Monte Due Mani (1657 m) dal Culmine San Pietro

Dopo oltre un mese finalmente riesco a trovare una giornata libera e di bel tempo, per tornare a muovere le gambe.
Dovendo però rientrare presto a casa cerco una meta non troppo lontana, e possibilmente non innevata, vista la scarsa voglia di usare ciaspole e ramponi.
Un report su FB del mitico "Pieroweb" mi viene in aiuto, mostrandomi un Monte Due Mani pressochè totalmente pulito.
Perfetto: è una cima che mi manca e che da tempo era tra le cose da fare.

Dopo una clamorosa coda per incidente a Ballabio, alle 9.27 finalmente sono pronto a partire dal Culmine San Pietro, in netto ritardo rispetto all'orario previsto.
Il primo (lungo) tratto dell'escursione è su una comodissima sterrata in dolce saliscendi, che affronto di buona lena, sia per scaldarmi, che per recuperare il tempo perso durante il viaggio.
Si arriva quindi ad un bivio, dove si abbandona la sterrata principale, e si prende a destra una sterrata secondaria, chiusa da una sbarra che ne impedisce l'accesso ad eventuali mezzi motorizzati, seguendo le indicazioni per il Monte Due Mani.
Poco oltre, raggiunte alcune cascine fatiscenti, il sentiero svolta nettamente a destra e si trasforma finalmente in un vero sentiero di montagna.
Con una breve diagonale in salita si perviene alla Bocchetta di Redondello, da cui si prosegue a mezzacosta sotto la Cima di Muschiada, perdendo alcune decine di metri di quota fino alla successiva Bocchetta di Desio (1h00).
Da qui inizia finalmente la vera salita, e con una bella rampa di 300 metri dislivello, inizialmente nel bosco, quindi tra i ripidi prati, si sbuca in cresta, tra lo Zucco di Desio ed il Monte Due Mani, in ambiente spettacolare.
La cresta si presenta parzialmente innevata, ma sufficientemente pulita per evitare di indossare i ramponi, la neve si pesta solo in pochi tratti e per fortuna non è ghiacciata.
In pochi minuti percorro con attenzione la suggestiva cresta e raggiungo la croce di vetta ed il bivacco del Monte Due Mani (1h40).
Il cielo, nuvoloso fino a pochi minuti prima, si apre proprio durante gli ultimi metri di salita, ed arrivo in vetta con uno stupendo cielo azzurro e limpido!

Mi godo il panorama una mezzoretta, quindi un pò infreddolito per il gelido venticello, inizio la discesa.
Proseguo quindi lungo la cresta oltre la croce, per scendere ad una selletta sottostante, dove svolto a sinistra e con un tratto in traverso mi ricongiungo al sentiero percorso in salita.
Seguo quindi il medesimo percorso di salita, ad eccezione di una breve deviazione, dopo la Bocchetta di Desio, quando decido di proseguire sul crinale, per salire, con un ripido strappo nel bosco la insignificante Cima di Muschiada.
Da lì scendo rapidamente a riprendere il sentiero poco prima della Bocchetta di Redondello e, senza più variazioni rispetto all'andata, torno al Culmine San Pietro (3h15), perfettamente in tempo per gustarmi un bel piatto di casoncelli al ristorante del passo e rientrare a casa in perfetto orario!