Mater De Paia (2482m), in versione autunnale
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Gita caratterizzata da un forte contrasto tra i tenui colori autunnali e il bianco della prima neve.
Partiamo da Caiasco (1003 m) e da qui ci addentriamo nella valle del Dosso, inizialmente su carrozzabile e di seguito su sentiero passando per delle belle faggete. Continuiamo lungo il fondovalle fino al punto in cui è necessario guadare (si è già effettuato un primo guado precedentemente) che ci porta verso sx (poco oltre l' Alpe Predone) e risale il versante fino all'alpe Mugium. Da qui risaliamo seguendo i bolli bianco-rossi sul sentiero che proseguendo condurrebbe anche al bivacco Zeb. Dal sentiero, risaliti un poco, si stacca una tenue traccia sulla destra che ci conduce verso l'alpe di Mogn (1954). Mancare questa deviazione implica solamente dover salire di poche altre decine di metri di dislivello per poi imboccare sulla destra il vero tracciato (ovvero l'alta via Lariana) che si intersecherà poco più avanti con il nostro primo bivio. Arrivati all'Alpe di Mogn, poco oltre i ruderi dell'alpeggio, iniziano per noi le prime chiazze di neve che prendono il sopravvento man mano che si risale. Giungiamo così alla base del ripido pendio innevato, che discende verso nord-est da un colletto poco sottostante la vetta del Mater de Paia.
Iniziamo a risalire il pendio, inizialmente zigzagando tra le roccette: nel momento in cui la pendenza aumenta (in alcuni punti oltre i 45°) decidiamo di indossare i ramponi e di aiutarci con la piccozza. L'uscita dal pendio è il tratto che richiede maggiore attenzione, anche perchè la neve non è molto compatta. Raggiunto il colletto, ci si riporta sul versante esposto a meridione e privo di neve: da qui si perviene alla vetta senza difficoltà risalendo i magri prati.
Dalla vetta godiamo di uno splendido panorama a 360° e di una temperatura relativamente mite per il periodo.
La discesa avviene per la stessa via di salita fino alla base del pendio innevato: nell'iniziale tratto più ripido improvvisiamo una calata con la corda che fortunatamente avevamo deciso di mettere nello zaino! Discesi dal canale decidiamo di rientrare effettuando il giro di tutta l'alta valle del Dosso.
Senza perdere quota ci muoviamo sui prati fuori sentiero in direzione Nord-Est ripercorrendo poco più in alto il sentiero dell'alta via Lariana. Transitati nei pressi della bocchetta di Cama (o d'Agnon) costeggiamo la base meridionale del piz Martel abbassandoci progressivamente di quota. Seguendo una traccia probabilmente poco ufficiale, scendiamo a tornanti sul versante idrografico sinistro della valle attraversando il torrente circa a quota di 1700 metri. In questo modo abbiamo baipassato l'alpe di Caurga da cui passa il sentiero ufficiale (forse migliore del nostro).
Da qui, in leggera discesa ritorniamo verso l'alpe di Mugium dove ci incrociamo con il sentiero di salita per il quale torniamo a Caiasco.
Francesco e Marco
Partiamo da Caiasco (1003 m) e da qui ci addentriamo nella valle del Dosso, inizialmente su carrozzabile e di seguito su sentiero passando per delle belle faggete. Continuiamo lungo il fondovalle fino al punto in cui è necessario guadare (si è già effettuato un primo guado precedentemente) che ci porta verso sx (poco oltre l' Alpe Predone) e risale il versante fino all'alpe Mugium. Da qui risaliamo seguendo i bolli bianco-rossi sul sentiero che proseguendo condurrebbe anche al bivacco Zeb. Dal sentiero, risaliti un poco, si stacca una tenue traccia sulla destra che ci conduce verso l'alpe di Mogn (1954). Mancare questa deviazione implica solamente dover salire di poche altre decine di metri di dislivello per poi imboccare sulla destra il vero tracciato (ovvero l'alta via Lariana) che si intersecherà poco più avanti con il nostro primo bivio. Arrivati all'Alpe di Mogn, poco oltre i ruderi dell'alpeggio, iniziano per noi le prime chiazze di neve che prendono il sopravvento man mano che si risale. Giungiamo così alla base del ripido pendio innevato, che discende verso nord-est da un colletto poco sottostante la vetta del Mater de Paia.
Iniziamo a risalire il pendio, inizialmente zigzagando tra le roccette: nel momento in cui la pendenza aumenta (in alcuni punti oltre i 45°) decidiamo di indossare i ramponi e di aiutarci con la piccozza. L'uscita dal pendio è il tratto che richiede maggiore attenzione, anche perchè la neve non è molto compatta. Raggiunto il colletto, ci si riporta sul versante esposto a meridione e privo di neve: da qui si perviene alla vetta senza difficoltà risalendo i magri prati.
Dalla vetta godiamo di uno splendido panorama a 360° e di una temperatura relativamente mite per il periodo.
La discesa avviene per la stessa via di salita fino alla base del pendio innevato: nell'iniziale tratto più ripido improvvisiamo una calata con la corda che fortunatamente avevamo deciso di mettere nello zaino! Discesi dal canale decidiamo di rientrare effettuando il giro di tutta l'alta valle del Dosso.
Senza perdere quota ci muoviamo sui prati fuori sentiero in direzione Nord-Est ripercorrendo poco più in alto il sentiero dell'alta via Lariana. Transitati nei pressi della bocchetta di Cama (o d'Agnon) costeggiamo la base meridionale del piz Martel abbassandoci progressivamente di quota. Seguendo una traccia probabilmente poco ufficiale, scendiamo a tornanti sul versante idrografico sinistro della valle attraversando il torrente circa a quota di 1700 metri. In questo modo abbiamo baipassato l'alpe di Caurga da cui passa il sentiero ufficiale (forse migliore del nostro).
Da qui, in leggera discesa ritorniamo verso l'alpe di Mugium dove ci incrociamo con il sentiero di salita per il quale torniamo a Caiasco.
Francesco e Marco
Tourengänger:
francesc92,
Marco_92


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