Monte Due Mani (m 1666), aggirando la Ferrata Contessi


Publiziert von Alberto C. , 8. Dezember 2021 um 14:08.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K4+ (S+)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Strecke:In gran parte la ferrata è stata bypassata utilizzando il sentiero che la affianca. Poi percorsa la lunga cresta fino alla cima. Discesa per il medesimo itinerario.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiunta Lecco con la SS36, si seguono le indicazioni per la Valsassina percorrendo la SS36Dir e, dopo una serie di gallerie si giunge a Ballabio. Alla rotatoria posta poco oltre l’uscita dall’ultima galleria, si seguono le indicazioni per Lecco imboccando la vecchia provinciale (SP62); percorso circa un chilometro, sulla sinistra c’è la deviazione per Morterone. Si percorre la SP63 (per Morterone), per circa 5 chilometri fino a trovare sulla sinistra la minuscola piazzola con l’indicazione della ferrata. Le possibilità di parcheggio sono limitate a 2/3 posti, poi bisogna arrangiarsi con le piccole rientranze lungo la strada.

     Il Monte Due Mani fa parte delle Prealpi lecchesi alle spalle del Gruppo delle Grigne e sovrasta l’abitato di Ballabio e la parte iniziale della Valsassina. È caratterizzato da una lunga cresta spartiacque che separa il suo versante occidentale, verso la Valsassina, che presenta un pendio piuttosto regolare, dal versante orientale, quello verso Morterone, più articolato e caratterizzato da frequenti affioramenti rocciosi.
 
     La Ferrata Simone Contessi si sviluppa lungo i torrioni rocciosi della frastagliata cresta sud del Monte Due Mani. La ferrata è impegnativa: l’ottava sezione, il Torrione della Discordia, estremamente impegnativa; le relazioni riportano (su una scala da 1 a 5) una difficoltà tecnica di 3,5/5 e un impegno fisico di 3/5. È affiancata da un ripido sentiero che consente, a piacimento, di bypassare le sezioni più ostiche.
      In passato abbiamo già affrontato la ferrata bypassando il tratto il tratto più impegnativo, e senza raggiungere la cima. Così, dopo una lunga assenza dalla disciplina, per riprendere ad usare un po’ anche le mani, decidiamo di ritentarla.
      Ci siamo sopravalutati; sarebbe stato più opportuno riprendere contatto con qualcosa di meno impegnativo! Di ferrata ne abbiamo percorsa poca, ma questa volta, almeno, abbiamo raggiunto la cima percorrendo la lunga cresta.
 


LOCALITA' DI PARTENZA.  Lungo la strada che da Ballabio porta a Morterone, a circa km 5 dall’incrocio con la strada principale (SP62), sulla sinistra si trova l’inizio dell’itinerario. (m 906).
 
ATTREZZATURA.  Tutto il necessario per affrontare una ferrata: imbragatura, set da ferrata, casco.
 
DIFFICOLTÀ.    La ferrata è classificata come impegnativa: l’ottava sezione, il Torrione della Discordia, estremamente impegnativa; le relazioni riportano (su una scala da 1 a 5) una difficoltà tecnica di 3,5/5 e un impegno fisico di 3/5.
   Il sentiero che la affianca la ferrata, sempre ben individuabile, è ripido con il fondo insidioso: scivoloso e parzialmente coperto dall’erba, alcuni passaggi sono attrezzati.  La lunga cresta si svolge su terreno per lo più erboso ma con alcuni tratti rocciosi attrezzati con qualche catena.
 
QUOTA MASSIMA:  m 1666, alla vetta del Monte Due Mani.

QUOTA MINIMA:  m 906, alla partenza.

SVILUPPO:  km 6,5.

TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 4 ore 55’.

TEMPO DI SALITA:  2 ore 45’.

TEMPO DI DISCESA:2 ore 10’.      

DESCRIZIONE PERCORSO.  Siamo fortunati, c’è posto: parcheggiamo l’auto proprio nella piazzola dove ha inizio il sentiero.  In poco tempo un ripido sentiero gradinato porta all’attacco della ferrata Simone Contessi, annunciata da una targa.
    Poiché della ferrata abbiamo percorso solo alcune sezioni, per la sua descrizione rimando a questi link: https://www.ferrate365.it/vie-ferrate/ferrata-simone-contessi-monte-due-mani/ e  https://www.vieferrate.it/pag-relazioni/lombardia/63-prealpi-lombarde/148-simone-contessi.html .
     Il sentiero che affianca la ferrata è abbastanza impegnativo per usa ripidezza e, in più punti, si tratta di una traccia, sempre ben individuabile, resa insidiosa dalla presenza di erbe che, in caso di umidità, possono renderlo insidioso. In pratica permette di aggirare ogni singolo torrione intercettando la Ferrata alla base al termine di ognuno di essi.
     Al termine della nona sezione inizia il lungo percorso di cresta, che alterna tratti di semplice sentiero erboso, facili roccette e alcuni tratti attrezzati, che in un’ora e un quarto di cammino conduce alla grossa croce metallica della cima (m 1666). In prossimità della croce c’è il Bivacco Locatelli, Milani, Scaioli: una curiosa e disadorna costruzione in vetroresina a forma di igloo (non ha brande).
     Ampio il panorama che si gode dalla vetta, ma anche per buona parte dell’escursione, che spazia dai laghetti del triangolo lariano, al gruppo delle Grigne, alle Orobie bergamasche, fino al Monte Legnone e … via di seguito.
 
    Per la discesa abbiamo percorso il medesimo itinerario della salita, ignorano completamente la ferrata.
    È possibile effettuare un percorso ad anello scendendo verso Morterone per la cosiddetta via normale; però questo itinerario comporta la percorrenza di un lungo tratto, circa 4 chilometri, di strada asfaltata.
  

METEO.  Cielo parzialmente sereno: foschie sulla pianura e nubi sulle creste e sulle cime più elevate (a partire dalla Grignetta). Nel pomeriggio aumento della nuvolosità fino a copertura totale del cielo. Calma di vento. Temperatura alla partenza 21°, in vetta 16°, al termine 25°. 
 
FREQUENTAZIONEAlcuni escursionisti lungo la ferrata. In diversa parecchia gente, per lo più salita da Morterone e da Ballabio.
 
COMPAGNI:  Andrea.

Tourengänger: Alberto C.


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