Toc de la Nef - Concarena. I have a dream


Publiziert von Antonio59 ! , 2. März 2021 um 22:51.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:26 August 2020
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscita a Ceto dalla superstrada della Valcamonica
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Idem
Kartennummer:Kompass Edolo Aprica

Storia di un pomeriggio annoiato, guardando la Concarena dalla baita. Con la sua macchia di neve che resiste ostinata sotto le pareti per tutta l'estate: il Toc de la Nef. Addirittura sulle cartine è riportato.
Basta faccio 2 passi verso il Toc. Sceso in breve da Deria a Capo di Ponte in breve salgo a Ono sul lato opposto. Dalle retiche alle Orobie in 6 km : niente male. Parcheggio l'auto in cima al paese 570 m circa al piccolo parcheggio vicino al divieto. Per risparmiare dislivello bisogna procurarsi il ticket a pagamento. 
Salgo rapido una ripida stradina che diventa sentiero ben segnalata con segni biancorossi. Che arriva in una bella radura con baita. In cima al prato c'e' una grossa voragine indicata come l'abisso sulle carte. Sembra una grande dolina carsica. Si sale rapidi nel bosco passando da una baita per arrivare alla stradina di accesso al Rifugio Baita Iseo  che passa  dalle baite Duil e che più su diventa ripidissima e in cemento. A un bivio si lascia a destra la stradina per il Rifugio, io dritto ripidi fino alle bellissime baite Natù 1335 m. Si procede dritto su sentiero che passa vicino a una fontana. A sinistra il sentiero dei contrabbandieri va subito ad attraversare il vallone. Io invece ancora dritto verso l'alto, a un bivio impercettibile piegare a sinistra per le Pimpinelle ( dritto si va verso le Corna Rossa ). I sentieri in questa zona sono in via di scomparsa. In breve si arriva in una zona meravigliosa al cospetto delle calcaree rocce dette Pimpinelle e sopra a destra in vista delle maestose Corna Rosse. I segni biancorossi un pò sbiaditi portano velocemente sull'orlo del grande scivolo del vallone del Blè siamo a 1500 metri. Qui mi ero già  arrestato a gennaio, fermato da una gigantesca valanga. Molto dubbioso sul da farsi. Lo scivolo è duro come il cemento, sembra raschiato e lisciato dalle valanghe, un gigantesco masso incombe a monte. L'incoscienza dell'età prevale ( 60 anni ) attraverso a 4 zampe come un gatto cercando di fare la massima aderenza, per approdare sull'opposta sponda. Qui i segni salgono su una costa rocciosa co pini mughi e cespugli vari, difficili da seguire e in ascesa, per poi superare la gobba arrivare finalmente in vista delle paurose , impressionanti e magnifiche pareti est della  Concarena, alla cui base giace il glacionevato del Toc de la Nef. Emozionato corro verso la meta che da 20 anni ammiccava e mi rendo conto che è più grande di quanto pensassi. E anche la quota è più bassa. pensavo fosse a 1900 invece siamo solo a 1700 metri. Ho ancora poca luce cavolo, maledetto vizio di partire così tardi. Mi preoccupa di ritrovare il passaggio chiave dello scivolo del Blè. E puntualmente canno tutto. La discesa del costone con mughi mi fa perdere la traccia e mi ritrovo molto più in basso , sul vuoto sospeso sullo scivolo. Un lupesco istinto mi riporta con gli artigli sguainati sul costone fino a riprendere i rari segni, arrivo al traverso malefico che con cautela mi riporta sull'opposta sponda. Da qui nessun problema, passo veloce sotto re rocce delle Pimpinelle e arrivo alle Baite Natù al buio. Chissenefrega ormai è fatta. 800 metri di dislivello al buio su stradina non sono un problema.
Un quesito mi rimane. Ma chi ha tracciato una simile via ? Comunque è stata una bella avventura tardo pomeridiana. L'inizio di un vizio.

Tourengänger: Antonio59 !
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 4. März 2021 um 17:46
La Concarena è una perla da tutelare. Alla Baita Iseo ci sono passato una volta molti anni fa, era ben gestita da una giovane coppia con figli.
Ciaux
Menek

Antonio59 ! hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. März 2021 um 15:20
Ciao. Quel gestore ( il Venanzio ) ha lasciato Baita Iseo 3 anni fà. Gli ultimi anni hanno cresciuto lassù anche i nipoti.
Il versante a monte il rifugio è davvero molto bello, quasi non si percepisce da fuori, bisogna entrarci dentro, tra le bastionate delle Corna Rossa o nell'alto vallone di Blè.


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