Rocca di Caldè

Oggi io ed Anna abbiamo solo metà pomeriggio a disposizione per fare quattro passi. Scartata l'idea di salire per l'ennesima volta al Chiusarella decidiamo di andare a vedere la Rocca di Caldè, non è lontana ed entrambi non vi siamo mai stati.
Raggiungiamo Laveno e proseguiamo in direzione Luino, sono anni che non percorro questa strada...non la ricordavo tanto stretta. Raggiungiamo Caldè, non conoscendo il posto parcheggio in una piazzola lungo la Strada Provinciale, da qui la nostra meta è ben visibile, ci abbassiamo verso il centro del paese ed a naso ci portiamo alla base dello sperone in cima a cui si trova la chiesa di Santa Veronica, un cartello giallo indica il sentiero, attraversiamo un torrente su delle enormi pietre e poco dopo troviamo una scalinata che si innalza ripida sul fianco della parete.
In breve sbuchiamo su un grande prato giusto in prossimità dell'abside della chiesa. Di chiaro impianto romanico l'edificio è stato successivamente ampliato ed ora presenta anche un porticato che si affaccia sul sottostante porto e sul lungolago. Essendo chiusa possiamo ammirare gli affreschi della zona absidale solo dalle due finestre della facciata.
Attraversiamo il grande prato e troviamo un altro cartello giallo indicante la salita alla rocca. Vi sono due percorsi: uno più breve, ripido ed a tratti esposto, ed uno molto più tranquillo che con un giro in senso antiorario porta alla cima per una tranquilla stradina. Anna decide, naturalmente, per l'opzione più soft.
Proseguiamo su un largo sentiero, attraversiamo un insieme di casette e poi imbocchiamo una via pedonale che risale con pendenza costante il versante occidentale della Rocca di Caldè. La vista sul lago e sulla sponda piemontese oggi è inficiata dalla caligine. Passato l'acquedotto del paese si sbuca su un pianoro caratterizzato da conifere di origine extraeuropea, un ultimo strappo ed eccoci in cima, lo spiazzo sommitale è occupato dal monumento ai caduti, un grande obelisco con alla base una cappelletta, il tutto sembra bisognoso di qualche intervento conservativo. Nonostante la foschia la vista verso Nord ed Est è interessante, sugli altri lati invece è preclusa dalla vegetazione.
Scendiamo ed al termine della stradina decidiamo di proseguire verso la già visibile chiesa di San Pietro, una breve visita ci permette di apprezzare i begli altari barocchi, un paio di tele probabilmente tardo seicentesche ed un affresco appartenente probabilmente alla chiesa originaria. Ci dirigiamo verso la frazione di Castello dove si trova il singolare Oratorio del Pozzo e quindi raggiungiamo la nostra auto.