Piz Terri
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Oggi siamo in tre, l'idea è quella di tentare la salita al Piz Terri, tante volte visto dalla zona della Greina e, per una ragione o per l'altra, mai salito. Studiate le relazioni siamo un po' confusi, il famoso "canalino", considerato il passaggio chiave dell'ascensione, viene da alcuno considerato banale, da altri invece è descritto come difficile, verticale, esposto... Diciamo che andiamo a vedere e sul posto decideremo il da farsi.
Non sapendo se troveremo posto più avanti, parcheggiamo appena fuori dalla diga, raggiungiamo Garzott e seguiamo il sentiero che contorna il lago, oggi veramente basso di livello, e saliamo alla Motterascio.
Breve sosta per un caffè alla capanna e partiamo per risalire la Valle di Güida, dapprima verdeggiante e poi una ganna di pietre di ogni dimensione. Raggiungiamo la Sella a 2745 metri che divide il Piz Terri dal Piz di Güida, Da qui un esile sentierino ci porta alla base del canalino...salgo, sono pochi metri, appigliati, solidi e neppure esposti, boh? Probabilmente le descrizioni apocalittiche risentono di salite fatte con tempo avverso.
Usciamo tutti e tre dal camino ed affrontiamo il pendio finale. A dire il vero troviamo molto più delicato questo tratto che il precedente: le tracce risalgono un pendio abbastanza ripido di pietrisco minuto che richiede piede saldo anche perché non so quanto posso essere arrestabile una caduta in alcuni punti.
Ci ritroviamo fra i denti una sabbietta fastidiosa, il pietrisco di scisto bituminoso è decisamente friabile e si polverizza sotto i piedi per poi essere dal vento.
Arriviamo in cima, gran soddisfazione, compiliamo il libro di vetta, mangiamo qualcosa ma decidiamo di fare la sosta pranzo alla sella: ci resta da affrontare la discesa che sarà verosimilmente più delicata della la salita.
Con tutta calma raggiungiamo il canalino, lo discendiamo senza problemi e ci fermiamo alla sella non lontana per mangiare.
Da qui di difficoltà non ce ne sono più: ritorniamo alla capanna, scendiamo al lago e raggiungiamo la nostra auto.
Vale la pena salire al Piz Terri: in una bella giornata il panorama è eccezionale. Le difficoltà non sono eccessive ma una certa attenzione è richiesta, soprattutto il pendio finale va percorso con calma e concentrazione.
Non sapendo se troveremo posto più avanti, parcheggiamo appena fuori dalla diga, raggiungiamo Garzott e seguiamo il sentiero che contorna il lago, oggi veramente basso di livello, e saliamo alla Motterascio.
Breve sosta per un caffè alla capanna e partiamo per risalire la Valle di Güida, dapprima verdeggiante e poi una ganna di pietre di ogni dimensione. Raggiungiamo la Sella a 2745 metri che divide il Piz Terri dal Piz di Güida, Da qui un esile sentierino ci porta alla base del canalino...salgo, sono pochi metri, appigliati, solidi e neppure esposti, boh? Probabilmente le descrizioni apocalittiche risentono di salite fatte con tempo avverso.
Usciamo tutti e tre dal camino ed affrontiamo il pendio finale. A dire il vero troviamo molto più delicato questo tratto che il precedente: le tracce risalgono un pendio abbastanza ripido di pietrisco minuto che richiede piede saldo anche perché non so quanto posso essere arrestabile una caduta in alcuni punti.
Ci ritroviamo fra i denti una sabbietta fastidiosa, il pietrisco di scisto bituminoso è decisamente friabile e si polverizza sotto i piedi per poi essere dal vento.
Arriviamo in cima, gran soddisfazione, compiliamo il libro di vetta, mangiamo qualcosa ma decidiamo di fare la sosta pranzo alla sella: ci resta da affrontare la discesa che sarà verosimilmente più delicata della la salita.
Con tutta calma raggiungiamo il canalino, lo discendiamo senza problemi e ci fermiamo alla sella non lontana per mangiare.
Da qui di difficoltà non ce ne sono più: ritorniamo alla capanna, scendiamo al lago e raggiungiamo la nostra auto.
Vale la pena salire al Piz Terri: in una bella giornata il panorama è eccezionale. Le difficoltà non sono eccessive ma una certa attenzione è richiesta, soprattutto il pendio finale va percorso con calma e concentrazione.
Tourengänger:
paoloski

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