Cima Cugnacorta da Pobbiè


Publiziert von antrobi , 6. Juni 2021 um 19:09.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:26 Mai 2021
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1600 m
Strecke:cicogna- ponte borlino-tregugno-teggia-pobbiè- la soliva inferiore-la soliva superiore- cima cugnacorta- forcola-la soliva -teggia-tregugno-cicogna
Kartennummer:Geo4Map Alto Verbano n. 15

Salendo alla Marona e al monte Zeda da Pian Cavallone di solito non si sale mai alla cima Cugnacorta posta tra il colle della Forcola e il passo del Diavolo perchè il sentiero segnalato la bypassa più comodamente sulla destra, e anch'io non c'ero mai salito. Per salire in cima a una montagna però quando si può è bello salirci da una parte e scendere dall'altra così si ha modo di conoscerla meglio, e in questo caso l'ispirazione di salirci da Pobbiè e dal versante sud-ovest mi è venuta dal sito in-valgrande.it e dal report di atal su questo sito.  Aggiunto al fatto che erano anni che volevo fare il mitico sentiero delle cappelle da Teggia a Pobbiè unendo i percorsi è venuto fuori un giro straordinario, impegnativo e completo anche se il tempo non è stato il massimo.

Parto da Cicogna e mi dirigo sul classico sentiero per Pogallo ma dopo poco al secondo bivio prendo a destra seguendo le indicazioni per Tregugno e la Soliva. Il sentiero scende al torrente e sembra sia stato rimesso a posto dall'ultima volta che ci ero passato quando era franato in più punti, ora sono state poste anche  alcune catene nella parte finale prima del ponte Borlino. Oltrepassato il ponte si risale, si passano i ruderi di Corte Borlino, di Tregugno, si incontra una bellissima cappellina con l'immagine della Madonna e si arriva a Teggia 811m. Poco dopo i ruderi prima di arrivare a un altro nucleo di baite in corrispondenza di due grossi alberi schiantati, sulla destra inizia il sentiero che scende al guado del rio Marona. Il sentiero è ancora a tratti riconoscibile anche se è franato in più punti ma si arriva al guado senza difficoltà. Risalgo dall'altra parte seguendo una traccia con alcuni ometti e dei nastri rossi sugli alberi che indicano il sentiero o meglio la traccia (comunque bastavano solo gli ometti), arrivando alla prima cappellina. Proseguo sulla traccia evidente fino a un canale che però qui non è attraversabile e con qualche difficoltà traverso a sinistra e salgo per roccette infide su terreno bagnato ( aveva piovuto due giorni prima) fino a intravedere dei muretti più in alto che mi indicano il sentiero. Oltrepasso senza problemi il canale e arrivo alla seconda cappellina con una bella immagine della Madonna. Poco dopo affronto il passaggio più impegnativo, si tratta di una lastra di roccia inclinata sul vuoto di pochi metri ma molto esposti che per fortuna è asciutta e la oltrepasso senza problemi ma con molta attenzione stando vicino alla parete e poi scendendo sfruttando alcune tacche nella roccia. Incredibile come un tempo gli alpigiani riuscivano a costruire questi sentieri in posti apparentemente impercorribili. Ci sono ancora alcuni muretti che sostengono il sentiero che testimoniano il duro lavoro di queste genti. Il sentiero prosegue con ancora qualche passaggio esposto ma più facile e in breve si arriva a Pobbiè 950 m, i cui ruderi sono distribuiti sul pendio nel bosco. Da Pobbiè risalgo senza sentiero il bosco alle spalle dei ruderi che presenta molti alberi abbattuti soprattutto a destra salendo, fortuna che non sono sul mio percorso . Più in alto quando il bosco si fa più rado prendo una traccia che a destra porta ai ruderi di la Soliva inferiore da dove si vedono già i ruderi di la Soliva superiore (1290 m) verso i quali mi dirigo risalendo il ripido prato di erba gialla secca e scivolosa. Qui intercetto il sentiero segnalato che viene dal colle della Forcola e che farò al ritorno. Salgo nel bosco alle spalle dei ruderi liberamente fino a uscire su terreno scoperto dove si vede il versante sud-ovest della cima Cugnacorta (ma non la vetta nascosta dalle nubi )  che dovrò risalire  in tutta la sua ripidità, delimitato a sinistra da una cresta che dà sulla val Marona che presenta tratti rocciosi e a destra da un canalone. Salgo inizialmente sulla cresta scavalcando alcune rocce cercandomi il percorso migliore fino a una selletta a circa 1400 m dove ci sono alcuni muretti forse resti di piazzole, poi stando appena a destra delle rocce della cresta salgo sul pendio erboso molto ripido ma che non presenta difficoltà fino alla cima Cugnacorta (1894 m) dove arrivo dopo circa cinque ore dalla partenza. Oggi la giornata non è limpida e le nuvole nascondono la Marona e le altre cime e non incontro nessuno.

Per la via di discesa seguo la cresta della via normale che scende al colle della Forcola (1518 m.) punto di passaggio obbligato per chi sale sulla Marona da Pian Cavallone e dove sono passato tante volte. Da qui scendo direttamente il pendio verso i ruderi della Pascola che si vedono, stando a destra di un canale e raggiungendo il sentiero segnalato poco oltre l'alpeggio. Proseguo sul bel sentiero che presenta alcuni tratti attrezzati e un passaggio impegnativo in corrispondenza della discesa di un ultimo canale dove ci si deve calare in fondo su rocce che ho trovato bagnate e scivolose e la catena in questo caso è stata utile. Poco dopo giungo di nuovo alla Soliva superiore e scendo nel bosco seguendo il sentiero segnalato molto bene arrivando al canale del rio Marona che si guada una prima volta, poi una seconda con un tratto suggestivo dove si scende nel canale sui sassi e infine una terza dove poi si risale e si arriva a Teggia e al bivio dell'andata dove ero sceso al guado per Pobbiè. Proseguo per Tregugno scendo al ponte Borlino e affronto l'ultima fatica della giornata con la risalita a Cicogna.

Giro bellissimo e originale dove si unisce la riscoperta di un sentiero storico e spettacolare a una ripida salita su terreno impervio, senza sentiero e solitario su una cima poco frequentata.

Tourengänger: antrobi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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imerio hat gesagt:
Gesendet am 6. Juni 2021 um 22:51
Complimenti per il bel giro e per la scelta originale del percorso non semplice. Ciao. Imerio.

antrobi hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Juni 2021 um 11:05
Grazie, veramente un bel giro non semplice ma neanche troppo difficile. Ciao


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