Sostìla e Crap del Mezzodì


Publiziert von cai56 , 26. Januar 2022 um 22:34. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 Januar 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 962 m
Abstieg: 962 m
Strecke:Parzialmente circolare 10,3 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e fino al termine della tangenziale di Morbegno; svoltare a destra in direzione Valtartano e, al bivio successivo, continuare diritto verso Forcola. Giunti alla Sirta, si trova facilmente parcheggio in apposito spiazzo lungo l'Adda.

Si tratta, almeno fino a Sostila, di una escursione abbastanza conosciuta, di interesse ambientale ed etnografico, che si svolge su una mulattiera secolare, a suo tempo di grande comunicazione fra il fondovalle e la Val Tartano e quindi con la Val Brembana e la pianura padana. Si visita un villaggio isolato nei boschi, abbandonato dagli abitanti permanenti solo da pochi decenni, e ora, ottenuto l'interessamento del FAI (candidato come "Luogo del Cuore" dal 2012), è in attesa da anni di diventare sede di un museo etnografico. La seconda parte del percorso accompagna sulla sommità di un dosso roccioso e boscoso che si affaccia sulla Bassa Valtellina, con panorami che nelle giornate limpide arrivano fino al Lago di Como e sulle principali vette della bassa Valmasino.

Si risale la via principale della frazione fino a portarsi sul lato orientale della chiesa, vicino al municipio, dove si incontra una palina indicatrice delle mete escursionistiche della Val Fabiòlo con i relativi tempi di percorrenza: da qui i segnali in vernice sono sempre ben visibili, con anche precise indicazioni ai bivii. La mulattiera, ben acciottolata, risale il fianco della montagna allontanandosi momentaneamente dal torrente, poi, dopo una cappella ed un tornante, si riavvia verso il solco della stretta valle - buia e fredda in ogni stagione - con un tratto spettacolare: alternando lastricato a gradini intagliati nella roccia percorre una cengia artificiale protetta a valle da un muro a secco ed esposta sulla verticale della Sirta. Si ha modo di osservare dall'alto la peculiare cupola della chiesa, apparentemente sproporzionata all'intero paese. Sull'altro lato del corso d'acqua le pareti della Caürga (cava/miniera) sono attrezzate da numerose vie di roccia piuttosto popolari nella zona (ottimo serpentino con difficoltà medio-alta). La mulattiera prosegue lungo il torrente, fra vegetazione da umido e faggi misti a castagno ("fabiòlo" significherebbe "piccolo faggio"). Il tracciato varca il corso d'acqua e prosegue tra felci e vegetazione alloctona invasiva - esito della riforestazione spontanea dopo la frana/allagamento del luglio 2008 - fino al ponte successivo: lo si attraversa in località Bures e si inizia a salire nel bosco fitto in direzione del non visibile abitato di Sostìla; dopo un recente lavatoio, ad una curva appaiono le prime case del villaggio: le abitazioni sulla strada principale sono quelle saltuariamente abitate e meno interessanti (fra le quali la ex-scuola, ora rifugio); ma allontanandosi fra i pochi vicoli verso monte si possono osservare strutture tipiche molto antiche: da non perdere l'osservazione delle tipiche porte. Tornati sul percorso nei pressi della chiesa, si prosegue fra i ripidi prati verso il cimitero abbandonato e si raggiungono le abitazioni della contrada Arès; il sentiero sale poi ripidissimo verso il crinale. Lasciate a sinistra delle cascine isolate (le uniche tuttora abitate lungo tutto l'anno: una singola persona che, raggiunta la pensione, si è ritirata nei terreni di famiglia), si affaccia sulla Valtellina in corrispondenza di un piccolo passo (descritto su alcune carte come Bocchetta di Sostila). Da qui si volge nettamente a destra e su labili tracce si affrontano delle semplici roccette che conducono all'area scoperta di un primo rilievo: poi il passaggio fra le eriche nel bosco di betulle serpeggia fra dossi e vallette e raggiunge il vero punto culminante del Crap del Mezzodì che è identificabile in uno dei blocchi rocciosi che circondano la pozza di una piccola torbiera. Stupendi il panorama verso la bassa Valtellina fino al Lago di Como ed il senso di isolamento e tranquillità che si possono percepire da questa posizione, benchè a poche centinaia di metri dalla sottostante carrozzabile della Valtartano.
Ritorno per la via di salita, con la possibilità di una breve variante per Sostila (sentierino diretto fra le cascine abitate ed il villaggio) ed una deviazione per Lavisolo e la Caürga. In questo caso, in corrispondenza dell'ultimo ponte - indicazioni - si attraversa e si intraprende una breve e ripida salita (corrimano e catene di sicurezza) che porta fino ad un bivio nei pressi delle baite di Lavisolo; da qui si scende lungo un bellissimo acciottolato che scorre ai piedi della parete rocciosa fino a ritornare alla Sirta nei pressi dell'edificio della Latteria Sociale.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 28. Januar 2022 um 16:59
Bello. Ben documentato come sempre!

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Januar 2022 um 17:59
Grazie!!
Bello rivederti.


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