti di cammino, e ne approfitto per fare una pausa di 10minuti per una telefonata del "buongiorno" alla family e controllare l'aggiornamento meteo. La previsione del radar di meteosvizzera prevede una nuvoletta di Fantozzi proprio sopra di me alle 14:00, con una forte e breve pioggia, decido quindi di proseguire spedito per tornare all'auto prima di quell'ora (poi in pratica la pioggia non arriverà prima di sera).

Metto via il telefono e torno sui miei passi fino al passo Forca, e inizio la cresta verso il Poncione d'Arbino seguendo un sentierino per capre abbastanza facile ed evidente. Nessuna difficoltà da segnalare.

Prima del Poncione d'Arbino c'è un'anticima con un omino di sasso. Dove faccio altri 10 minuti di pausa, per fare una breve colazione e godermi la vista. Da qui riesco ad ammirare bene tutto il giro e la cresta dal Camoghè alla Punta Negra che avevo percorsa e recensito un anno fa.

Il sole è abbastanza basso sull'orizzonte, ed è collocato esattamente in fronte a me. Salendo la cresta si rivela abbastanza fastidioso e accecante. Sarà così fino alla bocchetta 2453.

Alle 09:20 sono sul Poncione d'Arbino. Dopo questo punto c'è una cresta di una quarantina di metri abbastanza affilata ed esposta. Però il sentierino che ho seguito fino a qui, scende una decina di metri verso sud e aggira questa difficoltà, riportandosi in cresta subito dopo.
Non vedendo se la cresta è fattibile oppure no, decido di seguire il sentierino, e dopo essere tornato in cresta, mi guardo indietro e mi chiedo se sarebbe stato fattibile rimanere sulla cresta. Vedo un piccolo "salto in discesa" nel centro, che dalla mia posizione non riesco a valutare se fattibile, per cui il mio dubbio rimane senza risposta.

Alle 10:10 sono in cima alla vetta più alta prevista per oggi, il Poncione Pro do Rodùc.
Questa vetta è salibile in 3 modi:
  • Andato dritto per la cresta, e quasi in cima si aggira l'ultima parte verticale in un canalino erboso più a nord (questa è la variante più complicata e diretta delle 3).
  • Seguendo il sentiero che sta a sud della cresta fino ad un ripido canale erboso che porta dritto alla vetta 2507 (questa credo sia la variante più faticosa delle 3).
  • Oppure la variante più semplice, e da me seguita: quella di seguire la leggera traccia di sentiero appena descritto ancora un per qualche metro, e risalire il corto e facile canalino erboso al centro delle vette 2507 e 2522, per poi tornare indietro alla vetta ufficiale 2507.
Avendo scelta la via facile di salita, non ho nulla di particolare da segnalare. La salita si è rivelata molto più facile e semplice da quello che potevo presumere guardandola da sotto.

Dopo aver toccato entrambe le vette del Poncione Pro do Rodùc, scendo lunga la cresta fino alla bocchetta quotata 2453, e da li inizia il pezzo più delicato di tutto il giro. Scendere la pietraia sottostante per circa 150metri di quota, fino a raggiungere i nevai sottostanti. Specialmente nel primo tratto, i blocchi di sasso non sono proprio stabili a causa della pendenza elevata, e ho fatto un paio di volte del surf non voluto su alcune piode troppo mobili.
Dopo aver perso circa 100…150metri di quota, raggiunto i nevai e qui inizia la parte brutta. La neve non è per nulla portante a causa del caldo, e più volte sprofondo fino al ginocchio, e a volte anche fino al sedere, a causa di quei ponti di neve tra un sasso e l'altro che cedono sotto il mio peso, e ogni volta mi fanno rischiare una brutta botta.

Finiti i terribili nevai, raggiunto il pratone sottostante, e poi la strada sterrata che porta agevolmente alla capanna Cadagno.
Arrivo in capanna esattamente alle 11:30, e dopo aver mangiato al volo un'ottimo piatto di pasta, per essere sicuro di non prendere l'acqua, già alle 12:00 riparto in direzione Mottone 2064.
Al Mottone ci si arriva facilmente lasciando il sentiero e seguendo il facile crinale per ~200metri. Dopo per riprendere il sentiero, bisogna tornare indietro, in quando la discesa diretta tagliando a sud sarebbe troppo ripida.
Dopo aver costeggiando il bellissimo sentiero a sud del lago Ritom, sono nuovamente all'auto esattamente alle 13:25.

E con oggi, arrivo a 296 vette Ticinesi salite. Nelle foto anche la mia personale lista aggiornata. L'obiettivo rimane sempre quello di finirle per la pensione :D … ho ancora ben ~25 anni per riuscirci ;-)
 
Considerazioni finali: il giro è stato molto più semplice e facile di quello che avevo ipotizzato guardando la cresta dalle vette vicine in passato. Inoltre c'è un sentierino per capre che se seguito, guida praticamente sempre senza rischio di sbagliare percorso, e aggira tutte le difficoltà. Insomma un giro adatto a molti (ma non a tutti).
 
Lunghezza giro: 16,5km, dislivello circa ±1100
Tempi: 5:45 ore pause comprese (tempo cammino circa 4:45)

Discrepanza cartina Swisstopo e smartwatch:
La pianificazione del giro prevedeva una lunghezza di 15,1km ed un dislivello di ±1280m.
Il mio smartwatch alla fine indicherà 16,5km e ±1050m di dislivello.
Non so spiegare questa grande differenza... è la prima volta che mi capita.

 
Difficoltà giro:
Diga Ritom – Passo Forca T2
Passo Forca – Poncione d'Arbione T3
Poncione d'Arbione - Poncione Pro do Rodùc (e discesa fino alla strada) T4-
Capanna cadagno – Piora T2

Tourengänger: Spino


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