Monte Bar (1816 m)
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Camminata sulla neve lungo un itinerario noto a tutti gli escursionisti, racchettisti e sciatori della regione. Partito con cielo sereno, concludo la gita due minuti prima dell’inizio delle precipitazioni.
Inizio dell’escursione: ore 9.10
Fine dell’escursione: ore 13.25
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1013 hPa
Temperatura alla partenza: 0,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1600 m
Temperatura al rientro: 5,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.45
Sveglia alle 6:20, partenza da casa alla 7:35, arrivo a Corticiasca alle 9:00, dopo 38,8 km d’auto.
Lasciata l’auto al posteggio comunale in Via Monte Bar, alle 9:10 mi incammino intenzionalmente senza le racchette da neve. Per contro, metto nello zaino i ramponcini da passeggio, accessori che all’inizio della stagione potrebbero essere molto utili.
Gli edifici a più piani del paese sono stati edificati all’inizio del Novecento, dopo che la frana del 5 agosto 1896 provocò il crollo di otto case nel vecchio abitato ora chiamato “Corticiasca Végia”.
È stato uno degli ultimi abitati del Sottoceneri ad essere raggiunto dalla strada cantonale: il collegamento con Bidogno venne realizzato nel 1946.
Attraverso il villaggio in direzione ovest lungo le vie ara Gésa e al Cranèll, supero il Riale d’Albumo, quindi imbocco il sentierino che sale alla destra, in direzione dell’Alpe Cozzo.
La traccia nella neve presenta delle placche di ghiaccio vivo che inviterebbero a calzare i ramponcini. Per pigrizia continuo ancora senza fino ai 1200 m di quota.
Il cielo è ancora quasi completamente sereno, tuttavia a sud appaiono dei corpi nuvolosi che dalla Pianura Padana si avvicinano.
Salita alla Capanna Monte Bar
Dopo un’ora di cammino arrivo all’Alpe Musgatina (1388 m) e dopo ulteriori 35 minuti raggiungo la Capanna Monte Bar (1600 m). Benché i gestori siano presenti, solo il locale invernale è accessibile agli escursionisti. Viene comunque data la possibilità di prepararsi una bibita calda e di gustare una fetta di torta della casa. Mi stupisco nel vedere due auto parcheggiate nei pressi del rifugio: come potranno riportarle a valle visto che la stradina è ricoperta di ghiaccio e neve in abbondanza?
Alle undici riprendo il cammino verso la cima. Sorprendentemente la neve tende a diminuire di spessore. Fatta eccezione per i tratti nelle conche, dove si è accumulata neve ventata, l’andatura è sostenuta e meno faticosa del previsto. L’aspetto meno piacevole è legato alla meteo: un malaugurato bancone di nebbia si sta intensificando proprio sulla mia meta. Alle 11:37 mi ritrovo al segnavia di vetta: Monte Bar (1816 m) raggiunto!
Non so quante volte ho conquistato questa cima: ho perso il conto. Come mi è successo più volte, qui tira un gelido vento e la nebbia impedisce la benché minima osservazione. Mi fermo sulla sommità non più di cinque minuti, quindi riprendo il cammino seguendo le orme impresse poco prima.
Nel frattempo, oltre alla cappa di nebbia, anche le nuvole hanno completamente coperto il cielo. Non ho più motivo di fermarmi ulteriormente, anche perché la luce non è favorevole allo scatto di belle fotografie.
Dopo 4 h e 15 min dalla partenza, termino la gita al parcheggio di Corticiasca, poco prima dell’arrivo della pioggia.
Classica escursione al Monte Bar, lungo l’itinerario normale, che nelle serene giornate invernali attira numerosi amanti della neve, a piedi, con le ciaspole o con gli sci.
Tempo totale: 4 h 15 min
Tempi parziali
Corticiasca P (1023 m) – Alpe Musgatina (1388 m): 1 h
Alpe Musgatina (1388 m) – Capanna Monte Bar (1600 m): 35 min
Capanna Monte Bar (1600 m) – Monte Bar (1816 m): 38 min
Dislivello in salita: 785 m
Sviluppo complessivo: 8,6 km
Difficoltà: T2
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Monte Bar: 721'605 / 107'475
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