Monte Zughero (+ Ferrata La Miccia)
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21. August 2020 um 14:11.
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Dal punto di sosta dell'auto c'è subito il cartello indicatore per la Ferrata.
Proseguire salendo, seguire l'indicazione verso destra al primo bivio per raggiungere l'attacco della ferrata.
Conclusa la via Ferrata La Miccia ci si collega all'ultimo tratto della via Ferrata Picasass, che si percorre fino alla croce (qui è il punto panoramico), si prosegue lungo il sentiero per raggiungere la vetta del Monte Camoscio (dal quale però la visuale non è buona).
Si prosegue sul sentiero in direzione del Monte Zughero, passando per l'Alpe Vadabia.
Dalla vetta si prosegue ancora sul sentiero fino all'Alpe Nuovo, qui prendere il sentiero basso che costeggia sotto al Mottarone e poco dopo seguire un bivio verso l'indicazione Alpino. Si giunge poi sul tracciato della vecchia ferrovia fino ad arrivare a La Borromea (vecchia stazione).
Qui proseguire sul sentiero che scende in direzione Alpino.
Dopodiché in alcune successive deviazioni non ci sono le opportune indicazioni, pertanto cercare di prendere i sentieri che portano verso sinistra ed in basso in direzione di Baveno, in maniera da intercettare il sentiero dell'andata e da qui sugli stessi passi tornare all'auto.
Niente di particolare da segnalare, i sentieri sono ben segnalati (rosso/bianco) e battuti (ad esclusione di quanto segnalato dopo La Borromea) anche se attualmente in alcuni punti la vegetazione è parecchio alta.
Note sulla via ferrata: la ferrata è corta, ma richiede impegno fisico che si fa sentire, forse per me che non sono un arrampicatore mi sono attaccato qualche volta di troppo al cavo, però anche i punti che sembrano facili si rivelano poi in maniera diversa. Da non sottovalutare neanche le due pareti strapiombati con le staffe (che sembrano facili). Consiglio vivamente una longe od un rinvio per effettuare pausa (riposare le braccia) nei tratti più esposti.
Proseguire salendo, seguire l'indicazione verso destra al primo bivio per raggiungere l'attacco della ferrata.
Conclusa la via Ferrata La Miccia ci si collega all'ultimo tratto della via Ferrata Picasass, che si percorre fino alla croce (qui è il punto panoramico), si prosegue lungo il sentiero per raggiungere la vetta del Monte Camoscio (dal quale però la visuale non è buona).
Si prosegue sul sentiero in direzione del Monte Zughero, passando per l'Alpe Vadabia.
Dalla vetta si prosegue ancora sul sentiero fino all'Alpe Nuovo, qui prendere il sentiero basso che costeggia sotto al Mottarone e poco dopo seguire un bivio verso l'indicazione Alpino. Si giunge poi sul tracciato della vecchia ferrovia fino ad arrivare a La Borromea (vecchia stazione).
Qui proseguire sul sentiero che scende in direzione Alpino.
Dopodiché in alcune successive deviazioni non ci sono le opportune indicazioni, pertanto cercare di prendere i sentieri che portano verso sinistra ed in basso in direzione di Baveno, in maniera da intercettare il sentiero dell'andata e da qui sugli stessi passi tornare all'auto.
Niente di particolare da segnalare, i sentieri sono ben segnalati (rosso/bianco) e battuti (ad esclusione di quanto segnalato dopo La Borromea) anche se attualmente in alcuni punti la vegetazione è parecchio alta.
Note sulla via ferrata: la ferrata è corta, ma richiede impegno fisico che si fa sentire, forse per me che non sono un arrampicatore mi sono attaccato qualche volta di troppo al cavo, però anche i punti che sembrano facili si rivelano poi in maniera diversa. Da non sottovalutare neanche le due pareti strapiombati con le staffe (che sembrano facili). Consiglio vivamente una longe od un rinvio per effettuare pausa (riposare le braccia) nei tratti più esposti.
Tempi e distanze
Andata: 4h15', 7.4 km
Ritorno: 2h30', 10.8 km
Tourengänger:
Giaco
Giaco
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