Giro ad anello tra Monte dei Pizzoni e Monte Bronzone

Personalmente considero la Valsolda un luogo magico e questo sabato ci torno volentieri con Marco, con l'intenzione di chiudere un giro ad anello partendo dal borgo di Drano.

La prima parte del percorso, sicuramente la più bella a mio avviso, risale la larga cresta fino al monte dei Pizzoni (1303 m). La salita è molto panoramica e non presenta alcun tipo di difficoltà alpinistica, a meno di un breve risalto roccioso nell'ultima porzione di salita. Il sentiero aggira i vari torrioni calcarei nei punti in cui la cresta risulterebbe impercorribile tramite un percorso escursionistico. Troviamo neve solamente nella seconda porzione della salita che conduce sul bel balcone panoramico del monte dei Pizzoni, da cui abbiamo un'ottima visuale su tutta la Valsolda.

Proseguiamo scendendo per l'ultimo tratto di salita poco prima percorsa, fino ai piedi del breve salto di roccia, qui ci portiamo verso destra seguendo i bolli bianco-rossi. Raggiungiamo un tratto di discesa molto ripido, reso molto pericoloso dalla presenza di neve molle: è qui che torna utile lo spezzone di corda che abbiamo nello zaino. Tre brevi calate, sfruttando sempre gli alberi come ancoraggi, ci permettono di ridiscendere senza rischio alcuno questo tratto (tratto di T6-). Dopodichè ridiscendiamo il canaletto sottostante; appena possibile ci riportiamo verso dx rimontando il versante boscoso e portandoci sotto la parete rocciosa del Monte dei Pizzoni (presenza di bolli bianco rossi). Poi continuiamo battendo la traccia fino alla cima del Monte dei Pizzoni orientale (1289 m).

Il seguente tratto di discesa, fino alla Forcola (1195 m) è tutto da battere, come peraltro tutta la salita fino alla vetta del Monte Bronzone (1434 m). 
Dopo la breve pausa, scendiamo nel bosco verso settentrione, arrancando a causa dell'abbondante neve, fino a portarci nei pressi della bocchetta di Pessina: da proseguiamo fino al bivacco Mazzoleni. Di seguito continuiamo a scendere nel bosco, prima ancora su terreno nevoso da battere e infine - finalmente - su agevole sentiero.

Chiudiamo l'anello poco sopra Drano, dopo circa 6 ore e mezza: sicuramente la presenza di molta neve da battere, il fatto che non avessimo le ciaspole e soprattutto le inaspettate calate con la corda ha dato un tocco di avventura in più a questa gita.

Nota: leggendo altre relazioni si rileva che la discesa dal canale da noi percorso può essere evitata se dal salto roccioso si prosegue sul sentiero di salita prendendo poi la deviazione sulla destra successiva. Il canale che abbiamo percorso noi è probabilmente un vecchio sentiero ora parzialmente crollato e per questo tanto impervio.

Francesco e Marco.