Pirenei Giorno 8: Pico de Posets (3375 m)
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il Pico de Posets è la seconda più alta montagna dei Pirenei. Quando lessi il libro me la annotai non tanto per l'itinerario descritto, quanto per il suo nome. Scomponei subito "Posets" in "Poets", ed è così che, salendoci, mi sentivo in un libro di poesie, immaginariamente magico.
Dobbiamo cambiare i programmi previsti per oggi data la mia forma fisica odierna.
Dormiamo fino a tarda ora, 10:30, ed optiamo per questa cima, la terza di questo parco naturale. Lasciamo l'auto lungo la strada, in un parcheggio gratuito, a lato del lago, ad Eriste.
Saliamo per le vie del paese ed imbocchiamo il sentiero posto dietro la chiesa, diretto al rifugio Angel Orus, sentiero PR36, indicato a tratti con bolli gialli.
Dapprima una leggera salita in sentiero boschivo per poi aprirsi, divenendo più ampio, fino ad attraversare un ponte che ci porta su una carrozzabile sterrata e, sempre seguendo le indicazioni per il Rifugio Angel Orus, continuiamo su strada in parte sterrata ed in parte cementata fino ad un parcheggio. Un bus navetta permette di risparmiarsi questo lungo e noioso tratto, attivo dal 28/6 al 11/9 dalle 6 alle 20 (7€ A, 10,5€ A/R).
Poco distante dal parcheggio si può ammirare l'ampia Cascada de Espigantosa. Continuando ora sul sentiero montano, si sale in un fitto bosco e poi si percorre un lungo traverso lasciando il torrente in fondovalle. Ancora una salita con una serie di tornanti ci porterà Rifugio (2h). Dopo una breve pausa (il rifugio non appare così accogliente) decidiamo di tentare la cima per la quale indicano 4.5 ore. Il panorama non è nulla di eccezionale e di certo non aiuta nemmeno il cielo abbastanza coperto. Proseguiamo su una traccia indicata con vernice rossa e bianca. Passiamo su grossi massi di granito fino a raggiungere un bivio (2.30 h). Continuiamo tenendo la sinistra e salendo per sentiero terroso, a tratti costeggiando un torrente. Ora davanti a noi un canale detritico ci fa prendere quota velocemente fino alla sella Collado del Diente (3.43 h). Da qui ammiro gli amati strati che colorano queste modeste montagne. Gli effetti dell'ibuprofene mi abbandonano ed è così che saliamo il pendio ghiaioso e la rocciosa e facile cresta terminale a passo molto lento. Dalla vetta del Pico de Posets è possibile osservare gli altri due monti più alti di questo massiccio, Pico de Aneto e Pico de la Maladeta. Dopo una meritata pausa scendiamo a passo svelto, a tratti corrichiando, percorrendo la medesima via di salita. Ora più tranquilli, ci soffermiamo frequentemente a degustare more selvatiche immerse negli abbondanti cespugli di rosa canina.
Non magico come le aspettative, ma offre una valida alternativa per chi ha poco tempo a disposizione e per ammirare il territorio circostante.
NOTA: escursioni n.124 e OTHER ROUTES ON PICO DE POSETS del libro "Walks and climbs in the Pyrenees. Walks, Climbs and Multi-day Treks" di Kev Reynolds, Editore Cicerone.
Dobbiamo cambiare i programmi previsti per oggi data la mia forma fisica odierna.
Dormiamo fino a tarda ora, 10:30, ed optiamo per questa cima, la terza di questo parco naturale. Lasciamo l'auto lungo la strada, in un parcheggio gratuito, a lato del lago, ad Eriste.
Saliamo per le vie del paese ed imbocchiamo il sentiero posto dietro la chiesa, diretto al rifugio Angel Orus, sentiero PR36, indicato a tratti con bolli gialli.
Dapprima una leggera salita in sentiero boschivo per poi aprirsi, divenendo più ampio, fino ad attraversare un ponte che ci porta su una carrozzabile sterrata e, sempre seguendo le indicazioni per il Rifugio Angel Orus, continuiamo su strada in parte sterrata ed in parte cementata fino ad un parcheggio. Un bus navetta permette di risparmiarsi questo lungo e noioso tratto, attivo dal 28/6 al 11/9 dalle 6 alle 20 (7€ A, 10,5€ A/R).
Poco distante dal parcheggio si può ammirare l'ampia Cascada de Espigantosa. Continuando ora sul sentiero montano, si sale in un fitto bosco e poi si percorre un lungo traverso lasciando il torrente in fondovalle. Ancora una salita con una serie di tornanti ci porterà Rifugio (2h). Dopo una breve pausa (il rifugio non appare così accogliente) decidiamo di tentare la cima per la quale indicano 4.5 ore. Il panorama non è nulla di eccezionale e di certo non aiuta nemmeno il cielo abbastanza coperto. Proseguiamo su una traccia indicata con vernice rossa e bianca. Passiamo su grossi massi di granito fino a raggiungere un bivio (2.30 h). Continuiamo tenendo la sinistra e salendo per sentiero terroso, a tratti costeggiando un torrente. Ora davanti a noi un canale detritico ci fa prendere quota velocemente fino alla sella Collado del Diente (3.43 h). Da qui ammiro gli amati strati che colorano queste modeste montagne. Gli effetti dell'ibuprofene mi abbandonano ed è così che saliamo il pendio ghiaioso e la rocciosa e facile cresta terminale a passo molto lento. Dalla vetta del Pico de Posets è possibile osservare gli altri due monti più alti di questo massiccio, Pico de Aneto e Pico de la Maladeta. Dopo una meritata pausa scendiamo a passo svelto, a tratti corrichiando, percorrendo la medesima via di salita. Ora più tranquilli, ci soffermiamo frequentemente a degustare more selvatiche immerse negli abbondanti cespugli di rosa canina.
Non magico come le aspettative, ma offre una valida alternativa per chi ha poco tempo a disposizione e per ammirare il territorio circostante.
NOTA: escursioni n.124 e OTHER ROUTES ON PICO DE POSETS del libro "Walks and climbs in the Pyrenees. Walks, Climbs and Multi-day Treks" di Kev Reynolds, Editore Cicerone.
Tourengänger:
martynred

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)