Monte Piezza - Via Cattoalcolisti
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Se venerdì sera ci aveste domandato quanto fosse realmente la probabilità di successo di questo piano diabolico, molto probabilmente vi avremmo risposto: 70% no, 30% si. E il pensiero è sempre stato lo stesso finché non ho sentito urlare di felicità la Chiara dopo aver raggiunto la sosta al termine del settimo tiro... INCREDIBILE! Ce l'abbiamo fatta davvero!
Come risaputo, la placca l'ho sempre odiata e solo la Chiaretta avrebbe potuto convincermi a intraprendere questa pazza avventura di aderenza e lunghi viaggi tra uno spit e l'altro (da leggere "non si può mungere nulla).
Tornare indietro per pochi metri lungo la strada, scavalcare il muretto e imboccare la ripidissima traccia che si inerpica nel bosco (qualche ometto e, più in alto, bolli blu). Risalire nel bosco fino ad intercettare la vecchia strada, oramai invasa dalla vegetazione, quindi seguirla verso sinistra. Oltrepassato il primo tornante, la strada appare nuovamente chiusa dalla frana: scavalcare nuovamente il muretto (ometto) e riprendere a salire nella pietraia prima e nel ripido bosco poi seguendo sbiaditi bolli blu ed ometti. Giunti ad un bivio, svoltare decisamente a destra e costeggiare la base delle placche fino a raggiungere l'attacco di "Cattoalcolisti". L'attacco è riconoscibile per la presenza di una scaglia di roccia staccata alla partenza e, poco più in alto, di uno spit con cordino verde (q. 1530 m circa).
L1: sfruttando la scaglia staccata, alzarsi fino al primo spit, quindi entrare nel vago diedrino sulla sinistra. Con passo delicato uscire verso destra e, rinviato anche il secondo spit sfruttando un geadino erboso, proseguire dritti sfruttando delle belle fessure e lame fino a raggiungere la sosta - VI 30m (2 spit)
L2: alzarsi pochi metri sopra la sosta, quindi compiere un breve ma delicatissimo traverso verso destra fino allo spit. A questo punto, proseguire dritti per placca sfruttando numerose fessurine, fino a raggiungere la sosta su comoda cengia erbosa - VI 30m (1 spit)
L3: rimontare la compatta placca sopra la sosta, puntando alla base dell'evidente tettino. Superato un tratto di aderenza, si raggiunge la base dle tetto, che si supera con passo di forza in corrispondenza del suo punto più debole, dove va a formare una sorta di "L". Proseguire per placca più semplice sino alla sosta su cengia rocciosa - VI+ 30m (4 spit + 1 ch)
L4: salire dritti lungo la placca di completa aderenza, quindi traversare leggermente a destra fino a raggiungere la sosta - VI+ 50m (2 spit)
L5: dalla sosta salire in diagonale verso sinistra fino a raggiungere una fessura dove è possibile proteggersi. Qui la placca si fa più ripida e occorre proseguire dritti sfruttando qualche piccola fessurina (per lo più si tratta anche in questo caso di un tiro di completa aderenza) fino alla sosta - VI 55m (4 spit)
L6: sfruttando una bellissma fessura, doppiare lo spigolo verso destra e, rinviato lo spit, proseguire dritti su placca compattissima e delicata fino a guadagnare la sosta - VII- 35m (3 spit)
L7: sfruttando belle fessurine salire dritti fino a raggiungere delle zolle erbose, superarle e raggiungere l'ultima comoda sosta su cengia erbosa - VI 35m (2 spit)
Discesa con 6 doppie lungo la via di salita saltando la S1.
Entusiasmante via di aderenza su splendido granito. Le protezioni particolarmente distanti e l'arrampicata di completa aderenza, rendono questo itinerario assolutamente da non sottovalutare. Per una ripetizione, consigliato portare una serie di micro e qualche friends medio-piccolo (utile il giallo BD).
con Chiara
Come risaputo, la placca l'ho sempre odiata e solo la Chiaretta avrebbe potuto convincermi a intraprendere questa pazza avventura di aderenza e lunghi viaggi tra uno spit e l'altro (da leggere "non si può mungere nulla).
Felicissima e onorata di averti accompagnata e di aver condiviso insieme a te, sempre "spalla a spalla", questo tuo grande sogno, che nel corso della giornata (meglio chiamarla Odissea) è diventato un po' anche il mio...
QuoteRosa
QuoteRosa
Tornare indietro per pochi metri lungo la strada, scavalcare il muretto e imboccare la ripidissima traccia che si inerpica nel bosco (qualche ometto e, più in alto, bolli blu). Risalire nel bosco fino ad intercettare la vecchia strada, oramai invasa dalla vegetazione, quindi seguirla verso sinistra. Oltrepassato il primo tornante, la strada appare nuovamente chiusa dalla frana: scavalcare nuovamente il muretto (ometto) e riprendere a salire nella pietraia prima e nel ripido bosco poi seguendo sbiaditi bolli blu ed ometti. Giunti ad un bivio, svoltare decisamente a destra e costeggiare la base delle placche fino a raggiungere l'attacco di "Cattoalcolisti". L'attacco è riconoscibile per la presenza di una scaglia di roccia staccata alla partenza e, poco più in alto, di uno spit con cordino verde (q. 1530 m circa).
L1: sfruttando la scaglia staccata, alzarsi fino al primo spit, quindi entrare nel vago diedrino sulla sinistra. Con passo delicato uscire verso destra e, rinviato anche il secondo spit sfruttando un geadino erboso, proseguire dritti sfruttando delle belle fessure e lame fino a raggiungere la sosta - VI 30m (2 spit)
L2: alzarsi pochi metri sopra la sosta, quindi compiere un breve ma delicatissimo traverso verso destra fino allo spit. A questo punto, proseguire dritti per placca sfruttando numerose fessurine, fino a raggiungere la sosta su comoda cengia erbosa - VI 30m (1 spit)
L3: rimontare la compatta placca sopra la sosta, puntando alla base dell'evidente tettino. Superato un tratto di aderenza, si raggiunge la base dle tetto, che si supera con passo di forza in corrispondenza del suo punto più debole, dove va a formare una sorta di "L". Proseguire per placca più semplice sino alla sosta su cengia rocciosa - VI+ 30m (4 spit + 1 ch)
L4: salire dritti lungo la placca di completa aderenza, quindi traversare leggermente a destra fino a raggiungere la sosta - VI+ 50m (2 spit)
L5: dalla sosta salire in diagonale verso sinistra fino a raggiungere una fessura dove è possibile proteggersi. Qui la placca si fa più ripida e occorre proseguire dritti sfruttando qualche piccola fessurina (per lo più si tratta anche in questo caso di un tiro di completa aderenza) fino alla sosta - VI 55m (4 spit)
L6: sfruttando una bellissma fessura, doppiare lo spigolo verso destra e, rinviato lo spit, proseguire dritti su placca compattissima e delicata fino a guadagnare la sosta - VII- 35m (3 spit)
L7: sfruttando belle fessurine salire dritti fino a raggiungere delle zolle erbose, superarle e raggiungere l'ultima comoda sosta su cengia erbosa - VI 35m (2 spit)
Discesa con 6 doppie lungo la via di salita saltando la S1.
Entusiasmante via di aderenza su splendido granito. Le protezioni particolarmente distanti e l'arrampicata di completa aderenza, rendono questo itinerario assolutamente da non sottovalutare. Per una ripetizione, consigliato portare una serie di micro e qualche friends medio-piccolo (utile il giallo BD).
con Chiara
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