M. Tonale Orientale e Redival, prime boccate di aria fina.
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La giornata trascorsa al Castellaccio mi aveva permesso di avere una panoramica visiva verso i 3000 0 giù di lì che si innalzano a N di Ponte di Legno, e come di solito sono uso fare ho impresso nella mente i luoghi dove avrei desiderato mettere i piedi a stretto giro di tempo.
Lascio l'auto all'Ospizio S. Bartolomeo, ora trasformato in un albergo a 3 stelle +, e seguendo la traccia che parte proprio nei pressi del parcheggio giungo nel nuovo invaso che oltrepasso sulla dx orografica. La traccia prosegue sino ad un bivio con palina, a sx si va alla Malga Valbiolo, a dx, ed è il mio caso, si segue il sentiero 161 che con ripidi tornanti porta alla Sella di Biolca. Da qua con una breve deviazione giungo alla panoramicissima vetta del M. Tonale Orientale. 1h45 senza fretta. Qua una stele posta sulla croce ricorda i dolori e i disastri della Grande Guerra.
Ritornato alla Sella scendo verso la cosiddetta Città Morta, che altro non sono che resti di baraccamenti austriaci, seguendo sempre il sentiero 161/ Bocchetta di Strino con un bel traverso a volte leggermente esposto mi porto nella deserta Val di Castel dove una seconda palina mi da la retta via. In giro non c'è anima viva e io mi godo l'assordante silenzio. Passata la Val di Castel il sentiero perde un po di quota, sino ad attraversare una zona umida (ora un po innevata) dove poi il sentiero comincia a risalire piuttosto ripidamente sino alla Bocchetta di Strino.
Dalla Bocchetta in poi (cresta) cammino leggero, cioè senza zaino sulla schiena. La progressione non è difficile, la via è bollata, anche se non benissimo, però ci sono gli ometti che consiglio di seguire fedelmente, ometti costruiti da Mao, un forte escursioalpinista bresciano. Come dicevo la cresta non è difficile, c'è qualche passaggio di I°, facili blocchi, sfasciumi e brevi zone detritiche, ma nulla che possa intimorire un escursionista esperto. L'arrivo alla croce è un meraviglioso premio... bellissima la visuale. 4h15 dal via senza fare il Gelindo Bordin della situazione.
Finita la contemplazione sulla cima è ora di ritornare alla Bocchetta dove ho lasciato lo zaino con le provviste, provviste che mi daranno la carica per scendere a babbo morto sin verso i Laghetti di Strino, dove poi intercetto il comodo sentiero 137. Su questa traccia poi arrivo alla deviazione per il sentiero chiamato "Bozerlait" (non scendete sino alla Malga Strino!). Il Bozerlait è un bel sentiero che rimane a mezzacosta, impercettibilmente con passaggi un po esposti, ma ssolutamente godibile sino al Forte Zaccarana che merita una visitina. Dal Zaccarana si segue il sentiero 160 (palina) ed in 45 minuti a passo allegro si ritorna al punto di partenza. Lungo questo tratto ho avuto il piacere di incrociare un piccolo Scoiattolo che si è fatto immortalare senza problemi.
Nota 1): Giro tra i più belli fatti in zona; a parte lo sviluppo D+ e Km l'escursione è abbastanza facile sino alla Bocchetta, da lì, un po di attenzione sino alla vetta del Redival, ma nulla di che.
Nota 2) Cazzeggi vari...
Pigro ma ambizioso cerca N°7 camicie già sudate.
Dagospia e le domande del secolo: Perchè le zanzare mordono sempre sulle caviglie? Ma un bel chissenefrega, no?
Sondaggio. Saranno tre notti che non dormo... maaa, Higuain in che squadra giocherà l'anno prossimo?
A' la prochaine! Menek und Fantasminen Bresson
Lascio l'auto all'Ospizio S. Bartolomeo, ora trasformato in un albergo a 3 stelle +, e seguendo la traccia che parte proprio nei pressi del parcheggio giungo nel nuovo invaso che oltrepasso sulla dx orografica. La traccia prosegue sino ad un bivio con palina, a sx si va alla Malga Valbiolo, a dx, ed è il mio caso, si segue il sentiero 161 che con ripidi tornanti porta alla Sella di Biolca. Da qua con una breve deviazione giungo alla panoramicissima vetta del M. Tonale Orientale. 1h45 senza fretta. Qua una stele posta sulla croce ricorda i dolori e i disastri della Grande Guerra.
Ritornato alla Sella scendo verso la cosiddetta Città Morta, che altro non sono che resti di baraccamenti austriaci, seguendo sempre il sentiero 161/ Bocchetta di Strino con un bel traverso a volte leggermente esposto mi porto nella deserta Val di Castel dove una seconda palina mi da la retta via. In giro non c'è anima viva e io mi godo l'assordante silenzio. Passata la Val di Castel il sentiero perde un po di quota, sino ad attraversare una zona umida (ora un po innevata) dove poi il sentiero comincia a risalire piuttosto ripidamente sino alla Bocchetta di Strino.
Dalla Bocchetta in poi (cresta) cammino leggero, cioè senza zaino sulla schiena. La progressione non è difficile, la via è bollata, anche se non benissimo, però ci sono gli ometti che consiglio di seguire fedelmente, ometti costruiti da Mao, un forte escursioalpinista bresciano. Come dicevo la cresta non è difficile, c'è qualche passaggio di I°, facili blocchi, sfasciumi e brevi zone detritiche, ma nulla che possa intimorire un escursionista esperto. L'arrivo alla croce è un meraviglioso premio... bellissima la visuale. 4h15 dal via senza fare il Gelindo Bordin della situazione.
Finita la contemplazione sulla cima è ora di ritornare alla Bocchetta dove ho lasciato lo zaino con le provviste, provviste che mi daranno la carica per scendere a babbo morto sin verso i Laghetti di Strino, dove poi intercetto il comodo sentiero 137. Su questa traccia poi arrivo alla deviazione per il sentiero chiamato "Bozerlait" (non scendete sino alla Malga Strino!). Il Bozerlait è un bel sentiero che rimane a mezzacosta, impercettibilmente con passaggi un po esposti, ma ssolutamente godibile sino al Forte Zaccarana che merita una visitina. Dal Zaccarana si segue il sentiero 160 (palina) ed in 45 minuti a passo allegro si ritorna al punto di partenza. Lungo questo tratto ho avuto il piacere di incrociare un piccolo Scoiattolo che si è fatto immortalare senza problemi.
Nota 1): Giro tra i più belli fatti in zona; a parte lo sviluppo D+ e Km l'escursione è abbastanza facile sino alla Bocchetta, da lì, un po di attenzione sino alla vetta del Redival, ma nulla di che.
Nota 2) Cazzeggi vari...
Pigro ma ambizioso cerca N°7 camicie già sudate.
Dagospia e le domande del secolo: Perchè le zanzare mordono sempre sulle caviglie? Ma un bel chissenefrega, no?
Sondaggio. Saranno tre notti che non dormo... maaa, Higuain in che squadra giocherà l'anno prossimo?
A' la prochaine! Menek und Fantasminen Bresson
Tourengänger:
Menek

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (22)