Corni Bruciati (Punta NE) - 3097 m
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Questa lunga giornata ha inizio alle 4,00 del mattino, quando la sveglia inizia a suonare incalzante sopra il comodino. Ma nel giro di pochi secondi sono già giù dal letto, con la testa proiettata in mezzo ad impervi torrioni rosso fuoco.
Dopo una grande opera di disgaggio della strada (pur di risparmiarsi mezz'ora di spallaggio si è disposti a tutto), finalmente raggiungiamo le baite dell'Alpe Caldenno.
Fuori è ancora buio e inaspettate nebbie (mica davano bello?) che giocano con gli alpeggi e gli alberi rendono l'atmosfera decisamente spettrale.
Quasi intimoriti, iniziamo a camminare. Piano piano il buio scompare, lasciando spazio ad una luce dapprima fioca, poi via via sempre più forte.
Improvvisamente, quasi senza rendercene conto, buchiamo il limite delle nuvole e.... SPETTACOLO! Alle nostre spalle si estende un mare di nubi infinito e davanti a noi compare la nostra meta: bella, selvaggia, impervia.
Rincuorati da un tiepido sole che fa capolino sopra le nostre teste, proseguiamo sempre più decisi verso il primo canale che, ripido, permette l'accesso ad una valletta nascosta e incastonata tra le alte pareti di roccia rossastra dei Corni Bruciati.
Attraversata la valletta, imbocchiamo il secondo ed ultimo canale: lasciati gli sci, le pendenze divengono via via sempre più accentuate...
Avevo letto e mi ero anche preparata psicologicamente per questo finale alpinistico un po' "pepato" (per i miei standard si intende), ma tra leggerlo in una relazione e viverlo personalmente c'è una gran bella differenza... Soprattutto se si inizia a pensare alla discesa tutta a culo indietro... Pace, ci penseremo poi!
Un ultimo e breve saltino di roccia e siamo in vetta.
Non ci credo. No, non posso crederci. Mi ritrovo in cima a niente popò di meno che ai Corni Bruciati. In vetta a quella montagna che ho sempre tanto ammirato dalle cime circostanti con fare sospettoso e timoroso: così rocciosa, così appuntita, così... impossibile! E invece.... e invece ce l'abbiamo fatta! La felicità è alle stelle!
Piano piano le nebbie riprendono a salire verso l'alto. Ma oramai siamo già tornati agli sci e abbiamo già sceso i canali più problematici (per me ovviamente).
Oramai può anche diventare tutto bianco, tanto non appena chiudo gli occhi migliaia di sfumature rosso fuoco e arancione mi si parano davanti. Ancora non ci credo... Ma riguardando le foto so che non è stato solo un semplice sogno dal quale mi son svegliata...
Grazie a Marco che ancora una volta ha assecondato le mie idee "ravanatorie" e di avanscoperta!
Dalle baite dell'Alpe Caldenno (q. 1770 m), proseguire lungo la carrareccia quindi, non appena possibile, attraversare il torrente e risalire il ripidi pendii sulla sinistra orografica.
Alla q. 2050 m circa, ove le pendenze si fanno via via sempre più accentuate, traversare lungamente verso sinistra (faccia a monte), fino a raggiungere le baite dell'Alpe Palù (q. 2099 m).
Percorrere il lungo pianone tenendosi sulla destra del torrente (faccia a monte), per poi risalire il ripido pendio sulla destra che deposita nella suggestiva conca (q. 2350 m circa) posta ai piedi dei Corni Bruciati e del Pizzo Bello.
Tralasciare sulla sinistra le tracce che salgono al Passo Scermendone, quindi puntare allo stretto ed evidente canalino al centro della vallata.
Con ripidi zig-zag, portarsi alla base del sopracitato canale e percorrerlo sci ai piedi fin dove le pendenze lo consentono, poi proseguire a piedi (max 45°).
Si guadagna, a questo punto, una bellissima valletta nascosta, incastonata e posta ai piedi delle impervie pareti sud dei Corni Bruciati.
Attraversare in piano la conca, puntando al ripido canale che sale verso la Punta NE dei Corni Bruciati.
Lasciati gli sci a q. 2930 m circa, proseguire a piedi nel canale (50°/55° max) fino ad una strozzatura che, in base all'innevamento, può presentare o meno passaggi su roccia. Continuare poi per ripido pendio nevoso fino a guadagnare la base delle rocce di cresta: qui traversare in ascesa verso sinistra (faccia a monte) su rampa nevosa esposta fino ad un breve saltino di roccia (II). Vinto anche quest'ultimo ostacolo si è alla panoramicissima vetta della Punta NE dei Corni Bruciati (q. 3097 m).
Discesa come per la salita.
PS: dal deposito sci alla vetta (e rientro) calcolare circa 1 ora emmezza.
Materiale utile: due picche e ramponi. Corda utile solo per i meno esperti o in presenza di scarso innevamento, dove i passaggi su roccia potrebbero risultare problematici per la discesa.
TEMPI DI PERCORRENZA:
ALPE CALDENNO - ALPE PALU': 1,00 ora
ALPE PALU' - DEPOSITO SCI: 2,50 ore
DEPOSITO SCI - PUNTA NE CORNI BRUCIATI: 40 minuti
PUNTA NE CORNI BRUCIATI - DEPOSITO SCI: 40 minuti
DEPOSITO SCI - ALPE CALDENNO: 1,00 ora
con Marco

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