Punta Regina (2387 m)


Publiziert von Sky , 24. Dezember 2021 um 21:19.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 5 Dezember 2021
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Dopo il flop di un mese fa alla Punta Plaida (troppo dislivello, caldo, neve in condizioni primaverili, un tratto tecnico che mi ha rallentato vistosamente e la mia condizione fisica non al top) oggi voglio tornare nella stessa valle (Gressoney) ma facendo tesoro della lezione imparata. Per prima cosa scelgo una salita sul versante orientale, in modo da avere il sole il prima possibile (altra cosa che avevo sofferto la volta scorsa, e che ora con un mese in meno di luce si farà ancora più sentire), un dislivello inferiore (un migliaio di metri o giù di lì) e tratto tecnico solo sul finale. Parto da Saint Jean con la frontale e attraverso il paese seguendo il sentiero sul GPS, ché per terra con la neve e il buio pesto non è molto chiaro dove passare! Ma alla fine sono a fianco dello skilift che so di dover risalire. Da lì in poi seguo il sentiero che sale interamente nel bosco. Peccato che, proprio per questo fatto, gli scorci sull’alta valle e sul Rosa sono davvero pochi e sempre in mezzo agli alberi. La salita è molto redditizia, in non molto tempo arrivo in prossimità dell’Alpe Ranzola Superiore. Per raggiungerla, però, devo calzare le ciaspole. La neve è crostosa, e quindi la progressione è fastidiosa, ma il Colle è vicino, così lo raggiungo senzaz dover faticare più di tanto. Non appena scollinato, vengo investito da un forte vento gelido. La mia meta, la Punta Regina, è tutta al buio (per forza, è la cresta N!) e sembra spazzata dal vento. Il Mont Ciosè, al contrario, è soleggiato e in buona parte senza neve, ma anche molto più lontano, quindi rimango con la mia meta originale. Ovviamente, nessuna traccia. Dopo un primo tratto di cresta piatta, incomincia il tratto ripido. Nella prima parte la neve è abbastanza abbondante, e quindi più insidiosa. Cerco di stare tra un albero e l’altro, in modo che in caso di scivolata abbia qualcosa da afferrare! L’ultimo tratto, invece, è quasi completamente spelato dal vento, e questo è positivo, perché lascia intravvedere il sentiero, seguendo il quale è più facile la progressione. I ramponi, comunque, mi danno tutta la sicurezza di cui ho bisogno, anzi, mi permettono di divertirmi ed arrivare in vetta abbastanza rapidamente. Lì rimango il minimo indispensabile, perché, nonostante finalmente riveda il sole, il freddo è intenso, per il forte vento.

La discesa è altrettanto veloce e sostanzialmente non noiosa, così sono alla macchina di buon’ora!

Mi piace questa valle, comoda da Milano e piena di tante cime abbordabili per una salita invernale, vedrò di tornare da queste parti prima dell’estate!


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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