Forcolette dell' Allegria Q1546


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 23. Februar 2021 um 17:49. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 Februar 2021
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 600 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Bisogna raggiungere Cusino in Val Cavarga, salendo da Porlezza o da Menaggio, in direzione Carlazzo, A Carlazzo seguire per Cusino, entrando in Val Cavargna. A Cusino poco dopo un semaforo, c'e' una stretta strada verso destra, indicazioni per Madonna della Salute. La strada si inerpica molto stretta sopra il paese e non viene pulita in inverno, quindi ci si ferma dove si può. Da notare che i tornanti sono molto stretti, e pochissimi slarghi se si incontra qualcuno. Noi abbiamo parcheggiato nei pressi di una chiesetta con molti ripeditori, poco oltre la strada era completamente ghiacciata e stretta, solo poche Panda 4x4 avevano proseguito ancora un pò. In estate si sale fino ad un parcheggio vicino ad un area giochi per i bambini ed un laghetto

   
 

Esplorando con ciaspole in (sul) Allegria

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Il nome NON è scherzoso, si chiamano proprio così un gruppo di cimette a ridosso del Pizzone, non avevano waypoint su Hikr, e questo ci rende orgogliosi.

Proseguiamo le nostre esplorazioni "regionali" anzi provinciali.

E' difficile scegliere scartando le tante mete elevetiche che conosciamo, ma la curiosità aiuta.

Andiamo a visitare una zona completamente sconosciuta,  a parte una relazione di [u Poncionee [u frolocconenon ci sono molte altre relazioni.

Dove ci troviamo? Il luogo di partenza sarebbe Malè, un piccolo e magnifico borgo di case tutte ristrutturate, accessibili solo a piedi, ma con un comodo parcheggio vicino. Su un cucuzzolo la bellisima e panoramica chiesetta del Santuario della Madonna della Salute.

Per meglio localizzare il posto, ci troviamo sul costone SO del Mottone del Rozzo, che separa la Vak Sanagra dalla Vak Cavargna, questo costone scende dai 1500mt circa alla valletta che ospita Malè, e che risale ripida verso il Monte Pidaggia, meta frequentata da alcuni "intenditori" di Hikr, ma con salita dal lato S.

A Cusino, Val Cavargna, si prende la stratta stradina per Malè, non viene pulita d'inverno, quindi arriviamo in auto ad una chiesetta che si trova su un tornante  a Q990.
La chiesetta è riempita di ripetitori, facile da distinguere. Si parcheggia al tornante o poco prima, posti molto, limitati. 
Proseguendo la strada si infila in valle esposta a N, ancora ben ghiacciata, impossibile andare oltre.
Ciaspole nello zaino risaliamo la stradina, serve un pò di attenzione per il ghiaccio.
Dopo un ponticello, c'e' un bivio, la strada prosegue e con un lungo percorso sale al parcheggio estivo, mentre un sentierino ripido sale diritto alle prime baite.
Prendiamo questa via, in breve siamo a Malè, tutto tace ma l'ambiente è stupendo.
Tutte le baite sono perfettamente in ordine, c'e' una piazzetta con fontana al centro, e poco distante svetta il cuccuzzolo con la chiesetta.
Non saliamo alla chiesetta ma puntiamo alle baite più in alto.
A Q1215 c'e' un bivio, a sinistra c'e' la sterrata che porta all'Alpe di Rozzo Q1473 e la sua Mutata Q1615 (percorso di Poncione), invece noi puntiamo alla cresta sperando di poterla percorrerla tutta.
Sempre senza ciaspole risaliamo un ripido costone innevato, la neve crostata tiene sufficientemente e siamo a N quindi è abbastanza ghiacciata.
Attorno Q1280 troviamo il sentiero, non bollato ma visibile, in parte sgombro da neve ed in parte con larghe lingue gelate o dove si affonda, a seconda dell'esposizione.
Si sale con un pò di tornante fino alls cresta, attorno Q1480.
Dalla cresta, guardando verso S vediamo distintamente la croce del Monte Pidaggia, era una delle destinazioni possibili per oggi.

Ora siamo proprio a cavallo delle due valli Sanagra e Cavargna, faggeta fitta e ripida a sinistra (lato cavargna) e più rada mista faggio e abete lato Sanagra.
Bello essere in cresta, lo spazio verso E è tutto aperto, con magnifica vista verso Bregagno e Bregagnino, con S.Amate ed il Grona.
Proseguiamo con un pò di sù e giù,la cresta si assottiglia, cominciano i cucuzzoli, siamo sulla cresta delle Forcolette dell'Allegria.
La prima elevazione significativa Q1546 ci porta in posizione dominante, la vista ora spazia a 360°, ma già questa prima cimetta è su cresta molto stretta, proseguiamo per arrivare ad una seconda elevazione a Q1564, e qui la situazione si complica.
La cresta prosegue con una ripidissima discesa, assolutamente sconsigliata con le ciaspole, la qualità della nebe crostata e ghiacciata subito sotto non è portante per questo.
Studiamo alternative, ma sul lato Cavargna è verticale con vegetazione fittissima, sul lato Sanagra meno ripido ma con rocce e non si vede passaggio.
Proviamo a scendere un poco sul lato E, ma non vediamo passaggio, vediamo invece molto bene l'Alpe Erba che si trova proprio sotto di noi.
Togliere le ciaspole non è furbo, si sprofonda e non ci si muove.
E' prestissimo, sono sole le 09:30, ma l'intenzione è di tornare a casa presto (visto il traffico di domenica scorsa!) e soprattuto "interi".
Quindi decidiamo assieme di modificare percorso, che prevedeva il minimo alle "Forcolette dell'Allegria" e magari allungare al Pizzone, che abbiamo visto bene dal cucuzzolo e che sembra per niente fattibile con le racchette da questo lato, è una ripida torre rocciosa, che invece si raggiunge facilmente dal lato opposto, salendo dall' Alpe di Rozzo.
Torniamo sui nostri passi, ed inventiamo un fuori-pista verso l'Alpe Logone e con un largo giro torniamo a Malè per pranzare, arriviamo alle 11:00, quindi relax al sole stupendo in un'area attrezzata a pic-nic, vicino al laghetto ghiacciato dove si trova il parcheggio auto estivo.
Dopo pranzo, visita al Santuario, con vista panoramica su tutte le cime della Val Cavargna, dal Garzirola alla Cima Lunga, il Pizzo di Gino, Pianchette, Tabor, Marnotto e tutti i paesini arroccati sui pendii della Val Cavargna.
Dopo pranzo, in solitaria per un'oretta, poi un gruppo di escursionisti ha preso un altro tavolo lontano da noi, scendiamo seguendo la strada, quindi giro largo, ma così esploriamo meglio tutto.
La discesa all'auto è veloce, teniamo le ciaspole fino a dove c'e' neve, e tengono bene il ghiaccio e la neve compattata.
All'auto poco dopo le 13:00, ci cambiamo e scendiamo un bar aperto a carlazzo dove gustare un buon caffè.
La mancata vetta più alta non ha ci ha lasciato delusi, abbiamo scoperto una bella zona che sarà sicuramente da rivisitare sia con racchette che in estate.


 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)         

Ormai fra quarantene fiduciarie e non, zone arancioni e Dpcm vari, le possibilità di poter uscire nel fine settimana sono ridotte al lumicino, per cui dopo lunga assenza dalle cime tempestose delle nostre montagne, eccomi qui in escursione esplorativa in val Cavargna il 21 febbraio con gli amici Giorgio e Barba 43.
Sempre una bella valle, giornata primaverile, dopo tanto tempo mi sono goduto la giornata in montagna anche se non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati, siamo tornati presto a casa evitando così la tanto temuta coda della strada del lago, andare in CH non è possibile, in dogana quando rientri in Italia, se ti fermano devi avere un tampone effettuato in territorio elvetico entro le 72 ore oppure ti fai una bella quarantena di due settimane in casa.
La quarantena è un isolamento forzato, solitamente utilizzato per limitare la diffusione di una malattia. Il termine deriva da quaranta giorni, la durata tipica dell’isolamento cui venivano sottoposte le navi provenienti da zone colpite dalla peste nel XIV secolo. Oggi la durata della quarantena differisce a seconda della tipologia di malattia.

PS. Comunque ricordatevi che la zona rossa di Amsterdam è organizzata meglio.

         
 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

Anche questa Domenica, abbiamo bissato l'uscita andando a ciaspolare in Val Cavargna, e precisamente a Malè un bel borgo di case una più bella dell'altra,

Non era freddo come l'altra volta, parcheggiato l'auto ad un tornante perchè c'era poco parcheggio, ci siamo incamminati un pò su strada, fin sù al Paese, visitato un posto stupendo.

Poi ci siamo ciaspolati per salire sempre su neve ben ghiacciata, passando su cimette una dopo l'altra, arrivando in un punto che non si poteva più proseguire, una meraviglia delle meraviglie.
Dopo qualche foto, cercando dove poter passare, perchè scendere oltre il cocuzzolo era da pazzi troppo in verticale. 

Così abbiamo deciso di ridiscendere sempre dalla cresta ma facendo un  grande anello, fino ad un'alpeggio per poi proseguire e pranzare ad un bel laghetto ghiacciato, dove in estate si arriva con l'auto.
Terminato di pranzare al bel caldo tepore del sole, ci siamo incamminati dalla strada ghiacciata fino all'auto.

                         ciao a tutti belli e brutti

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 6,4 Km totali, 5h:45m totali, 3:30m di cammino
Andata : 2,7 Km, 2:05 lorde, 10m soste alla cimetta
4,7 km , 03:30, 30m soste, al pranzo Modonna della Salute
Ritorno : 1,5 Km, 1:10 lorde, 05m soste
Dislivello : 575 mt di assoluto , 600mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Buona
Partecipanti :

Giorgio,  Roberto,  Barba

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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Kommentare (6)


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Gesendet am 24. Februar 2021 um 06:59
Bellissimi posti . Una domenica da incorniciare con le basi per altre uscite. Un po di ravano ci vuole . Bravi

Gesendet am 24. Februar 2021 um 08:23
Vero, base per altezza troviamo L'area per dove andare.......
ci manchi Paolo
ciao

numbers hat gesagt:
Gesendet am 24. Februar 2021 um 09:58
Bella esplorazione.

Mario

imerio hat gesagt:
Gesendet am 24. Februar 2021 um 17:07
Complimenti per l'individuazione di posti nuovi e certamente privi di assembramento. Da quando la Svizzera ci è preclusa, vedo che i Girovagando sono a ranghi ridotti... un pò come il ns. gruppo dei "malnat", ma io dico ai miei compagni che ho una maglietta con la scritta "quando la montagna chiama io devo andare" (ed è vero) e quindi si va, chi c'è c'è, chi non c'è verrà la prossima volta.
Bravi. Ciao. Imerio.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 25. Februar 2021 um 22:59
Bravo Giorgio ... con Roberto e Luciano come compagnia la giornata non può che finire in " allegria " !

Complimenti a tutti e tre
Ciao ciao

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Februar 2021 um 09:03
Grazie Gibi, ogni tanto ritornano i giochi nostri....antichi
ciao


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