Monte Guglielmo 1957 m da Pisogne


Publiziert von cristina , 15. Januar 2020 um 13:34. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Januar 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Indecisi tra Corna Trentapassi e Monte Guglielmo, giunti in zona, con la promessa di una bella giornata, puntiamo al Monte Guglielmo dove, non trovarci nebbia per noi, è solo un puro caso!

Lasciamo l’auto in località Pieve Vecchia di Pisogne e imbocchiamo la strada asfaltata, sentiero 209, per Terzana.

Con l’aiuto di due traballanti scalette in legno che ci portano su uno sbarramento che attraversa il torrente, passiamo dall’altra parte, dove la strada diventa sentiero che con ripidi tornanti raggiunge Terzana.

Il sentiero diventa ora sterrata che seguiamo fino ad incontrare il bivio con il nostro sentiero. Facciamo una veloce deviazione al panoramico Gasso Alto. La Madonnina indicata non si sa dove e a che distanza sia, per cui torniamo al bivio.

Saliamo sempre piuttosto ripidamente, nel bosco, fino a giungere a Malga Aguina.

Proseguiamo tagliando la sterrata e giungiamo a Malga Agolo dove facciamo sosta in compagnia di un trio di cacciatori alle prese con l’addestramento dei cani. Pensando al giro che vorremmo fare e visti i cartelli con i tempi, comincia a sembrarci un poco lungo. Diamo un’occhiata alla cartina e vediamo che se potessimo scendere al rifugio Medelet la cosa diventerebbe più fattibile. Per cui, prima di cambiare programma decidiamo di andare a vedere. Dobbiamo quindi salire almeno alla Punta Caravina.

Il sentiero diventa ora un misto tra pulito, neve e ghiaccio. I ramponi sono prematuri per cui cominciamo il solito gioco del salterello tra sassi e ciuffi d’erba.

Al roccolo Caravina la neve diventa continua. Neve buona e aspettiamo a mettere i ramponi. Giunti però al punto in cui la salita si impenna li calziamo.

Dopo un breve traverso raggiungiamo il ripido strappo che era già ben visibile dalla malga. Il tratto è gelato e anche i ramponi fanno fatica a prendere. Fortunatamente dura poco. Siamo così in cresta e al sole. Giungiamo al bivio con il sentiero per il rifugio Medelet, è tracciato ma non è molto invitante…vediamo un lungo e stretto traverso su neve…in nostro aiuto arriva un local che ci rassicura sulla fattibilità. Neve buona e portante, con i ramponi scenderete bene e senza problemi…sempre info da prendere con le pinzette si sa, però…

Decidiamo quindi di continuare, fidandoci del local. Seguendo la cresta, il sentiero di discesa diventa più evidente e vediamo che effettivamente passato il primo traverso, un poco esposto, poi la situazione sembra migliorare. Nel frattempo ci raggiungono i tre cani in fase di addestramento. Addestramento che non sembra andare bene perché, nonostante i ripetuti richiami dal radio-collare, questi continuano ad ignorarli seguendo noi.

Ce li portiamo fino in cima dove proseguiranno a seguito di un’altra coppia con cane diretta in Val Trompia però…

Durante la pausa pranzo, non so quante persone ho sentito ripetere: “chissa se riusciremo a scendere senza scivolare…” Ramponi o ramponcini, in questa stagione devono stare nello zaino, sempre!

Scendiamo al rifugio Almici (chiuso) e proseguiamo per Malga Palmarusso. Torniamo in cresta al bivio per il Rif. Medelet.

Con attenzione percorriamo il primo lungo traverso, neve ottima che non crea problemi. Poi cominciano i tornanti e velocemente arriviamo al rifugio Medelet. Aver avuto le ciaspole per tagliarli sarebbe stato un vero divertimento…

Togliamo i ramponi, caffè e tramite sentiero, inizialmente ancora con tratti cui prestare attenzione perchè su neve dura, scendiamo verso Zoncone. Incontriamo un altro cacciatore che avvisiamo di quanto successo ai tre cani e speriamo che così abbiano potuto recuperarli!

Giunti alla strada asfaltata, ci affidiamo al GPS che con numerosi tagli ci permette di evitarla fino a tornare al torrente. Da qui, su asfalto, torneremo al posteggio.

Bellissimo anello, dove, a parte in cima, che comunque non era affollata come al solito e al rifugio Medelet, non abbiamo incontrato nessun altro per tutta la giornata!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 15. Januar 2020 um 18:42
Cavolo che girone da paura...e che bel cielo!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2020 um 09:46
...meno male che siamo potuti scendere al rifugio Medelet almeno...la giornata...da favola, mai avuta una giornata così sul Guglielmo, da incorniciare. Se ci aggiungi che non c'era nemmeno il solito marasma di persone :-)


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