Sasso Grande (Denti della Vecchia)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Torno in montagna dopo molto tempo, accogliendo l'invito di Alessandro per una vetta che avevo in lista da sempre. Percorso noto e già ben descritto su Hikr, segnalo solo che poco dopo la partenza, a un bivio piuttosto anonimo nella faggeta (terza foto), conviene proseguire diritti in direzione di alcune baite e non svoltare a sinistra pur se segnalato in biancorosso.
Saliti per il "canalino", dove in un paio di punti conviene togliersi lo zaino e buttarlo in avanti, e la roccia è veramente fredda (portarsi i guanti); alla base della paretina compare anche una corda, che però sembra posizionata troppo in basso a meno che l'intenzione non fosse di creare una staffa per il piede di appoggio.
Scesi dalla normale, indicata da bolli gialli e da non sottovalutare, a partire dal famoso "saltino" iniziale: qui per passare oltre la fenditura si può o salire sul sasso "in mezzo al guado" e lanciarsi di là, o aggirarlo a sinistra (faccia a valle) sfruttando una traccia che lo affianca su questo lato (salto minore che a destra) prima di appoggiarsi dall'altra parte in modo meno aereo. Poi si incontrano altri 5-6 punti un po' rognosi, sempre da passare con pazienza e comunque ben appigliati (roccia e rami di pino mugo), prima di chiudere il micro-anello proprio nel punto di partenza del canalino di salita.
Tornati nei pressi del Passo Streccione, prendiamo un sentiero-cengia più basso e molto suggestivo, che aggira il Sasso Palazzo da Ovest e si congiunge al percorso dell'andata poco a monte della Capanna Pairolo.
Percorso completamente privo di ghiaccio salvo un breve tratto (non problematico) a cavallo della Capanna. Varie persone sull'itinerario. Difficoltà indicate relative al solo castello sommitale, il resto è T2 salvo un breve tratto T3 (aggiramento Sasso Palazzo dal lato di valle).
Saliti per il "canalino", dove in un paio di punti conviene togliersi lo zaino e buttarlo in avanti, e la roccia è veramente fredda (portarsi i guanti); alla base della paretina compare anche una corda, che però sembra posizionata troppo in basso a meno che l'intenzione non fosse di creare una staffa per il piede di appoggio.
Scesi dalla normale, indicata da bolli gialli e da non sottovalutare, a partire dal famoso "saltino" iniziale: qui per passare oltre la fenditura si può o salire sul sasso "in mezzo al guado" e lanciarsi di là, o aggirarlo a sinistra (faccia a valle) sfruttando una traccia che lo affianca su questo lato (salto minore che a destra) prima di appoggiarsi dall'altra parte in modo meno aereo. Poi si incontrano altri 5-6 punti un po' rognosi, sempre da passare con pazienza e comunque ben appigliati (roccia e rami di pino mugo), prima di chiudere il micro-anello proprio nel punto di partenza del canalino di salita.
Tornati nei pressi del Passo Streccione, prendiamo un sentiero-cengia più basso e molto suggestivo, che aggira il Sasso Palazzo da Ovest e si congiunge al percorso dell'andata poco a monte della Capanna Pairolo.
Percorso completamente privo di ghiaccio salvo un breve tratto (non problematico) a cavallo della Capanna. Varie persone sull'itinerario. Difficoltà indicate relative al solo castello sommitale, il resto è T2 salvo un breve tratto T3 (aggiramento Sasso Palazzo dal lato di valle).
Tourengänger:
froloccone,
Serzo


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)