Cima di Sassello e Sassariente


Publiziert von Califfo , 13. Dezember 2020 um 09:36.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:10 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima dell'Uomo 
Zeitbedarf: 7:45

L'escursione odierna è più un defaticamento dalle precedenti e può essere fatta anche partendo molto più tardi rispetto agli soliti rituali.

Si parte dunque da Cugnasco verso zona Sciarana dove lasciamo l'autovettura sulla strada che procede verso i Monti di Motti. Ci sono anche altre auto parcheggiate per cui non sembra un parcheggio troppo selvaggio.
Tranquillamente si parte alle 9 del mattino e seguiamo il sentiero ufficiale per Monti Veloni e Monti della Gana dove arriviamo molto in fretta. Siccome abbiamo messo poco tempo e ci sembra di metterci ancora qualcosa di soltanto un ora per raggiungere il Sassariente decidiamo di cambiare rotta e ci dirigiamo verso l'alpe di Sassello per poi raggiungere la cima di Sassello. Il sentiero non è più marcato a partire dall'alpe di Sassello ma non presenta delle difficoltà particolari ed è piuttosto ben mantenuto. Dove il sentiero dai monti delle Gana raggiunge l'alpe di sassello bisogna fare subito un giro di circa 170°C. Può darsi che ci sono dei recinti elettrici per il bestiame che è da cavalcare. Alla seconda biforcazione, prima del dosso che scende dalla cima di sassello bisogna andare a destra e superare più in la un punto un po critico dove è stato costruito un ponteggio di legno che ora è tutto marcio e parzialmente spezzato. Con cautela lo si supera senza problemi.
A questo punto la traccia scende alcuni metri per poi riprendere e in poco tempo si raggiunge la cresta est a circa 1840m d'altitudine. La traccia sulla cresta è molto bene fatta anche se a volte ripida e sul versante della val verzasca che è in ombra e le temperature sono dunque più basse.
Arriviamo sulla cima di Sassello in un po meno di 3 ore dalla partenza pause incluse. Salutiamo degli escursionisti e ci godiamo il panorama mangiando anche qualcosina. Nel frattempo arrivano due ex-colleghi di lavoro e ci perdiamo nelle chiacchiere. Finite quelle procediamo sulla cresta ovest verso il punto 1784 e Sassariente. Questo sentiero non marcato si propaga tutto lungo la muraglia ed è all'inizio molto ripido ma non presenta particolare difficoltà. La menata è che noi andiamo a volte a sinistra e a volte a destra della muraglia ma alla fine mi sembra che si possa andare fino al prossimo passaggio per evitare di dover scavalcarla (a volte alta anche più di 2 metri).
Dopo sali e scendi si raggiunge infine il sentiero ufficiale rosso che riporterebbe ai Monti della Gana. Lo prendiamo per alcuni minuti e poi prendiamo quello bianco-blu per Sassariente. Ormai il terreno per il sassariente è molto ripido e difficile per cui hanno messo dei ponteggi in legno che facilitano di tanto il passaggi. Non presenta in effetti nessuna difficoltà a parte di incontrare altra gente siccome è stretto.
Un altra pausa su Sassariente e poi la discesa per Fopiana. Da li lasciamo il sentiero ufficiale e ci dirigiamo su uno non marcato per i Monti della gola secca. Lo stato di questo sentiero non è messo malissimo ma dobbiamo comunque precisare che quando siamo passati noi c'erano una marea di alberi caduti da scavalcare, raggirare o passare sotto.
Andiamo poi ai Monti della Motta dove purtroppo prendiamo un sentiero non ufficiale completamente sbagliato.
Nella curva della strada ci sono dei segni in verde che portano dritti verso il piano di Magadino. Le segnaletica sono presenti per tanto tempo, ci accorgiamo però troppo tardi che è sbagliato e che avremo dovuto scendere molto più delicatamente verso est anziché verso sud. Vabeh incontriamo lo stesso il sentiero non marcato ma molto largo che porta nella vallata. Alla biforcazione dove avremmo dovuto venire giù in discesa anziché in salita c'è un vecchio cartello di legno con una scritta molto sbiadita "Monti Velloni". Questo è la traccia giusta anche se è poco mantenuta e stretta in discesa. Attraversando il ruscello principale bisogna prima risalire e fare anche dei zig-zag che non corrispondono perfettamente con quelle nella cartina. In ogni caso è giusto e bisogna riguadagnare circa cento metri d'altitudine per arrivare ai Monti Velloni.
A questo punto la faccenda è facile e prendiamo lo stesso sentiero che eravamo già saliti alla mattina.
Arriviamo alla macchina addirittura prima delle 17 e vediamo già le nuvole e la pioggia che si abbatte su Brissago e le sue isole avvicinandosi per Locarno.
Tutto sommato era una bella giornata anche se erano presenti delle velature e non ha mai piovuto.
Un giro da fare anche nelle mezze stagioni senza neve.

Tourengänger: Califfo


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