Rifugio Dumenza (942 m) – EMTB
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Escursione transfrontaliera con partenza da Sessa fino ad un bellissimo rifugio nel territorio comunale di Dumenza.
Il Rifugio Dumenza, ubicato in località Alpe Bovis, o Alpe Bois, è stato ricavato nel 2013 dalla ristrutturazione di una preesistente costruzione.
Inizio dell’escursione: ore 9.00
Fine dell’escursione: ore 13.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1002 hPa
Temperatura alla partenza: 7°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1900 m
Temperatura al rientro: 13,5°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 7.11
Sveglia alle 6:30, partenza da casa alla 7:30, arrivo a Sessa, dopo circa 34 km d’auto, alle 8:40.
È una tipica giornata novembrina: nubi stratificate basse e umidità relativa elevata. Non è certo l’umidità che mi possa disturbare, anzi, la preferisco all’aria troppo secca, che diminuisce le difese dell’organismo.
Parcheggiata l’auto nell’ampio sterrato sotto il cimitero, alle 9:00 parto con la bicicletta in direzione della Dogana del Cassinone.
Dopo venti minuti di tranquilla pedalata arrivo al Monumento ai Caduti di Dumenza, in Piazza Diaz, di fronte al Bar Sport. Proseguo per 275 m in direzione di Trezzino: desidero fotografare la casa natale di Vincenzo Peruggia, il decoratore che il 21 agosto 1911, verso le sette del mattino, riuscì a rubare la Gioconda dal Louvre e a trafugare la tela in Italia. Avrebbe voluto venderla alla Galleria degli Uffizi di Firenze per qualche milione di lire. Fu arrestato due anni dopo a Firenze e condannato a un anno e quindici mesi di carcere, pena ridotta in seguito a sette mesi e otto giorni, sotto la pressione dell'opinione pubblica che vedeva in quel gesto una sorta di riscatto patriottico.
In Via 20 settembre, al numero civico 29, una targhetta ricorda la figura dell’autore di quello che è stato descritto come il più grande furto d’arte del 20° secolo.
Poco lontano dalla casa natale di Peruggia è sorta la trattoria-pizzeria “La Gioconda”.
Riprendo la bicicletta fino a Runo (470 m), dove mi prendo il tempo per osservare i pannelli artistici che non sono riuscito a vedere e fotografare cinque giorni fa. Apprezzo molto anche l’idea che hanno avuto i cittadini di decorare le mattonelle dei numeri civici con motivi di flora e fauna locale.
Dopo una sosta di 20 minuti continuo l’escursione nella Val Dumentina o Valle Smeraldo, attraversando i villaggi di Stivigliano (484 m) e Due Cossani (556 m). All’incrocio Cinquevie (547 m) abbandono la SP6 e inizio la salita sulla strada comunale, con ben 31 tornanti, che porta a Pradècolo. Dopo circa cinque chilometri, a poche decine di metri dal Convento Santissima Trinità dei monaci benedettini, vedo il segnavia per l’Alpe Bois, che invita a svoltare a destra su una sterrata, oggi molto infangata. Non appare ancora il toponimo Rifugio Dumenza, per contro ci sono pure dei segnavia per mtb denominati Stra’ di Cavèr (Strade delle capre), che si adattano all’essere percorse in mountain bike o come ippovie, a cavallo.
In questi giorni c’è una squadra di operai al lavoro, per cui la pista non sarebbe percorribile. Nei tratti più ripidi della strada bianca i muratori stanno stendendo un manto di cemento per consolidare il fondo. Molto gentilmente il capo cantiere mi permette di passare ai margini della stessa e non si arrabbia nemmeno quando, perdendo l’equilibrio, appoggio un piede sul cemento fresco.
Mi occorrono 25 minuti per arrivare all’Alpe Bois, o Bovis, dove sorge il bellissimo Rifugio Dumenza (942 m), attualmente chiuso.

Rifugio Dumenza (942 m)
Gli interventi di miglioria sono stati possibili anche grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
Il tempo uggioso non guasta il mio entusiasmo per aver scoperto questo bellissimo posto, che visiterò di nuovo per assaporare le delizie della cucina.
In discesa ripercorro la stessa strada fino al campo di calcio, quindi svolto a sinistra fino a Regordallo (552 m), dove mi immetto su un single trail nel bosco, che mi conduce a Trezzino e Dumenza.
Subito dopo il Valico del Cassinone, imbocco il sentiero per Termine (437 m), Monteggio, Castello, Pirla, Busino e infine Sessa, dove concludo l’escursione 4 h e 40 min dopo la partenza.
Passeggiata in bici alla scoperta e alla conoscenza del territorio, a cavallo tra la Val Dumentina e il Basso Malcantone.
Tempo totale: 4 h 40 min
Tempi parziali
Sessa (377 m) – Dumenza (419 m): 22 min
Dumenza (419 m) – Cinquevie (547 m): 25 min
Cinquevie (547 m) – Alpone (975 m): 32 min
Alpone (975 m) – Rifugio Dumenza (942 m): 25 min
Dislivello in salita: 978 m
Dislivello in discesa: 974 m
Quota massima: 972 m
Quota minima: 333 m
Sviluppo complessivo: 34,2 km
Difficoltà MTB: F
Consumo batteria: 56%
Coordinate Rifugio Dumenza: 706'127 / 98'887
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