Uè, Paitone... Budellone a chi?


Publiziert von Menek , 10. März 2020 um 23:22.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Februar 2020
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 480 m
Abstieg: 480 m
Strecke:A Laccio Emostatico, di Km 7,700
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia- Paitone via Fornace. Parcheggio antistante la Cava Fassa-Bortolo. In alternativa nello slargo presso il Buco del Frate.
Kartennummer:Mapnik+a muzzo

Il Monte Budellone visto da lontano sembra proprio un budellone, andando verso la Val Sabbia la sua particolare sagoma domina da nord a sud, o viceversa, l'abitato di Prevalle; questa modesta elevatura l'ho sempre guardata con un misto tra curiosità e "ci vedremo prima o poi", alle volte l'ho "schifata" per troppo snobismo. Ma poi questo Signor Poi è arrivato al dunque, al "deciditi" e scopri!  
Come sapete il giorno prima ho fatto un giretto pomeridiano di perlustrazione, un giro che mi ha permesso di inquadrare bene l'obiettivo, per carità, non ho fatto un'uscita esplorativa come se dovessi salire il giorno dopo sul Nanga Parbat, ma è stato un primo assaggio di terreno che ha  prodotto un risultato positivo.
Venerdì mattina, solita partenza dal piazzale antistante la cava, poi una volta raggiunta la falesia comincia la danza sulle rocce molto ben appigliate che mi fanno quadagnare in poco tempo la dorsale denominata Cresta del Drago. I passaggi sono abbastanza facili, la difficoltà dell'arrampicata è contenuta e non va oltre il I°+, diciamo che l'unica "rottura di scatole" all'inizio la creano gli alberelli, che però sono ancora privi di fogliame.
In poco più di mezz'ora giungo a quello che erroneamente viene chiamato il M. Budellone, laddove è presente anche il sentiero che ritorna all'auto, mi godo un attimo il panorama, poco edificante nelle immediate vicinanze, più gradevole quando lo sguardo si prolunga verso il Garda e la Val Sabbia.
Ora proseguo lungo la cresta che corre verso N, una cresta mai difficile ma dove la vegetazione è più invasiva, , per continuare il percorso serve pazienza e voglia di farsi frustare un po dai rami. Si tratta fondamentalmente di un innocuo "wild bondage", con qualche punta "maso" proprio nelle vicinanze del M. Budellone, dove la vegetazione ha circondato il paletto che indica la cima. Quasi impossibile farsi una foto ricordo.
Seguendo sempre fedelmente la cresta si giunge in prossimità di una recinzione che divide il lato Ovest, dove è presente una cava, e il lato Est, dove invece i rovi cantano vittoria intonando l'Inno alla Gioia, mentre proprio sullo stretto filo scorre un varco che va superato aggrappandosi a volte alla recinzione stessa. Diciamo che l'unica cosa positiva di questa situazione è che di sicuro non si perde l'orientamento.  :)))
Terminata la recinzione si comincia a perdere quota, camminando sempre su basse roccette, qua e la s'intravedono piccoli ometti, poi infine spunta una stretta traccia che interseca un sentiero bollato Cai. Girando a destra si scende verso la "casa degli alpini", raggiunta la quale, si segue a destra il sentiero, sempre bollato, che porta prima al Fontanì, poi subito dopo al bivio per la Falesia di Prevalle/Buco del Frate. In pochi minuti da qua si arriva all'auto.
Avendo fatto più in fretta del previsto la cresta del Budellone ora non mi resta che andare a snapolare la cima del Paitone, altra micro montagnetta posta a Sud del Budellone. Dal parcheggio proseguo a piedi lungo la strada asfaltata che porta nell'abitato di Paitone, e più precisamente dove c'è il Comune, alle spalle degli uffici comunali, verso Ovest, incombe la Chiesa di S. Antonio che va raggiunta previa una breve scalinata, raggiunta la chiesa sulla destra comincia la salita senza percorso obbligato verso il M. Paitone.
La salita è un'alternarsi tra blocchi e bassa vegetazione, poi dopo pochi minuti la situazione s'ingarbuglia, nel vero senso della parola, grazie ancora una volta ai rovi di una certa dimensione e agli alberelli sempre più fitti. Tutto ciò è normale, questa è una via di salita totalmente inventata sul momento, da questo lato di salita credo non salga una beata mazza di nessuno quindi giusto che la Natura faccia la sua parte. Passato il ginepraio, quasi verso la fine della salita, in maniera improvvisa si palesa una bella traccia che sale in moderata pendenza, la si segue, e poco dopo si sbuca sulla cima dove una baita diroccata domina la fitta vegetazione con un'unica "finestra" visiva verso Est.
Per la discesa decido di seguire la bella traccia incontrata quasi in cima, una traccia che tende a scendere verso Sud-Ovest, traccia che poi scompare, o perdo, quasi magicamente trovandomi attorniato da una vegetazione di alberi ad alto fusto. A questo punto sono sceso tra i rari spazi incontrati, sino a che ho seguito un gatto che mi ha "accompagnato" alle vicine abitazioni poste a un centinaio di metri di distanza dalla Chiesa di S. Antonio.
Facile da qua ritornare all'auto.
Nota1): Divertente  e avventuroso giro a pochi minuti d'auto da casa. Le difficoltà tecniche sono contenute ma il districarsi nella vegetazione può fermare i più nell'esplorazione di queste due cimette. Giro adatto agli amanti del wild.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Lerciopiùlercio: Arriva "vieni che ti faccio un tampone", il primo film porno sul coronavirus.
Lercioadone: Renzi: "Coronavirus problema serio, ma torniamo a parlare di me".
Christlercio: Miracolo a Codogno: statua della Madonna piange Amuchina.

A' la prochaine!  Menek

Tourengänger: Menek


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Kommentare (10)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 11. März 2020 um 08:30
Non c'è che dire ... intorno alle cave c'è sempre qualcosa di interessante da scoprire e poi a chi meglio di te piace dolcemente farsi frustare dai rovi !!!!

ciao Giorgio

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. März 2020 um 18:53
:))) Se non ci fossero le cave sarebbe meglio, hanno distrutto in maniera tremenda tanti bei posti proprio qua a due passi da casa. Comunque è stato bello arROVIgliarsi. :)))
Ciao Gio
Menek

numbers hat gesagt: Bella Dome!
Gesendet am 11. März 2020 um 08:37
Nel tuo stile tipico...
Ravanage puro

Menek hat gesagt: RE:Bella Dome!
Gesendet am 11. März 2020 um 18:53
E avanti così, come direbbe Poncione!
:) Ciao Mario
Menek

Gesendet am 11. März 2020 um 13:04
Bravo Menek, e belle foto

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. März 2020 um 18:54
Grazie Giorgio! Grazie fès...
Salutoni
Menek

Arbutus hat gesagt: Telelavoro
Gesendet am 12. März 2020 um 00:47
Il Budellone non può evitare il contatto fisico anche quando te-le-lavora (per definizione), e quindi, in ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Minestre dell'11 marzo 2020, verrà messo in ca33integrazione.

Adesso sono serio -- caro Menego, stai in salute che il mondo ha bisogno di te!!!

Menek hat gesagt: RE:Telelavoro
Gesendet am 12. März 2020 um 14:28
:)))
Grazie per ciò che hai scritto... dirò al Mondo che ce la farema, anche senza di me!
Salutoni
Menek

veget hat gesagt:
Gesendet am 12. März 2020 um 15:49
Dopo la tua ricognizione, ero in attesa della relazione....Sei veramente un "ricercatore esploratore "
Hai trovato anche il tempo di fotografare molti esemplari di bellissimi fiori.
La tua tenacia ,ti permette di affrontare qualsiasi imprevisto! Bravissimo !
Ciao Dome.
Eu

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. März 2020 um 18:31
Grazie Eu, soprattutto perchè trovi la pazienza di aspettare le mie relazioni. :)))
Giro molto divertente, con fioriture quasi maggenghe. Fantastico.
Un abbraccione (da un metro di distanza)
Menego


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