Kurzbericht 

Piz Terri


Publiziert von paoloski , 4. Dezember 2020 um 16:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:17 Juli 2005
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Piz Terri   Gruppo Pizzo Corói   Gruppo Pizzo di Cassimoi 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1550 m
Abstieg: 1550 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Autostrada N1, uscire a Biasca, seguire la Val di Blenio, proseguire fino ad Olivone, seguire quindi le indicazioni per Campo Blenio e quindi per Luzzone, salire fino alla diga e prendere la galleria a sinistra (indicazioni Alpe Garzotto - corona diga), attraversare la diga ed imboccare la galleria che si trova al suo termine, ampio parcheggio all'uscita del tunnel.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata - ritorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Motterascio CAS

Oggi siamo in tre, l'idea è quella di tentare la salita al Piz Terri, tante volte visto dalla zona della Greina e, per una ragione o per l'altra, mai salito. Studiate le relazioni siamo un po' confusi, il famoso "canalino", considerato il passaggio chiave dell'ascensione, viene da alcuno considerato banale, da altri invece è descritto come difficile, verticale, esposto... Diciamo che andiamo a vedere e sul posto decideremo il da farsi.
Non sapendo se troveremo posto più avanti, parcheggiamo appena fuori dalla diga, raggiungiamo Garzott e seguiamo il sentiero che contorna il lago, oggi veramente basso di livello, e saliamo alla Motterascio.
Breve sosta per un caffè alla capanna e partiamo per risalire la Valle di Güida, dapprima verdeggiante e poi una ganna di pietre di ogni dimensione. Raggiungiamo la Sella a 2745 metri che divide il Piz Terri dal Piz di Güida, Da qui un esile sentierino ci porta alla base del canalino...salgo, sono pochi metri, appigliati, solidi e neppure esposti, boh? Probabilmente le descrizioni apocalittiche risentono di salite fatte con tempo avverso.
Usciamo tutti e tre dal camino ed affrontiamo il pendio finale. A dire il vero troviamo molto più delicato questo tratto che il precedente: le tracce risalgono un pendio abbastanza ripido di pietrisco minuto che richiede piede saldo anche perché non so quanto posso essere arrestabile una caduta in alcuni punti.
Ci ritroviamo fra i denti una sabbietta fastidiosa, il pietrisco di scisto bituminoso è decisamente friabile e si polverizza sotto i piedi per poi essere dal vento.
Arriviamo in cima, gran soddisfazione, compiliamo il libro di vetta, mangiamo qualcosa ma decidiamo di fare la sosta pranzo alla sella: ci resta da affrontare la discesa che sarà verosimilmente più delicata della la salita.
Con tutta calma raggiungiamo il canalino, lo discendiamo senza problemi e ci fermiamo alla sella non lontana per mangiare.
Da qui di difficoltà non ce ne sono più: ritorniamo alla capanna, scendiamo al lago e raggiungiamo la nostra auto.

Vale la pena salire al Piz Terri: in una bella giornata il panorama è eccezionale. Le difficoltà non sono eccessive ma una certa attenzione è richiesta, soprattutto il pendio finale va percorso con calma e concentrazione.

Tourengänger: paoloski


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