Punta Tessonet (3264 m), Punta Gianni Vert (3148 m), Punta di Laval (3102 m)


Publiziert von ariasottile , 19. Oktober 2020 um 16:50.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:30 September 2020
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 2000 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A5 per Aosta, uscita Nus. Raggiungere Saint-Marcel e, a monte di questo, salire la strada per Champremier-Layché raggiungendo Les Druges, dove termina l'asfalto. Proseguire brevemente sulla strada sterrata e parcheggiare nello spiazzo presso l'area picnic.
Kartennummer:Kompass n.86, Gran Paradiso Valle d'Aosta, 1:50.000

All’estremità SE del Vallone di Saint-Marcel, situata sulla cresta che dalla Tersiva si dirige verso settentrione, svetta una piramide triangolare e regolare con tre creste ed altrettanti versanti, la Punta Tessonet. Raggiunta assai di rado e prevalentemente da cacciatori, è un ottimo spunto per un giro che si rivelerà molto più interessante di quanto ipotizzato alla vigilia.

Parcheggiata l’auto all’area picnic di Les Druges nel cuore della notte, mi metto in cammino di buona lena, consapevole del lungo avvicinamento su poderale che mi aspetta prima di arrivare in vista della casa di caccia Grande Chaux. Qui giunto, proseguo sul fondo del vallone verso SE su tracce di sentiero discontinue prima che mi si avvicini un cacciatore facendomi presente in modo garbato che la zona è privata e non si può uscire dai sentieri segnalati; l’alternativa per raggiungere il Colletto Tessonet è salire al Colle di S. Marcel e percorrere tutta la lunga cresta confinante con il Vallone del Grauson. Ma la battuta di caccia, a quanto pare, è terminata e l’uomo mi dà via libera per proseguire lungo la via che mi ero prefissato. Al termine della zona di pascoli, imbocco un largo e breve canale pietroso e salgo in direzione della cresta W della montagna, verso una selletta poco appariscente, stando più a destra rispetto al colletto e puntando dove mi sembra più conveniente salire. Calzo i ramponi e per un pendio piuttosto ripido di roccette, sfasciumi e placche nevose, raggiungo la dorsale in corrispondenza di una finestra tra le rocce dove mi appare la Grivola verso S. Ora scendo brevemente al colletto, posto leggermente più a E di questo punto e dove inizia la salita alla cima. Essa è dapprima facile con aggiramenti a N, poi a S, quindi sul filo. Alcuni passaggi sono esposti e richiedono prudenza. Il passaggio chiave è un piccolo intaglio con placca prima del pendio finale di rocce e fine detrito: io ho preferito calarmi qualche metro verso S e traversare su placche esposte (delicato) per poi risalire alla fine dell’intaglio che al ritorno ho affrontato direttamente. Proprio mentre supero questo punto, sopra la mia testa volteggia un gipeto.

Calcata la vetta, soffia un bel venticello gelido ma il panorama che mi si offre è quanto di meglio potessi immaginare: la luce tenue dell’autunno illumina i pascoli ingialliti e il contrasto con le bianche cime all’orizzonte è delicato come la solitudine che si respira. La giornata è magnifica, Rosa, Cervino, Combin e Bianco appaiono in lontananza e la Tersiva si staglia proprio di fronte con una prospettiva severa.

L’idea originaria per la discesa era abbassarmi fino al Colle Lavodilec e da lì ritornare nel Vallone di Saint-Marcel: da un’analisi sommaria della cresta la cosa sembra fattibile ma dopo pochi metri di discesa una liscia placca completamente imbiancata mi arresta. Non è possibile scendere in sicurezza. Mi tornano quindi in mente le parole del cacciatore, e valuto pertanto la possibilità di percorrere tutta la Cresta Tessonet fino al Colle di S. Marcel, raggiungendo altre due cime e portando a compimento una cavalcata su crinale tutta sopra i 3000 m. La prospettiva mi sembra ancora meglio del programma iniziale: ripercorro quindi con attenzione la delicata dorsale fino al Colletto Tessonet dove terminano le difficoltà e inizia un’ancor lunga camminata a saliscendi che supera la Punta Gianni Vert e la bifida Punta di Laval prima di scendere al Colle di S. Marcel. Sosta rigenerante e poi giù lungo il sentiero segnalato fino alla Grande Chaux dove la gita non è certo finita visto che mancano i 9 km di rientro su poderale, percorsi nel relax crepuscolare dell’autunno prima di giungere a Les Druges alle ultime luci di un’interminabile giornata.


Tourengänger: ariasottile
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 19. Oktober 2020 um 23:43
Ah ah l'avvoltoio ti volteggiava sopra la testa nel passaggio più impegnativo....chissà cosa avrebbe detto Kit Carson, il "gufo" di Tex :D

Se la zona è riserva privata l'estensione del parco naturale del M.Avic fino a qui non la faranno mai.

Ciao e complimenti per la gita solitaria.
Andrea

ariasottile hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Oktober 2020 um 08:54
Ciao Andrea,
grazie per i complimenti.
In effetti mentre giocavo a fare l'equilibrista sulla placca ho visto un'ombra coprire il sole e un'occhiata rapida mi ha permesso di mettere a fuoco il rapace: peccato, in altra occasione ci sarebbe stata la foto!

Emanuele


Kommentar hinzufügen»