Sassnàgiu e la traversata della Pioda Bianca (da Camughér a Sarciera) - Valle Anzasca


Publiziert von atal , 4. Dezember 2019 um 23:57.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:30 November 2019
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00

Sassnàgiu è il nome di un alpetto posto sulla verticale dell'Oratorio di San Carlo Borromeo, in prossimità del confine tra i comuni di Piedimulera e Calasca-Castiglione.

Come in altri casi analoghi, sembra che si sia persa la memoria di questo luogo. Sappiamo solo che il versante di Sassnàgiu veniva sfruttato come pascolo per le capre per buona parte dell'anno. La quota modesta, la pendenza e l'esposizione fanno si che qui la neve non duri a lungo.

La visita a Sassnàgiu è stata l'occasione per scoprire un vecchio sentiero che saliva direttamente all'Alpe Camugher da Sud, sfruttando i punti deboli di un dirupato versante.

Nella seconda parte dell'escursione attraverseremo con un percorso panoramico l'impervio Vallone di Meggiana, da Camugher a Sarciera, passando nei pressi di una formazione rocciosa nota localmente come Pioda Bianca.

Ne è uscito un bel percorso ad anello, relativamente breve ma non banale, in un ambiente selvatico e solare che ricorda certe zone ai margini della Valgrande.

Avvertenze
Sassnàgiu compare solo sulla Mappa Rabbini del comune di Castiglione, in prossimità del confine con il comune di Cimamulera. Nello stesso punto la carta militare riporta un segno nero senza nome e senza quota che può essere facilmente confuso con delle rocce.

La prima IGM mostra anche un sentiero che attraversava il Vallone di Meggiana da Camugher a Ceresole (e non da Camugher e Sarciera, come quello percorso in quest'occasione). In un giro precedente avevamo cercato l'inizio di quel sentiero partendo da Ceresole ma il tentativo si era subito arenato in una giungla di rovi.

Il giro è sconsigliabile in estate perché i pendii del Vallone di Meggiana sono invasi da felci aquiline ad altezza uomo.

Le difficoltà principali si concentrano nel tratto tra Camugher e la Pioda Bianca (tracce discontinue, passaggi ripidi ed esposti).

Il percorso
Con Ferruccio parto da Madonna, frazione di Cimamulera, e mi incammino sulla stra granda, la vecchia strada della Valle Anzasca, in direzione di Castiglione.

Superata la frazione di Meggiana, l'ultima di Cimamulera, arriviamo all'Oratorio di San Carlo Borromeo, dove lasciamo la mulattiera per salire verso Nord tra i terrazzamenti, seguendo inizialmente una traccia segnalata da vernice rossa. I segni terminano in prossimità di un traliccio.
Proseguiamo in salita fino a circa 700 m e quindi deviamo a Est su un sentiero che traversa arrivando in breve alla grande baita ristrutturata del Grup (IGM 711), dove si possono osservare numerose incisioni.

Proseguiamo nella risalita del versante superando una zona ripida (tracce discontinue, rovi) fino a guadagnare un falsopiano boscoso che ospita i ruderi di Sassnàgiu (circa 810 m).

Probabilmente è possibile arrivare qui anche risalendo il vallone che scende a Ovest dell'alpetto ma si tratta di un'ipotesi non verificata.

Da Sassnàgiu traversiamo in piano a Ovest (traccia) superando un primo ruscello e ci affacciamo sul canale del Rio di Megganella, dominato da lisce pareti rocciose. Risaliamo la dorsale a Est del canale, incontrando qua e là dei resti di sentiero.
Arriviamo quindi sui pianori superiori in corrispondenza ai ruderi che chiamo Camugher "di mezzo" (circa 1050 m) perché situati in posizione intermedia tra i nuclei di Camugher dzot (di sotto) e dzura (di sopra).

Il percorso normale per Camugher parte da Selvavecchia, frazione di Castiglione, e passa a monte di queste rovine, senza toccarle (link).

Dal poggio soprastante, in vista dei ruderi superiori, si vede bene il vallone di Meggiana ed è possibile intuire parte del percorso che lo attraversa. I riferimenti individuati sono due: la cascata sul ramo principale del canale, sopra la Pioda Bianca, e una piccola frana su una dorsale secondaria poco più a Est.

Traversiamo (traccia di animali) a Nord in leggera salita entrando così nel Vallone di Meggiana. Il percorso porta su una costa secondaria e scende in un ripido canalino arrivando così su una costa boscosa dove le tracce sembrano sparire. Qui traversando ancora a Nord ci si porta alla base della cascata sopra la Pioda Bianca (circa 970 m). Traversando ancora verso Est si supera un canale e si giunge alla piccola frana visibile da lontano, che in realtà è un fazzoletto di terra smossa dalle capre. Qui c'è un supporto metallico dove viene messo il sale, il che spiega la frequentazione.

Da questo punto in avanti il sentiero diviene evidente e si trovano anche i tagli a segnare il percorso. Superati alcuni canalini, si entra nel bosco e - dopo un umido traverso dove è stato posto un cavetto metallico - si sale con un paio di tornanti all'Alpe Sarciera, sul sentiero principale per il Pizzo Castello.

Su percorso segnalato si scende a Madonna.



Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 5. Dezember 2019 um 11:42
E tutto questo a soli due chilometri da Piedimulera.

Le montagne diminuiscono la distanza con il passato.

(Farai dodici pagine su questo tema altamente filosofico e riprenderò le opere in due ore.)

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2019 um 13:04
Chiris, hai fatto una sintesi mirabile, di questo giro e di tanti altri, già fatti e da fare!

A questo proposito, mi sto chiedendo se ha un senso continuare a scrivere di queste cose. Ormai abbiamo capito che è così...

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2019 um 13:16
Sì, non vorrei ripetermi.

(Come dico spesso.)


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