Becca della Traversière (3337 m)


Publiziert von Sky , 28. November 2021 um 23:27.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 9 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 

Ecco, pronti via e già alla seconda uscita mi trovo a fare una “classica”, o giù di lì, violando quello che mi ero ripromesso! Però, la Becca della Traversière, per quanto senza alcuna difficoltà tecnica e quindi accessibile a chiunque, ha un panorama di tutto rispetto – in realtà a me già noto da quando ero stato sulla Aiguille de la Grande Sassière, che, invero, l’aveva molto più vasto, ma una rinfrescata alla memoria fa sempre bene!

Come via di accesso, senza alcun dubbio scelgo di salire dalla val di Rhêmes: il solo pensiero di farla dalla Val Grisenche, con la strada infinita che porta al Rifugio Bezzi, mi fa venire la nausea!

Parto quindi alla volta del Rifugio Benevolo, che supero quando ancora i suoi ospiti sono, apparentemente, a fare colazione. Nella salita verso il Lago Golletta mi raggiunge finalmente il sole. Ad accompagnarmi, onnipresente, è la Granta Parei, con le sue possenti pareti rocciose ed il ghiacciaio che la contorna sulla destra. Un ghiacciaio ahimè ricoperto in buona parte di neve e che pertanto mi impedisce anche solo di pensare a lei come una meta. Ma non importa, molto probabilmente è al di fuori della mia portata! Salendo verso il Col Bassac Deré vedo due davanti a me. Forzo il passo e li raggiungo al colle, preceduto da un innocuo nevaio. Facciamo due chiacchiere in inglese: sono due ragazzi olandesi che stanno facendo un giro a tappe dormendo in tenda e seguendo suppergiù l’Alta Via dei Ghiacciai che passa di qui. Incuriositi dall’attrezzatura che ho con me, mi chiedono cosa vado a fare ed io gli rispondo la Becca della Traversière. Fare vette non è nel loro modo di vivere la montagna (come non è nel mio fare giri a tappe, o dormire in tenda) però entrambi siamo incuriositi dall’altro: io chiedo loro qualche info sul peso dell’attrezzatura da campeggio e loro fanno un pensiero sul provare ad andare in vetta. Io li rassicuro sul fatto che non ci sono difficoltà, ma ognuno ha una propria percezione del pericolo e quindi ovviamente li lascio decidere che fare. Mi incammino sul sentiero che dal colle porta in breve in vetta. Quasi subito mi fermo a mettere gli scarponi: stanotte ha nevicato e in alcuni punti c’è giù uno straterello di fresca. Nel frattempo mi raggiunge una ragazza piemontese: saliamo in vetta allo stesso passo e scambiamo un po’ di chiacchiere sulle montagne attorno a noi e sulla modalità di viverle.

È presto e così decido di fare un giro un po’ più lungo per tornare alla macchina, approfittando per andare a vedere il colle “gemello” di quello appena attraversato, scoprire un’altra vallata e fare un po’ di allenamento! Il gioco è cercare di ridurre il più possibile la discesa, perché tutti i metri di dislivello persi dovranno essere ripercorsi in salita. Ovviamente seguire il sentiero comporterebbe arrivare fino al Rifugio Bezzi, quindi devo studiare dove tagliare. La discesa dal colle è su un sentiero segnalato. Ciononostante in un punto toppo completamente e sto per scendere verso il ghiacciaio, quando mi accorgo di alcuni escursionisti che stanno arrivando e si trovano… sopra di me! Così mi rendo conto che dei (flebili) segni gialli indicavano la direzione giusta! Quando reputo di aver raggiunto il punto giusto, abbandono il sentiero ed incomincio a seguire un traverso ideale, puntando a raggiungere il sentiero che sale verso il Col Bassac, nella conca sovrastata dalla Grande Traversière. Per qualche motivo, il sentiero sembra non arrivare mai e mi sento un po’ sfiancato, complice anche il dislivello che ho sulle gambe che, per quanto sia abituato, si incomincia a far sentire. Stupidamente ho sempre su le scarpette, ed il superamento di una (banale) morena mi mette un po’ in difficoltà. Finalmente, lo raggiungo e proseguo seguendolo, anche se, nella zona sotto il colle, le tracce si fanno rade e alla stanchezza fisica si aggiunge quella mentale. Qualche ometto mi aiuta: non sono solito sfruttarne la presenza, ma in questi casi mi aiutano, e ringrazio chi li ha piazzati “rinforzando” qualcuno nei punti meno evidenti: sapete che non l’ho mai fatto?! L’ultimo tratto è in falsopiano, e in un attimo scollino. Dall’altra parte mi aspetta una discesa che è ancora lunga, ma il più è fatto!


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 29. November 2021 um 22:55
Bellissima scelta la tua, anche aver allungato il ritorno. Capita spesso anche a me di toppare in discesa si è meno attenti ormai la vetta è conquistata. È una regione da me ancora sconosciuta. Belle anche le foto si vedono possenti montagnoni.

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. November 2021 um 08:20
Più che altro mi capita di sbagliare quando c'è un sentiero da seguire.. in quei casi l'attenzione scende perché non è necessario pensare all'orientamento..e, puff, perdere il sentiero è un attimo!
Montagne della Val d'Aosta, mica collinette :)


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