Da S.Eusebio senter Bandit (cai 390)


Publiziert von FrenkSF , 2. Januar 2022 um 16:38. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 Dezember 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1230 m
Abstieg: 1230 m
Strecke:Parcheggio S.Eusebio sentiero cai 390-391-deviazione su cai 390 fino alla deviazione su Sentiero della Dieta- innesto cai 391 direzione MOnte Ucia-S.Eusebio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Brescia direzione Valle del Caffaro fino al Colle di S.Eusebio - ampio parcheggio.

Mi ha sempre incuriosito questo sentiero che da S.Eusebio arriva a S.Vito; itinerario piuttosto lungo e dalle scarse informazioni nonostante si trovi nelle vicinanze di casa.
Forse per questo attira ancor più la mia attenzione.
Già altre volte lo avevo affrontato in termini esplorativi e mi era successo anche si sbagliare, rendendomi conto della carenza di segnavia, delle numerose diramazioni che portano per lo più a capanni di caccia e soprattutto dell’ambiente impervio ed intricato.
 Questo vecchio sentiero, chiamato "Senter Bandit" (sentiero bandito), ha una sua storia e sembra che se ne servissero banditi e contrabbandieri, per evitare le strade ed i centri abitati, percorrendo in mezzo al bosco ed a mezza costa i versanti dei monti da Brescia a Gavardo.
Sono due i sentieri principali che da S. Eusebio arrivano a S.Vito: senter Bandit (cai 390) che percorre a mezza costa il versante del Piano di Cariadeghe (circa 12 km) e l’altro Sentiero Donna Guarneri (cai 391) che sale in quota e rasenta i bordi del Piano di Cariadeghe passando dal Monte Dragoncello, dalla panoramica Corna di Caino e dal Monte Ucia la quota più elevata (in tutto circa 10 km) ed intendo avvalermi di questo per il rientro. 
 Voglio percorrere circa metà del 390 fino ad incrociare il ripido Sentiero della Dieta che sale da Nave fino al piano di Cariadeghe ad intercettare il 391 Donna Guarneri per rientrare a S. Eusebio dal monte Ucia. 
Un paio di km del Senter Bandit (evidenziati sulla mappa e sul grafico) sono stati piuttosto impegnativi: molte foglie bagnate che hanno reso insidioso una ripida discesa di 200 m dal fondo ghiaioso ed instabile e successivamente rovi e boschetti che hanno invaso il sentiero rendendo più complicato il già esile tracciato e rallentando di fatto il proseguo. Fortunatamente i segnavia B/R erano molto frequenti, ma bisognava continuamente non perderli di vista. Le deviazioni segnalate sono poche e in un paio di occasioni abbiamo dovuto fare il punto con l'aiuto della tecnologia che fortunatamente ci assisteva e di una cartina. Il tentativo di rendere fruibile questo tracciato sono evidenti dai resti di tagli e tracce un po' datate di pulizia e dei segnavia molto frequenti ma sbiaditi. Sicuramente sconsigliato in caso di nebbia, pioggia o neve/ghiaccio

Tourengänger: FrenkSF, Ferropic


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Kommentare (6)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 18:13
Dal Senter passiamo in pochi...

FrenkSF hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 18:26
Buon anno, si vede che passano in pochi, ma é anche difficile tenere una zona così pulita e segnata, non mi lamento, a me i percorsi piacciono anche così. vuol dire che invece di "buttarlo lì" in un colpo, bisogna farlo a tappe. Sai qualche cosa dell'altarino della corna é rotto in numerosi pezzi....sembra fatto apposta, ma non vorrei fosse così!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 18:31
Intanto buon anno anche a te... l'altarino? ci sono salito un po di tempo fa ma era a posto!

FrenkSF hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 18:40
Anche io ogni tanto ci passo, se guardi la foto puoi vedere solo una "gamba" dell'altarino in pietra, ed é in piedi traballante ma tutto il resto é a terra in numerosi pezzi.....recentemente i deficienti si danno da fare nel salire per fare queste cose, ma qui spero proprio che ci sia una spiegazione.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 18:51
Tra l'altro non era nemmeno invadente, e lo dico da non credente...

Ferropic hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2022 um 22:54
Propio cosi', come descritto dall' amico Frank con cui ho condiviso questo percorso.
Tratto di sentiero molto selvaggio, seppur segnato frequentemente e'molto facile perdere il tracciato. La presenza di parecchi rovi mi fa pensare che se si percorre in stagione estiva risulti ancora più' faticoso.
Ha tutte le caratteristiche dettate dalla sua storia che l'ha reso un percorso ideale per chi non vuole farsi notare ( vedi appunto i contrabbandieri ).
Dopo un bel tratto di ripida salita tutta nel bosco ( circa 280m ) e prima di riprendere a salire verso il Monte Ucia, arriviamo alla Sella delle Casine Ece, un bel posto al sole che oltre essere ideale per sostare e mangiare un panino, ci permettere di osservare da vicino il Monte Dragoncello che fa da collegamento verso il monte Maddalena.


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