Anello tra la Val Fraina e la val Varrone
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Una giornata di ferie quasi inattesa,
si incastra perfettamente con il meteo e i programmi del week end.
Cosi' trascino anche Tizi in una esplorativa in queste 2 vallate selvagge,
con l'obiettivo se riusciamo di imbastire un anello.
Solita colazione al Glicine, park zona industriale, oggi operativa, così da esser piu' comodi con l''anello appunto. Partiamo poco dopo le 8.30 puntando la strada e all'alpe Gebbio, prendiamo il bivio che sale ripido nel bel bosco a Premana.
Poco sopra la strada, sul tornante imbocchiamo la strada sterrata della val Fraina, per rompere la monotonia,
decidiamo poi per una variante nel bosco e su una ripidissima dorsale verso una serie di alpeggi incantati,
Mosnico, Faedo, e Domando, solivi uno piu' belli dell'altro.
A Faedo, nn troviamo un'anima, ma una bellissima gattina ci si incolla e nn ci molla piu'...nn c'è verso di convincerla a tornare indietro. Quando la voglia di farsi adottare supera ogni ostacolo...
Al bivio delle stalle di Piazza, dopo una digressione "consigliata" che ci lascia perplessi,
teniamo il sentiero alto e puntiamo dritti alla bellissima alpe Caprecolo e poi Fraina.
Meteo ottimo, arietta fresca in ombra.
La gattina ogni tanto rogna e resta indietro, ma poi senza che ce ne accorgiamo è di nuovo dietro a noi.
Nessuno in giro negli alpeggi. Trovassimo qcn cercheremmo di farla adottare.
Ogni tanto la carico sullo zaino, si riposa poi scende e ci segue.
Puntiamo la strada verso la bocchetta, che sale a tornanti, tagliando dove si puo'. La salita è ripida ma costante, abbandoniamo l'idea della cima di Fraina, e dopo la rampa finale, finalmente la bocchetta, dove si aprono ampi panorami e ci investe il caldo e pieno sole.
Discesa intuitiva e panoramica verso il rifugio Casera, oggi chiuso, dove sui bellissimi e solivi tavoli consumiamo un meritato pasto che son gia' quasi le 14.
E la gatta con Noi, mangia e si riposa.
La pace è assoluta.
Verso le 15, prendiamo la discesa, gatta a rimorchio, e con calma digeriamo tutta la lunga strada della val Varrone, passando i vari nuclei. Ormai prossimi alla chiesetta, proprio mentre ci chiediamo cosa ne faremo della nostra mascotte, improvvisamente arriva a razzo il cane di un runner che sta salendo,
e Lei altrettanto a razzo si rifugia su un albero alto, proprio dietro la chiesetta e a strapiombo sulla scarpata.
E Non scende piu'...Avvicinarsi non si riesce, troppo impervio e pericoloso...Proviamo x un bel quarto d'ora a chiamarla e sperare che scenda, lei miagola ma nn si schioda, e sta facendo buio.
Così a malincuore la lasciamo li, sperando che qcn altro la possa adottare...Peccato.
Un gatta "alpina" non capita tutti i giorni.
Rientriamo cmq soddisfatti x la bella giornata.
Goduta fino in fondo.
Alla prossima
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