Alpe Tamul e Bocchetta Chiaro


Publiziert von cai56 , 20. August 2021 um 18:24. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1355 m
Abstieg: 1344 m
Strecke:Andata e ritorno 15,48 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Novate Mezzola lungo la statale 36; alla rotonda all'ingresso del paese svoltare a destra nel sottopasso per andare ad imboccare la provinciale "Trivulzia". Dopo il ponte sulla Mera entrare nell'abitato di Era e, nei pressi della chiesa, voltare a destra sulla strada per S.Andrea al Mot. Parcheggio poco prima del tornante dove inizia il tratto a pedaggio per Paiedo

Il passaggio dalla Bocchetta Chiaro è indissolubilmente legato, con partenza da San Bartolomeo nel comune di Gera Lario, alla salita del Monte Berlinghera ("la Berlinghera") o all'inizio dell'Alta Via del Lario; qui invece si percorre il meno noto - e più indaginoso - accesso settentrionale dalla frazione Era di Samolaco. Vero punto di partenza sarebbe il villaggio di Paiedo, raggiungibile in auto lungo un comoda carrozzabile a pedaggio, ma è possibile seguire, come abbiamo fatto noi, il vecchio sentiero da fondovalle, con comodo parcheggio poco prima dell'antica chiesa di S.Andrea al Mot. [Il parcheggio è stato creato soprattutto per favorire la frequentazione della piccola falesia delle Placche di S.Andrea, delle quali è rappresentato, a cura delle Guide Alpine della Valchiavenna, in una bacheca, lo schema delle vie. Da sottolineare l'elegantissima scelta di non nominare il (ben noto) autore delle salite]. Il percorso da Paiedo è stato recentemente ben segnalato ed il sentiero risulta solo un poco invaso dall'erba in alcuni punti allo scoperto dal bosco; contrariamente a quanto riportato dalla guida CAI "Mesolcina Spluga Monti dell'Alto Lario" passare dai ruderi dell'Alpe Tamul comporta una breve deviazione, ma ne vale la pena per la bellezza delle vedute. 

Dal nuovo piazzale di parcheggio si scende per pochi metri lungo la carrozzabile incontrando subito una palina che indirizza in salita: si va a seguire una bella mulattiera - ancora frequentata e ben tenuta - che sale decisamente nella selva castanile intersecando numerose volte la carrozzabile a pedaggio per Paiedo. L'antica importanza del collegamento col maggengo in quota è testimoniata anche dalle numerose cappelle ("gesaöö") costruite a distanze regolari sul percorso per offrire tregua, riposo e spiritualità ai passanti. Con un'ultima svolta sul crinale della Val Casenda, si raggiunge il punto più basso di Paiedo ("Paèe"), corrispondente al sagrato erboso della chiesa; salendo al vicino agglomerato - tuttora abitato nei giorni festivi - se ne va a risalire la curiosa via acciottolata principale fino a trovare sulla sinistra una grossa fontana monolitica. Procedendo a sinistra, si entra subito fra ripidi prati, dove in breve si può trovare (indicazioni) un malagevole sentierino che subito si sdoppia: una evidente freccia bianca indirizza verso il basso proseguendo nella traversata a mezzacosta fino a rientrare nel bosco; dopo un ottimo punto di vista su di una bellissima cascata, si raggiunge un guado (stesso torrente della cascata) per poi risalire verso un tratto protetto a valle da un corrimano. Oltrepassati altri due canaloni, il sentiero intraprende, sempre ben delineato e segnalato, una lunghissima salita a stretti tornanti in un fittissimo bosco con prevalenza di abeti bianchi; oltrepassata una fascia disboscata a salvaguardia dell'elettrodotto che culmina alla Bocchetta Chiaro, si prosegue ancora in salita vivace per poi iniziare un più blando traverso a destra in avvicinamento al passo; un poco visibile sentierino si stacca in piano retrovertendo a sinistra per raggiungere in alcune decine di metri la radura che ospita i due ruderi dell'Alpe Tamul: spettacolare il panorama che, in una curiosa prospettiva attraverso le cime della Val Codera, inquadra Badile e Cengalo. Tornati al sentiero principale, si prosegue in un bosco sempre più rado, fra pascolo e macchie di rododendri, fino a raggiungere la larghissima apertura della Bocchetta Chiaro, caratterizzata dalla presenza di un peculiare traliccio con box. Da qui si può continuare a sinistra per raggiungere la cima del Monte Berlinghera (segnali) oppure seguire una traccia di pecore fra le rocce sulla destra che conduce direttamente al Terminone sull'Alta Via del Lario. Ritorno per la via di salita. [La nostra traccia GPS riporta il ritorno effettuato lungo la carrozzabile, per evitare di smuovere zanzare e tafani dalla vegetazione come successo in salita].

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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