Pizzo Camino (2491 m), canale W


Publiziert von Sky , 26. Februar 2022 um 22:17.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 Januar 2022
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Quando andai a fare il canale del Cimon della Bagozza, il mio collega Simone (che quel canale l’aveva fatto qualche giorno prima) mi scrisse “la prossima volta il Pizzo Camino, così me lo tracci”. In settimana mi dice che ha intenzione di farlo domenica, così decido di andarci anch’io. Partiamo indipendentemente – lui con una sua amica, io da solo.

Sono indeciso se salire dalla Val di Voia o passare da Malga Epolo, ma alla fine opto per la prima, che mi dà l’idea di essere meno ripida, e quindi migliore per evitare di perdere energie inutilmente prima del punto “saliente” della salita, il canale che porta poco sotto la vetta.

Il Pizzo Camino, così come il Cimon della Bagozza, era una delle montagne simbolo della mia fanciullezza trascorsa in vacanza in val di Scalve. Allora l’uno come l’altro (ma questo decisamente di più!) mi sembravano del tutto al di fuori della mia portata, ma mi piaceva fantasticarci, leggendo le descrizioni che ne faceva la guida dei sentieri della valle. Adesso, è venuto il momento di portarlo a casa!

Fino alla Malga di Voia è una strada sterrata, a tratti cementata, anche se decisamente ripida. Da lontano intravvedo altri due che stanno salendo. Ogni tanto si fermano e quasi li raggiungo, poi ripartono e mi distaccano di nuovo, nonostante io stia salendo con le scarpette (sullo zaino però ho gli scarponi che, insieme a casco, due picche, pala, sonda e tutto il resto, lo rendono decisamente pesante!). Alla Malga di Voia incomincia la neve e la strada diventa un sentiero. Prima di arrivare alla Corna Busa si incrocia la traccia che sale da Malga Epolo. Io proseguo con le scarpette, nonostante il grip sia un po’ al limite. Arrivato al passo, cambio assetto e metto gli scarponi. La vallata su cui mi affaccio, quella che sale da Azzone passando dalle Malghe del Negrino, è priva di neve ed io devo abbassarmi leggermente, proseguire lungo un traverso, superare un costone e risalire infine la conca che conduce al canale W, seguendo la linea immaginaria del sentiero estivo. Qualche chiazza di neve e ghiaccio fa la sua comparsa nel tratto di traverso, in una zona in cui c’è da attraversare una pietraia e saltare / passare tra un masso e l’altro. Mettere i ramponi è però troppo presto, li si rovinerebbe inutilmente, quindi vado avanti così fino a raggiungere la conca vera e propria sotto al Pizzo Camino. Lì la neve compre interamente il terreno ed è abbastanza compatta, anche se apparentemente non molto profonda. Con i ramponi l’avanzamento è ottimale. Ad un tratto un grande sasso incomincia a rotolare da molto in alto, mosso da un che sta scendendo. Due, poco più sotto di lui, si nascondono dietro un enorme masso, io ho modo di intuirne la traiettoria, e vedere che fortunatamente si è sbriciolato in mille pezzi. So bene che questa zona, calcarea, è d’estate soggetta a questo genere di fenomeni, tanto che avevo scelto di salire in invernale anche per questo e non mi aspettavo quindi di imbattermene ora. Procedo, voltandomi ogni tanto per vedere se arriva Simone, e ad un certo punto credo di averlo individuato da lontano. Rallento un po’ e man mano che si avvicina capisco che è proprio lui, e la sua amica. Sono però lontani al punto che decido che li aspetterò in vetta. Non so esattamente dove sia il canale, tanto che ad un certo punto mi lascio fuorviare da due ragazzi poco più avanti di me, che sono diretti verso un canale secondario, e che tornano poi sui loro passi una volta aver realizzato che si sprofonda troppo. A questo punto mi riporto sulla retta via, con un piccolo traverso, e mi rendo conto che lì la traccia è ben segnata, ed io semplicemente l’avevo persa! Ancora un breve tratto ripido e poi si va a sbattere contro una parete verticale, e non resta che fare una brusca deviazione verso destra per immettersi nel canale vero e proprio. Tiro fuori la seconda picca e salgo senza problemi fino a sbucare sul colletto. Lì posso togliermi i ramponi e proseguire fino in vetta. C’è già qualcuno e a poco a poco arriva su gente, incluso Simone, che mi riconosce solo dopo avermi salutato, a distanza di due metri! Non pensava che sarei andato, avendo visto che il giorno prima ero stato a Cogne a fare una gara di corsa sulla neve, ma per me unire le due cose non è un problema, anzi è un modo di fare due cose che mi piacciono! Scatto un po’ di foto, molte delle quali su vette che ignoro totalmente, perché queste non sono zone che frequento, ma va bene così, è un’occasione per espandere la mia conoscenza delle montagne, e comunque alla Val di Scalve sono unito da un amore che risale ai primi anni ’80! Continua ad arrivare su gente, tutti con due picche, è venuto il momento di scendere! Chiedo a Simone se posso fargli compagnia per la discesa e così io, lui e la sua amica Manuela ci incamminiamo. Il tempo passa veloce, e loro non sono per niente lenti come aveva detto lui quando me ne aveva parlato. Ci fermiamo al Passo e ne approfittiamo per salire alla Corna Busa vera e propria, un caratteristico masso forato, che risaliamo pure! Per la discesa propongo loro di passare da Malga Epolo, per cambiare, visto che anche loro erano passati dalla Val di Voia, ed accettano con piacere! Da Malga Epolo in giù conosco molto bene la zona, ci sono venuto un sacco di volte con i miei genitori. Il versante è interamente al buio, ma in breve siamo alla macchina. Non ci resta che salutarci e prendere la strada per Milano.

È la prima volta che vado in montagna con Simone, ma anche se amiamo luoghi diversi (lui le mete classiche di Orobie e Lecchese, io vette solitarie di Vallese e Val d’Aosta) mi sono trovato bene con lui, mi piacerebbe poter ripetere (magari “aprendomi” a mete che non rientrano nei miei standard!).


Tourengänger: Sky
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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 2. März 2022 um 16:43
bravo Luca. Bella sallita a parte il sasso.
Menek

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. März 2022 um 19:00
Cose da mettere in conto da quelle parti...
Ciao, Sky


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