Elefanti in Val Veny


Publiziert von lebowski , 14. September 2021 um 08:38.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:12 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 600 m
Strecke:Courmayeur, La Visaille, Cabane de Combal, lago del Miage, Rifugio Elisabetta Soldini
Unterkunftmöglichkeiten:Cabane du Combal, Rifugio Elisabetta Soldini

Il sentiero che dal fondovalle porta al rifugio Elisabetta, dopo un primo tratto nel bosco si apre su un vasto altopiano solcato da una rete capillare di torrenti che alimentano un lago. Il lac Combal è scomposto, come i piatti di un ristorante stellato, con la differenza che per gustarlo non si deve pagare nulla. Lo vedo sdraiato e sornione nella parte più ampia della Val Veny, dove l'acqua scorre lenta come il Gange sui resti degli indù, purificando terra e pensieri. 
Quello che mi accoglie è un panorama contornato da guglie rocciose e ghiacciai , maestoso e rassicurante, sembra il luogo ideale per lo stazionamento di un campo base. Infatti, durante la grande guerra, questa valle fu presidiata da truppe che sorvegliavano il confine con la Francia.  Alcune piccole caserme ancora intatte ne sono testimoni.
In fondo le alpi non sono state anche la strada di Annibale? 
Storici greci e romani concordano che il fiume Isère, a due passi da qui, fu luogo di transito dell'esercito del grande generale cartaginese. E' vero che il punto di passaggio ufficioso è più a sud, ma anche Barbarossa per venire in Italia ha dovuto dividere il suo esercito, principalmente perché non gli mancassero i rifornimenti.
Adoro i laghi alpini, li ritengo luoghi dotati di un'aura di mistero e di energia positiva. 
Il desiderio di toccare le loro acque fredde e tonificanti è irresistibile.
Con questa idea, prima di puntare verso il rifugio ancora lontano, gambe e desideri mi dirigono verso il lago del Miage.
Un tempo dotato di un azzurro incantevole, propagazione diretta di vita dal ghiacciaio, ora assomiglia più ad una grande pozzanghera, una sorta di nobile decaduto rinchiuso nel suo palazzo di pietra. 
Cercando riflessi magici nelle sue acque grigio zinco si trova solo una opaca manifestazione dell'impermanenza. Forse solo i dolci riflessi del tramonto, sono ancora in grado di renderlo affascinante con i loro colori caldi. 
Ci vorrebbero delle esperidi alpine a custodia in certi luoghi di rara bellezza, invece l'unica variante rispetto alla mia ultima visita è la Cabane du Combal, rifugio sorto ai piedi della morena che conduce al lago in via di scomparsa. La morte del mito è una delle cose più tristi della modernità.
Tutto cambia, nulla di materiale è destinato a restare.
Viene naturale pensare al riscaldamento globale, realtà dolorosa quanto la sua negazione da parte dei politici più potenti, illuminati solo dal brillare del profitto. La regione Valle d'Aosta sappia che io mi candiderò come guardiano del lago. cammino nella piana è lungo, e l'ultimo strappo prima dell'Elisabetta Soldini è una mulattiera dalla chiara origine militare, nell'ultimo tratto piuttosto ripida.
In un gioco della mente immagino Annibale con il suo esercito che marcia verso la pianura Padana, a fianco del leggendario Surus, l'elefante più grande, il Siriaco, definito da Plinio "il più valoroso di tutte le guerre puniche". 
Questo parallelo nasce spontaneo anche a causa della mia andatura in salita, che complice del poco allenamento ricorda quella lenta e grave del simpatico proboscidato, con il quale condivido anche l'appetito da colosso che mi prenderà non appena arrivato a destinazione.
Dal rifugio, posto ai piedi delle Pyramides Calcaires l'occhio può correre libero come un grandangolo impazzito. 
Alla sinistra splende bianchissimo ghiacciaio di Lex Blanche torreggiato dall' Aiguille de Trelatéte, mentre sul fondo della valle verso Courmayeur Aiguille Noire, Monte Bianco, Mont Chetif , Gran Jorasses e Gran Combin. E' facile sentirsi un giocatore di poker con una scala reale tra le mani, o di essere di fronte un quadro impressionista che nessun pittore saprebbe mai dipingere. 
La sensazione impareggiabile davanti a un anfiteatro naturale da mozzare il fiato è quella di poter ridurre tutti pensieri in un incommensurabile nulla.
E aspirare insieme all'aria fresca la bellezza che riempie lo sguardo.
E naturalmente immaginare, in arrivo dagli spazi siderali di in passato perduto, uomini ed elefanti fare trekking insieme.



Soundtrack:   Almamegretta - Figli di Annibale   

/www.youtube.com/watch?v=jp4wLi5Ptog


  

Tourengänger: lebowski


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Kommentare (6)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2021 um 08:47
Bella e simpatica ricostruzione storica e poi mi hai fatto tornare alla mente una delle tante belle estasi passate in Valle d’Aosta percorrendo gli stessi sentieri ... Grazie !

Ciao Giorgio

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. September 2021 um 14:21
Grazie a te Giorgio, ti capisco pienamente perché la Valle d'Aosta è praticamente la mia regione di adozione, ho passato là le vacanze estive e ci vado appena posso! Ci sono montagne incantevoli ovunque, basta camminare per incontrarle.
Ciao

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2021 um 22:31
Sempre bello leggerti...
Salutoni...

Angelo

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. September 2021 um 08:18
Grazie Angelo, il piacere è reciproco. Alla prossima, spero presto!
Ciao

Luca

Ricky e Lalla hat gesagt:
Gesendet am 15. September 2021 um 09:18
Certi luoghi sono davvero magici: laghi, foreste, vette.. La tua bella relazione rende la Val Veni ancora più bella e affascinante!
Grazie
Ciao
Laura

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. September 2021 um 15:54
Ti ringrazio, in effetti La Val Veny è una delle mie preferite nella zona, è rimasta meno contaminata della val Ferret, sua vicina.
Poi se un bel luogo ti consente anche di viaggiare nel tempo, cosa vogliamo di più?
Ciao

Luca


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