Cimone di Straolgio -2162 mt- (da Fondo Li Gabbi).
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PREMESSA:
Breve ma intensa gita che mi permetterà di occupare solo la mattinata considerando alcuni impegni personali nel pomeriggio. Inoltre con un sopralluogo ho potuto vedere e rendermi conto sul campo, ciò che è il proseguimento del tracciato che transita sotto cresta, evitando i risalti esposti e che conduce in vetta al Pizzo Stagno: cima come del resto tante, inserita nella lista dei desideri a lunga scadenza e che quest'oggi ho dovuto evitare. Detto questo, l'ampia visuale da insolita angolazione che offre il Cimone di Straolgio, sul versante settentrionale del Pedum, in tutta la sua bellezza: merita senz'altro una visita!
LA GITA:
A Fondo li Gabbi 1238 mt, lascio l'auto e, a piedi, mi sposto sul lato sinistro orografico del torrente Loana. Supero la lunga distesa prativa di fondovalle, intercetto la mulattiera, lastricata e sassosa, che transiterà per le Fornaci 1344 mt, Alpe Cortenuovo 1792 mt ed infine mi condurrà successivamente all'Alpe Scaredi 1842 mt. All'Alpe Scaredi, svolto a destra raggiungendo in breve tempo la Cappella di Terza 1859 mt: luogo di fede storico della Valgrande, molto silenzioso e suggestivo, rispetto al più frequentato e vicino Alpe Scaredi.
Dalla Cappella di Terza 1842 mt, proseguo in direzione dell'Alpe Straolgio, traversando in costa il robusto fianco occidentale del Cimone di Straolgio, fino a raggiungere un bivio, abbastanza evidente, contrassegnato da una freccia verniciata su un masso a terra. A questo bivio svolto a destra e abbandono in questa maniera la via che conduce all'Alpe Straolgio.
Il sentiero si mantiene sempre in costa, ma a tratti più stretto e scabroso, in un punto sono presenti delle catene e, poco oltre, un brevissimo tratto si presenta leggermente franoso e sdrucciolevole da superare con un minimo di cautela. Vinto quest'ultimo tratto, i segnavia sempre ben evidenti conducono ora sull'ampia dorsale. Nei pressi di ulteriore e ultimo bivio, un segnavia bianco-rosso ben posizionato, mi invita a svoltare a destra, invertendo il senso di marcia, evitando di immettermi su una traccia di sentiero che presumo per logica transita in mezzo tra l'Alpe Straolgio e il Pizzo Stagno (ho notato anche una freccia bianca che indica questa traccia e che ho evitato). Guardando sulla nuova mappa Geo4map numero 14 Val Grande, questa traccia è riportata con puntini neri discontinui a significare in qualche modo la presenza. Comunque al bivio svolto a destra seguendo l'evidente sentiero ufficiale, sempre ben segnalato, agganciando poco dopo la cresta senza nessun problema. Ora non mi resta che proseguire raggiungendo un primo grosso ometto in pietra che rappresenta il Cimone di Straolgio 2151 mt. In realtà proseguendo oltre, si giunge ad un ulteriore ometto in pietra collocato su un elevazione di cresta e, nelle immediate vicinanze si trova un'altra pronunciata vetta: presumo la più alta quotata 2162 mt. Ad ogni modo, da qualsiasi punto si scelga, il panorama che offre il Cimone di Straolgio questa mattina è a dir poco eccellente e, personalmente, ripaga con soddisfazione le aspettative odierne! Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero ben segnalato. Secondo il mio parere i tratti T3 si riferiscono solo a dei brevi passaggi stretti e in costa traversando ripidi prati. Nella parte alta la frequente posa di segnavia e ometti in pietra, agevolano nel reperire la giusta traccia e direzione.
Breve ma intensa gita che mi permetterà di occupare solo la mattinata considerando alcuni impegni personali nel pomeriggio. Inoltre con un sopralluogo ho potuto vedere e rendermi conto sul campo, ciò che è il proseguimento del tracciato che transita sotto cresta, evitando i risalti esposti e che conduce in vetta al Pizzo Stagno: cima come del resto tante, inserita nella lista dei desideri a lunga scadenza e che quest'oggi ho dovuto evitare. Detto questo, l'ampia visuale da insolita angolazione che offre il Cimone di Straolgio, sul versante settentrionale del Pedum, in tutta la sua bellezza: merita senz'altro una visita!
LA GITA:
A Fondo li Gabbi 1238 mt, lascio l'auto e, a piedi, mi sposto sul lato sinistro orografico del torrente Loana. Supero la lunga distesa prativa di fondovalle, intercetto la mulattiera, lastricata e sassosa, che transiterà per le Fornaci 1344 mt, Alpe Cortenuovo 1792 mt ed infine mi condurrà successivamente all'Alpe Scaredi 1842 mt. All'Alpe Scaredi, svolto a destra raggiungendo in breve tempo la Cappella di Terza 1859 mt: luogo di fede storico della Valgrande, molto silenzioso e suggestivo, rispetto al più frequentato e vicino Alpe Scaredi.
Dalla Cappella di Terza 1842 mt, proseguo in direzione dell'Alpe Straolgio, traversando in costa il robusto fianco occidentale del Cimone di Straolgio, fino a raggiungere un bivio, abbastanza evidente, contrassegnato da una freccia verniciata su un masso a terra. A questo bivio svolto a destra e abbandono in questa maniera la via che conduce all'Alpe Straolgio.
Il sentiero si mantiene sempre in costa, ma a tratti più stretto e scabroso, in un punto sono presenti delle catene e, poco oltre, un brevissimo tratto si presenta leggermente franoso e sdrucciolevole da superare con un minimo di cautela. Vinto quest'ultimo tratto, i segnavia sempre ben evidenti conducono ora sull'ampia dorsale. Nei pressi di ulteriore e ultimo bivio, un segnavia bianco-rosso ben posizionato, mi invita a svoltare a destra, invertendo il senso di marcia, evitando di immettermi su una traccia di sentiero che presumo per logica transita in mezzo tra l'Alpe Straolgio e il Pizzo Stagno (ho notato anche una freccia bianca che indica questa traccia e che ho evitato). Guardando sulla nuova mappa Geo4map numero 14 Val Grande, questa traccia è riportata con puntini neri discontinui a significare in qualche modo la presenza. Comunque al bivio svolto a destra seguendo l'evidente sentiero ufficiale, sempre ben segnalato, agganciando poco dopo la cresta senza nessun problema. Ora non mi resta che proseguire raggiungendo un primo grosso ometto in pietra che rappresenta il Cimone di Straolgio 2151 mt. In realtà proseguendo oltre, si giunge ad un ulteriore ometto in pietra collocato su un elevazione di cresta e, nelle immediate vicinanze si trova un'altra pronunciata vetta: presumo la più alta quotata 2162 mt. Ad ogni modo, da qualsiasi punto si scelga, il panorama che offre il Cimone di Straolgio questa mattina è a dir poco eccellente e, personalmente, ripaga con soddisfazione le aspettative odierne! Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero ben segnalato. Secondo il mio parere i tratti T3 si riferiscono solo a dei brevi passaggi stretti e in costa traversando ripidi prati. Nella parte alta la frequente posa di segnavia e ometti in pietra, agevolano nel reperire la giusta traccia e direzione.
Tourengänger:
GAQA

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