Anello del Caval Drossa (1632 m) – EMTB
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Dopo aver visitato il Caval Drossa a piedi, con le racchette da neve e con gli sci, oggi desidero raggiungerlo con il rampichino e in seguito percorrere il sentiero che dal Motto della Croce, dal “Croson”, scende verso Gola di Lago. Sarà pure l’occasione per vedere alcuni maggenghi del versante sinistro della Val Capriasca.
Il toponimo Caval Drossa significa “elevazione”, “promontorio montagnoso”, “piccola altura staccantesi da un pendio”.
Inizio dell’escursione: ore 9.05
Fine dell’escursione: ore 14.12
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Temperatura alla partenza: 12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3500 m
Temperatura al rientro: 22°C
Velocità media del vento: 3 km/h
Sorgere del sole: 7.51
È una bellissima giornata autunnale mite e priva di vento.
Percorro in auto i 29 km che mi separano dal punto di partenza con la massa dei pendolari che si spostano verso i quartieri di Lugano. Morale della favola, mi occorre un’ora e venti per arrivare a Sala Capriasca.
Lasciata l’auto poco sotto la Chiesa di Sant’Antonio Abate, alle 9.05 mi avvio in direzione della Val Colla, passando da Tesserete, Campestro, Lopagno, Roveredo, Treggia, Bidogno e Somazzo. È in questa località che inizia la bellissima strada forestale che sale fino alla Capanna Monte Bar. Me la gusto, nell’incantevole paesaggio autunnale, usando volutamente un rapportino agile che mi consente di guardarmi attorno e di scattare alcune foto agli splendori della Valle del Fiume Bello. Dopo un’ora dalla partenza arrivo alla barriera e dopo ulteriori trenta minuti all’inizio del sentiero sotto la stazione meteorologica. Lascio la strada e accompagno la bici fin sulla dorsale, dove posso rimontare in sella ancora per circa 280 m, fino agli ultimi 100 m sull’erta a est del Caval Drossa. Dopo 2 h di salita eccomi all’omino di vetta; che bella soddisfazione!

Caval Drossa (1632 m)
Per l’ennesima volta penso alla fortuna che abbiamo di abitare in luoghi così pregevoli. Per mantenere le buone abitudini condivido il mio entusiasmo e la mia felicità postando la foto e l’ora della tappa raggiunta. È un’abitudine che ha anche l’utilità di segnalare ai famigliari dove mi trovo, in tempo reale.
Ho consumato il 60% della batteria. Da qui via non avrò più un grande bisogno della pedalata assistita. Inoltre, il livello della ricarica delle mie batterie personali è al 100%.
Nel tratto in discesa verso il Motto della Croce incontro diversi ciclisti, quasi tutti muniti di e-bike, diretti alla Capanna Monte Bar. L’itinerario è diventato una classicissima.
Dal belvedere del Motto della Croce affronto per la prima volta il sentiero che tagliando il versante occidentale del Caval Drossa scende all’Alpe Davrosio. Pur non presentando una grande difficoltà tecnica, in alcuni punti, caratterizzati da gradini rocciosi irregolari, sono costretto a scendere di sella e ad accompagnare la bici.
Dall’agglomerato Zalto (1020 m) cerco un percorso sul versante sinistro della Val Capriasca. A partire dal vallone Davra mi ritrovo in un intreccio di sentieri e sterrate che toccano una miriade di maggenghi con casolari ben conservati e in buona parte muniti di pannelli fotovoltaici. Il fondo della pista è cosparso di ricci e castagne; la tentazione di raccoglierle è elevata, ma non sono in gita per questa attività. Il monte Pichéta (995 m), in bella esposizione al sole, è particolarmente seducente: mi fermo per uno spuntino ad un tavolino di pietra ubicato nel pascolo davanti alle baite.
Una quarantina di minuti dopo mi ritrovo, inaspettatamente, di fronte ad un rifugio ai Monti Screvia o Monte Spallino (880 m). La classica gamella contenente il libro è appesa alla porta della baita. Scrivo i saluti agli amici di Hikr.org, quindi riprendo il sentiero che si sviluppa fra altre numerose radure e riali, fino ad un crocevia che mi è noto da una precedente escursione: i Monti di Roveredo (921 m). Da qui via scendo senza difficoltà a Roveredo (718 m), dove riprendo la strada cantonale, già percorsa in salita, per concludere la gita a Sala Capriasca, dopo 5 h dalla partenza.
Lungo giro in mountain bike con la nota salita fin quasi alla Capanna Monte Bar e la deviazione verso il Caval Drossa.
A partire dal Motto della Croce, discesa tutta da scoprire e da gustare sul versante sinistro della Val Capriasca, fra decine di maggenghi.
Tempo totale: 5 h 07 min
Temo di salita: 2 h
Tempi parziali
Sala Capriasca (542 m) – Bidogno (796 m): 30 min
Bidogno (796 m) – Barriera (1180 m): 30 min
Barriera (1180 m) – Caval Drossa (1632 m): 1 h
Caval Drossa (1632 m) – Zalto (1020 m): 1 h
Zalto (1020 m) – Ra Pichéta (995 m): 15 min
Ra Pichéta (995 m) – Roveredo (718 m): 1 h 05 min
Roveredo (718 m) – Sala Capriasca (542 m): 17 min
Dislivello in salita: 1218 m
Quota massima: 1632 m
Quota minima: 524 m
Sviluppo complessivo: 29,2 km
Velocità massima: 40,4 km/h
Difficoltà: PD
Pendenza massima: 15%
Consumo batteria fino al Caval Drossa: 61%
Consumo complessivo batteria: 63%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Caval Drossa: 720'210 / 106'811
Libro di vetta: no.

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