Sasso Bianco da Postalesio
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Il Sasso Bianco, per la sua facile accessibilità, rappresenta una cima che spesso viene scelta come meta di una facile escursione dal versante della Val Torreggio (Val del Turéc'). La salita dall'alpe Colina, invece, è piuttosto impegnativa perché sfrutta la Colma di Zana, piccola porta sul crinale al vertice di un versante molto ripido ed insidioso.
Posta com’è a cavallo fra media Valtellina e Valmalenco, la cima rappresenta un ottimo osservatorio su entrambe le valli, e lo si può raggiungere sfruttando almeno tre itinerari principali (il che lo rende anche meta di diversi anelli escursionistici), dall’alpe Colina, dall’alpe di Arcoglio (termine connesso con “arco”, in riferimento alla forma della valle) sopra Torre S. Maria e dal rifugio Bosio, in Val Torreggio (Val del Turéc'). I motivi di interesse per questo monte, infine, sono legati anche alla leggenda della “Truna”, enigmatica cavità che si apre pochi metri sotto la vetta.
Anche la "Guida della Valtellina", edita nel 1884 a cura di Fabio Besta e del CAI di Sondrio, offre queste indicazioni, definendo il monte piuttosto "una cresta che una vera cima", cresta che "appare bianca per la roccia calcarea ond'è formata", e presso la quale "merita di essere veduta la grotta che è vicina alla sommità".
(Tratto da http://www.paesidivaltellina.it/postalesio/sassobianco.htm)
Salita da Postalesio
In programma avevamo la salita al Sasso Bianco lasciando l’auto al parcheggio di quota 1200, ma, distratti da un autocarro che ci precedeva, abbiamo mancato la deviazione giusta; capito l’errore abbiamo parcheggiato alla prima piazzuola e abbandonato la strada al primo tornante imboccando un sentiero con l’idea di tagliare i tornanti.
Ci siamo però imbarcati in una lunga traversata che ci ha portato prima alla baita del pescatore (quota 1600), da qui nessuna traccia affidabile in salita che portasse all’alpe Colina, così abbiamo traversato, fortunatamente prevalentemente in salita, e raggiunta l’alpe Gorlo.
Raggiunto l’itinerario che sale do Triangia abbiamo proseguito per il lago Colina per poi salire alla Colma di Zana e alla cima del sasso Bianco.
Itinerario molto più lungo di quello che sale diretto all’Alpe Colina ma con il pregio di evitare la strada, potrebbe essere conveniente nel caso di traversata monte Canale Sasso Bianco.
Per la discesa abbiamo percorso l'itinerario diretto, senza però poter individuare i tratti di sentiero alternativi alla strada.
Posta com’è a cavallo fra media Valtellina e Valmalenco, la cima rappresenta un ottimo osservatorio su entrambe le valli, e lo si può raggiungere sfruttando almeno tre itinerari principali (il che lo rende anche meta di diversi anelli escursionistici), dall’alpe Colina, dall’alpe di Arcoglio (termine connesso con “arco”, in riferimento alla forma della valle) sopra Torre S. Maria e dal rifugio Bosio, in Val Torreggio (Val del Turéc'). I motivi di interesse per questo monte, infine, sono legati anche alla leggenda della “Truna”, enigmatica cavità che si apre pochi metri sotto la vetta.
Anche la "Guida della Valtellina", edita nel 1884 a cura di Fabio Besta e del CAI di Sondrio, offre queste indicazioni, definendo il monte piuttosto "una cresta che una vera cima", cresta che "appare bianca per la roccia calcarea ond'è formata", e presso la quale "merita di essere veduta la grotta che è vicina alla sommità".
(Tratto da http://www.paesidivaltellina.it/postalesio/sassobianco.htm)
Salita da Postalesio
In programma avevamo la salita al Sasso Bianco lasciando l’auto al parcheggio di quota 1200, ma, distratti da un autocarro che ci precedeva, abbiamo mancato la deviazione giusta; capito l’errore abbiamo parcheggiato alla prima piazzuola e abbandonato la strada al primo tornante imboccando un sentiero con l’idea di tagliare i tornanti.
Ci siamo però imbarcati in una lunga traversata che ci ha portato prima alla baita del pescatore (quota 1600), da qui nessuna traccia affidabile in salita che portasse all’alpe Colina, così abbiamo traversato, fortunatamente prevalentemente in salita, e raggiunta l’alpe Gorlo.
Raggiunto l’itinerario che sale do Triangia abbiamo proseguito per il lago Colina per poi salire alla Colma di Zana e alla cima del sasso Bianco.
Itinerario molto più lungo di quello che sale diretto all’Alpe Colina ma con il pregio di evitare la strada, potrebbe essere conveniente nel caso di traversata monte Canale Sasso Bianco.
Per la discesa abbiamo percorso l'itinerario diretto, senza però poter individuare i tratti di sentiero alternativi alla strada.
Tourengänger:
NrcSlv
Communities: Hikr in italiano
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