Rifugio Città di Busto (m 2480)


Publiziert von Alberto C. , 9. Januar 2021 um 22:32.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:12 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 820 m
Abstieg: 820 m
Strecke:Dal lago di Morasco si percorre il sentiero G0 fino a Battelmatt per poi deviare sul sentiero G41 che porta al Rifugio Città di Busto.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrere l’autostrada A26 fino a Gravellona Toce, quindi proseguire per la strada statale del Sempione (n° 33). Prendere l'uscita per Crodo, Valle Antigorio e Valle Formazza, e proseguire in direzione Formazza-Cascata del Toce sino a Riale e al Lago di Morasco. Abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi del Rifugio Bim Se, ma se ben ricordo in estate ci sono limitazioni nella circolazione e forse non è raggiungibile in auto.

Il Rifugio Città di Busto si trova in alta Val Formazza, in prossimità del Piano dei Camosci, sopra la valle del Gries e sotto la Punta dei Camosci, o Bättelmatthorn, (m 3043).
E’ una meta raggiungibile con un facile percorso, oggi reso difficile dalla prima neve caduta in abbondanza nei giorni scorsi, e che ha trasformato una sgambata autunnale in una escursione dai connotati tipicamente invernali.
L’alta Val Formazza è un settore delle Alpi che ho frequentato spesso sia in estate che in inverno, eppure mi accorgo di non avere mai pubblicato nulla che la riguardi: segno che è un po’ che non ci vengo a fare qualcosa degno di nota, limitandomi al solo sci di fondo o fondo escursionismo.



 
LOCALITA' DI PARTENZA.  Riale, diga del Morasco, Rifugio Bim Se (m 1790).
 
ATTREZZATURA.   Normale da escursionismo. Visto il quantitativo di neve, nella parte alta sarebbero state utili le ciaspole per una progressione più veloce.
Bisogna tenere sempre presente che ci si trova in quota relativamente alte, dove i cambi di tempo spesso sono repentini, è quindi indispensabile portare con sé un abbigliamento idoneo ad affrontare basse temperature e la pioggia.
 
DIFFICOLTÀ.    T2. Percorso facile adatto a tutti gli escursionisti, privo di particolari difficoltà, che si svolge su sentieri ben segnalati.
 
SALITA:     m 818.

DISCESA:  m 818.

QUOTA MASSIMA:  m 2480, al Rifugio Città di Busto.

QUOTA MINIMA:  m 1790, alla partenza.

SVILUPPO:  km 13.

TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO:5 ore 35 minuti.

TEMPO DI SALITA:3 ore.

TEMPO DI DISCESA:2 ore 35 minuti.       

DESCRIZIONE PERCORSO.  Dal parcheggio nei pressi del Rifugio Bim Se (m 1790) si prosegue per un breve tratto lungo la carrareccia per poi deviare per il sentiero che, tagliando il tornante, porta alla parte superiore del coronamento della diga (m 1825), che si percorre per tutta la sua lunghezza – ben m 566 – raggiungendo la casa del guardiano della diga sulla sponda opposta.  Ci si incammina lungo la strada sterrata che costeggia la sponda nord fino alla fine del lago. Prima di arrivar al termine della strada, si imbocca il sentiero che scende sulla sinistra per arrivare ad un ponticello in cemento (m 1832, 35 minuti dalla partenza).  Superato il ponticello in cemento si prende il sentiero che sale sulla destra in direzione di un alpeggio, per poi continuare la salita su sentiero ben segnalato per una dozzina di minuti fino a giungere ad un bivio. Entrambi i sentieri che si dipartono dal bivio conducono al Rifugio Città di Busto; considerata la copertura nevosa e i nostri ricordi (alcuni tratti un po’ esposti) optiamo per la via più facile che passa per l’alpe Battelmatt (m 2098), che raggiungiamo in circa 45 minuti percorrendo il sentiero che si mantiene sulla destra orografica del vallone che scende dal Passo Gries. Dal Battelmatt si prosegue lungo il sentiero che impegna la salita finale verso il rifugio. Lo ricordo come un sentiero facile, ma oggi è ricoperto da una cinquantina di centimetri di neve fresca che rallenta parecchio la marcia, così impieghiamo ben un’ora e mezza per raggiungere il Rifugio Città di Busto (m 2480).  La limpida giornata ci regala un ampio panorama, reso suggestivo dalla prima neve.
 
Per il ritorno abbiamo percorso a ritroso l’itinerario di salita fino a Battematt per poi proseguire lungo la stradina che, percorrendo il versante orografico sinistro della valle del Gries, ci riporta al lago Morasco e quindi al punto di partenza.
 
NEVE. Presente sopra quota 2000/2100 con spessori di cm 50/60.
   
METEO.  Cielo sereno; vento da nord con raffiche superiori a kmh 40. Temperatura alla partenza -1°; al Rifugio -5°; al termine 4°.
 
FREQUENTAZIONEIncontrata una sola persona con il suo cane, ma in estate è tutt’altra cosa: c’è traffico.

COMPAGNI:  Andrea, Jacopo.
 


NOTIZIE STORICHE.
La diga di Morasco è stata costruita negli anni 30 del XX secolo dalla società Edison per la produzione di energia elettrica. È del tipo a gravità con un arco di 564 metri di sviluppo, con un’altezza di 59 metri, e forma un bacino della capacità di 17,32 milioni di metri cubi. Alimenta la centrale idroelettrica di Ponte.
Come altri laghi artificiali alpini, anche il lago di Morasco, sotto le sue acque nasconde un villaggio. Si tratta dell’insediamento walser di Morasco che, però, era già disabitato all’epoca di costruzione della diga ed usato come alpeggio nella stagione estiva.  
A ricordo del paesino, e degli operai deceduti durante i lavori di costruzione della diga, la società Edison fece erigere una piccola chiesetta su una collina nei pressi del vicino villaggio di Riale.

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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