Di amicizie, streghe e stregoni. Val Listrea.
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micaela:
Tutto per colpa di un pianista.
Che suona a Bergamo poi a Brescia, per il Festival Pianistico.
Beh, ho preso i biglietti da mesi.
Perché questo pianista è la mia “magnifica ossessione” (dal film omonimo di Douglas Sirk; correte a vederlo e vediamo se riuscite a non piangere quando lei diventa cieca).
La mia epifania.
Lato A: ma devo trovare un letto.
E qual letto più coccoloso di quello del galantuomo Menek, generosamente offerto? Lui dormirà sul divano in salotto.
Proprio un bel letto, col materasso a “foam memory”, un Signor materasso, da principessa senza pisello!
Ma e il lato B? Menek non sta fermo un minuto, ed eccomi appena arrivata, immediatamente spinta in sella ad una delle sue bici per un primo giro nei dintorni di Brescia.
Ogni giorno, un giro in bici di mattina, uno nel pomeriggio.
Menek non sta zitto un minuto; ma cosa ci sarà poi di così interessante nelle campagne attorno a Brescia, lo sa solo lui. Io vedo solo collinette noiose, io abituata ai Gridoni, Cervini, Adule!
“Dieci minuti, e siamo fuori dalla città! E niente salite!" (sempre e solo dieci minuti, secondo Menek…anche quando dopo mezz’ora…e le salite, beh, ci sono, eccome, anche se non quella del Mont Ventoux di triste memoria…)
Comunque ruota contro ruota dietro al Menek, che effettua contromani, attraversa al rosso, slaloma tra auto feroci e camion felici di sfiorarti, ci arriviamo, in campagna, e devo dire che l’entusiasmo del mio cicerone m’incanta, lui, innamorato della sua terra, la sua magnifica ossessione, lui, attento alle piccole cose, ai tesori invisibili se non si è curiosi! Ed ecco che luoghi senza nomi altisonanti diventano, nelle sue parole, magici!
Tutto per colpa di un pianista.
Che suona a Bergamo poi a Brescia, per il Festival Pianistico.
Beh, ho preso i biglietti da mesi.
Perché questo pianista è la mia “magnifica ossessione” (dal film omonimo di Douglas Sirk; correte a vederlo e vediamo se riuscite a non piangere quando lei diventa cieca).
La mia epifania.
Lato A: ma devo trovare un letto.
E qual letto più coccoloso di quello del galantuomo Menek, generosamente offerto? Lui dormirà sul divano in salotto.
Proprio un bel letto, col materasso a “foam memory”, un Signor materasso, da principessa senza pisello!
Ma e il lato B? Menek non sta fermo un minuto, ed eccomi appena arrivata, immediatamente spinta in sella ad una delle sue bici per un primo giro nei dintorni di Brescia.
Ogni giorno, un giro in bici di mattina, uno nel pomeriggio.
Menek non sta zitto un minuto; ma cosa ci sarà poi di così interessante nelle campagne attorno a Brescia, lo sa solo lui. Io vedo solo collinette noiose, io abituata ai Gridoni, Cervini, Adule!
“Dieci minuti, e siamo fuori dalla città! E niente salite!" (sempre e solo dieci minuti, secondo Menek…anche quando dopo mezz’ora…e le salite, beh, ci sono, eccome, anche se non quella del Mont Ventoux di triste memoria…)
Comunque ruota contro ruota dietro al Menek, che effettua contromani, attraversa al rosso, slaloma tra auto feroci e camion felici di sfiorarti, ci arriviamo, in campagna, e devo dire che l’entusiasmo del mio cicerone m’incanta, lui, innamorato della sua terra, la sua magnifica ossessione, lui, attento alle piccole cose, ai tesori invisibili se non si è curiosi! Ed ecco che luoghi senza nomi altisonanti diventano, nelle sue parole, magici!
In ricerca di magia si va oggi: Valle delle Streghe. Come resistere a un nome così invitante, magari anche un pochino pauroso? Tanto ci sarà Menek a difendermi a spada tratta, in caso di attacco!
Pensavo di faticare, o di morir dal caldo, invece tutto il percorso, nella frescura del bosco, incontrando cascatelle, è piacevolissimo, variato, e, condito dal parlare incessantemente entusiasta di Menek, un lungo momento di serotonina alle stelle.
Delle streghe ammiriamo delle pareti di scodelle (chissà che intrugli diavoleschi ci preparavano!), che sembrano pizzi ricamati, un incanto da scalare, una scodella un piede, una scodella l’altro piede, proprio come bambini felici!
Ma sarà il mio galante moschettiere, dai sempre robusti polpacci, si si, da far invidia a Zatopek, descrivervi il percorso.
Qualche lato C per caso? Con Menek, certo!
Quando arrivo in una città sconosciuta la mia prima domanda agli autoctoni è: DOV'E' LA MIGLIOR PASTICCERIA? LA MIGLIOR LIBRERIA? Nooooo, non ci credooooo, Menek abita ad un minuto scarso da Iginio. Come non sapete chi sia Iginio? (Ormai inutile il cognome). Iginio Massari,veh. Ogni mattina prima della pedalata vado nella sua pasticceria per un caffè, anzi due, con brioche integrale ai frutti di bosco. Un sogno la pasticceria di Iginio! Solo varcarne la soglia fa alzare alle stelle lo stato di serotonina! Bella (quasi) come il Donizetti di Bergamo o il Teatro Grande di Brescia, due sale che ti fanno sentire come una regina!
E di Menek come cuoco, ve ne parlo?
La cucina è il suo regno, la sua gioia, e guai a metterci piede!
Miammete, gli spaghetti al pangrattato già alla prima cena!
Pranzi e cene da re, in casa Menek. Son proprio fortunata.
Grazie, Amico.
Menek:
Dopo cotanta sviolinata, a dire la verità immeritata, aggiungo le mie poche righe per completare questo scritto che "regaleremo" a Hikr per l'eternità. :)))
Intanto, è stato un piacere, un grande piacere avere come ospite l'amica Mic, che vi assicuro, in quanto a vivacità e voglia di "trottolare" non è seconda a nessuno, quindi faccio fatica a sentire Mic che si "lamenta" del mio continuo girovagare. Anche perchè, diciamolo, la Mic è persona curiosa, ha sete di conoscenza, quindi perchè non concentrare il presunto meglio in soli 3 gg??? Qualche segreto gliel'ho svelato ma il resto sarà per un prossimo viaggio a Brescia, perchè Mic, io ti aspetto. Come del resto ti aspetta il memory e la mia piccola cucina.
Per quanto riguarda il giro, è qualcosa di già relazionato, spiegato sicuramente meglio di come farò adesso.
La Val Listrea si trova a due passi da Brescia e 10 minuti, forse meno, di auto da casa mia; Piezze è una sorta di frazione di Nave e Nave fa quasi parte della cintura di Brescia. A Piezze c'è una discreta possibilità di parcheggio (gratuito), e da lì si sale con un primo tratto ripido su stradina cementata che ti accompagna nella parte più misteriosa e, perchè no, più storica, perchè qua, signore e signori le Streghe (come accezione positiva) sono esistite veramente.
Nella parte boschiva si incontrano subite delle belle cascate che hanno disegnato meraviglie nella roccia, poi avanti con le canaline di pietra scavate dal torrentello che scende in forma sinuosa, difficile da descrivere. Poi le Scodelle. Bellissime, incredibili per forma e misteriose per storia. Poetico camminarci in mezzo.
Passata la zona delle Scodelle si sale lungo la valle dove il torrente più in alto diventa carsico e il bosco ha qualcosa di amazzonico, si oltrepassa il rifugio Piccolo Tibet (progetto fermo) e si segue la forra sino ad una deviazione (non segnalata) che con un'inversione a U ci fa accorciare il giro e ritornare all'auto per altro sentiero. Il giro, questo giro, è stato breve, ma come al solito mi ha regalato le solite belle emozioni. La Mic avrà apprezzato di sicuro. Come gli alberi hanno apprezzato l'odore (!!!) di fumo prodotto dall'immancabile sigaro acceso dalla Mic, chi la conosce sa.
A fine giro i sorrisi si sprecavano, o sbaglio pianista svizzera?
Questo è stato il giro. Breve, semplice e di, spero, soddisfazione.
Altro non aggiungo.
Cara Mic, è stato un piacere averti avuto come ospite nella mia Brixia, un dovere direi...
A rivederci presto.
Menek
Delle streghe ammiriamo delle pareti di scodelle (chissà che intrugli diavoleschi ci preparavano!), che sembrano pizzi ricamati, un incanto da scalare, una scodella un piede, una scodella l’altro piede, proprio come bambini felici!
Ma sarà il mio galante moschettiere, dai sempre robusti polpacci, si si, da far invidia a Zatopek, descrivervi il percorso.
Qualche lato C per caso? Con Menek, certo!
Quando arrivo in una città sconosciuta la mia prima domanda agli autoctoni è: DOV'E' LA MIGLIOR PASTICCERIA? LA MIGLIOR LIBRERIA? Nooooo, non ci credooooo, Menek abita ad un minuto scarso da Iginio. Come non sapete chi sia Iginio? (Ormai inutile il cognome). Iginio Massari,veh. Ogni mattina prima della pedalata vado nella sua pasticceria per un caffè, anzi due, con brioche integrale ai frutti di bosco. Un sogno la pasticceria di Iginio! Solo varcarne la soglia fa alzare alle stelle lo stato di serotonina! Bella (quasi) come il Donizetti di Bergamo o il Teatro Grande di Brescia, due sale che ti fanno sentire come una regina!
E di Menek come cuoco, ve ne parlo?
La cucina è il suo regno, la sua gioia, e guai a metterci piede!
Miammete, gli spaghetti al pangrattato già alla prima cena!
Pranzi e cene da re, in casa Menek. Son proprio fortunata.
Grazie, Amico.
Menek:
Dopo cotanta sviolinata, a dire la verità immeritata, aggiungo le mie poche righe per completare questo scritto che "regaleremo" a Hikr per l'eternità. :)))
Intanto, è stato un piacere, un grande piacere avere come ospite l'amica Mic, che vi assicuro, in quanto a vivacità e voglia di "trottolare" non è seconda a nessuno, quindi faccio fatica a sentire Mic che si "lamenta" del mio continuo girovagare. Anche perchè, diciamolo, la Mic è persona curiosa, ha sete di conoscenza, quindi perchè non concentrare il presunto meglio in soli 3 gg??? Qualche segreto gliel'ho svelato ma il resto sarà per un prossimo viaggio a Brescia, perchè Mic, io ti aspetto. Come del resto ti aspetta il memory e la mia piccola cucina.
Per quanto riguarda il giro, è qualcosa di già relazionato, spiegato sicuramente meglio di come farò adesso.
La Val Listrea si trova a due passi da Brescia e 10 minuti, forse meno, di auto da casa mia; Piezze è una sorta di frazione di Nave e Nave fa quasi parte della cintura di Brescia. A Piezze c'è una discreta possibilità di parcheggio (gratuito), e da lì si sale con un primo tratto ripido su stradina cementata che ti accompagna nella parte più misteriosa e, perchè no, più storica, perchè qua, signore e signori le Streghe (come accezione positiva) sono esistite veramente.
Nella parte boschiva si incontrano subite delle belle cascate che hanno disegnato meraviglie nella roccia, poi avanti con le canaline di pietra scavate dal torrentello che scende in forma sinuosa, difficile da descrivere. Poi le Scodelle. Bellissime, incredibili per forma e misteriose per storia. Poetico camminarci in mezzo.
Passata la zona delle Scodelle si sale lungo la valle dove il torrente più in alto diventa carsico e il bosco ha qualcosa di amazzonico, si oltrepassa il rifugio Piccolo Tibet (progetto fermo) e si segue la forra sino ad una deviazione (non segnalata) che con un'inversione a U ci fa accorciare il giro e ritornare all'auto per altro sentiero. Il giro, questo giro, è stato breve, ma come al solito mi ha regalato le solite belle emozioni. La Mic avrà apprezzato di sicuro. Come gli alberi hanno apprezzato l'odore (!!!) di fumo prodotto dall'immancabile sigaro acceso dalla Mic, chi la conosce sa.
A fine giro i sorrisi si sprecavano, o sbaglio pianista svizzera?
Questo è stato il giro. Breve, semplice e di, spero, soddisfazione.
Altro non aggiungo.
Cara Mic, è stato un piacere averti avuto come ospite nella mia Brixia, un dovere direi...
A rivederci presto.
Menek
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