Capanna Damiano Marinelli (3036 m) - Macugnaga

In un'estate avara di soddisfazioni alpinistiche, devo attendere la seconda metà di agosto per superare quota 3000 ma lo faccio in un contesto spettacolare come la pareste est del Monte Rosa.
L'obiettivo di giornata è la Capanna Marinelli.
Parto dal Belvedere alle nove del mattino, attraverso il ghiacciaio e mi dirigo verso la conca dell'Alpe Fillar, qui ignoro la traccia che porta al Bivacco Belloni e continuo a seguire i segni e le paline che mi conducono in direzione sud prima di farmi rimontare il margine della morena del ghiacciaio del Belvedere.
Qui il panorama diventa davvero grandioso e forse questa distrazione (dai, troviamo questa scusa!) mi porta a seguire la sommità della morena anche quando questa piega a destra, diventando la morena del Ghiacciaio della Nordend; in realtà in questo punto bisogna scendere di qualche metro ed attraversare il torrente che esce da un piccolo laghetto. I segnali ci sono ma la traccia può indurre in errore...
Questa leggerezza mi costa oltre un ora di tempo, 200 metri di dislivello e un bel po' di nervosismo.
Ritornato sui miei passi scendo dalla morena e recupero la traccia corretta: si ricomincia a salire restando sul lato sinistro della conca, su pendenza che poco per volta aumenta. Giunti ai piedi del Crestone Marinelli si inizia ad aggirarlo sulla destra, per poi trovare il nevaio che conduce alla Sella del Cacciatore (2650 ca.). Questo tratto si può affrontare sul nevaio, come ho fatto io, o restando sulla roccia dove altre relazioni riportano passaggi di I e II.
Dalla Sella del Cacciatore mancano poco meno di 400 metri di dislivello e le pendenze si fanno importanti, il sentiero è segnato benissimo ma va fatta attenzione ad alcuni passaggi esposti e soprattutto alla caduta sassi se ci si muove in compagnia.
Superato il passaggio più esposto si vede la Capanna Marinelli, la quale sembra ormai a portata di mano ma che richiede ancora una ventina di minuti di sforzo.
Giunti alla meta la trovo abbastanza affollata, con tre ragazzi che pernotteranno per poi fare la Brioschi ed altra gente che invece, come me, si è tolta una soddisfazione in giornata.

Nel complesso, gita dal percorso segnato perfettamente, su terreno non semplicissimo e con pendenze importanti, ma nel complesso abbastanza semplice.
La cosa impressionante è come cambino le proporzioni quando hai di fronte a te questi giganti di oltre 4000 metri, ciò che sembra ad un passo in realtà richiede tempo e fatica!