Ritorno al Parco Pineta di Appiano Gentile-Tradate.

Disponendo della mattinata e della prima parte del pomeriggio liberi, ho deciso di fare ritorno nel Parco Pineta di Appiano Gentile-Tradate, facendo come un mese fa, ovvero caricando la bici in auto per partire direttamente da Mozzate, posto al limite sud del parco.
Questa volta ho voluto partire seguendo il sentiero tematico “delle uccellande”, per poi proseguire verso il Monte Carmelo, che l’altra volta non avevo raggiunto.
Ho quindi ulteriormente continuato nel mio percorso, fino ad arrivare al limite nord del parco, e alla fine ne è risultato un largo giro fatto in senso antiorario in buona parte nelle zone esterne del Parco Pineta.
Il Parco Pineta è veramente molto vasto e comunque, uscita dopo uscita, lo sto apprezzando e conoscendo sempre di più.
Questa volta, oltre alla cartina del Parco e al navigatore sulla bici, ho utilizzato anche l’applicazione OruxMaps* presente sullo smartphone, che mi ha reso molto più facile e chiara la scelta degli itinerari da seguire.
(* devo ringraziare ancora  l’amico Giorgio – dei Girovagando – che mi ha installato e spiegato come si usa questa applicazione, che mi ha fatto fare un salto in avanti nella scelta e nella identificazione dei sentieri, soprattutto in montagna).
Come l’altra volta, il giro non è stato lunghissimo (circa 40 km) ma il dislivello superato, comprendente la somma delle salite, è stato di poco superiore ai 1000 m, rendendo il percorso abbastanza faticoso e impegnativo, soprattutto in alcuni tratti.
Pochissime le persone incontrate e anche i ciclisti (tre solitari), cosa che ha reso la lunga pedalata nei boschi estremamente “introspettiva”, mettendomi in contatto diretto con la natura e con l’avifauna incontrata e “sentita” (es. il ritmico tamburellare del picchio sui tronchi degli alberi).
Tempo bello e sufficientemente caldo, che fa percepire l’avanzare della primavera, anche se in un ambiente sempre molto secco; ritmo di pedalata tranquillo da sud a nord, comprese le molte soste effettuate, mentre per il ritorno (da nord a sud) ho pedalato più speditamente e con continuità, a parte la sosta spuntino.