Campertogno, Argnaccia, Cangello.
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Prendendo spunto dalla bellissima pubblicazione "Valsesia, sentieri d'arte" a cura della provincia di Vercelli e della sezione di Varallo del CAI, oggi io ed Anna decidiamo di andare a fare una breve ma decisamente interessante escursione con partenza da Campertogno.
Partiamo con calma, ci fermiamo a Romagnano per un caffè e alle 10,30 siamo a destinazione.
Parcheggiamo a Villa, poco prima di Campertogno, dove si trova un grande parcheggio gratuito a fianco della Strada Provinciale.
Facciamo poche centinaia di metri e nei pressi della grande chiesa parrocchiale giriamo a sinistra ed attraversiamo il Sesia su un bel ponte di pietra. Ci troviamo nella frazione Tetti, raggiungiamo la chiesa di San Carlo ed il vicino cimitero poi attraversiamo il nucleo e saliamo seguendo le indicazioni fino all'inizio della mulattiera, contrassegnata dal segnavia 78, che ci porterà alla Madonna del Callone e quindi ad Argnaccia ed alla nostra meta finale, il nucleo di Cangello.
La mulattiera, ottimamente mantenuta, sale abbastanza ripida e contenuta da muri a secco, ed è affiancata da 15 cappelle illustranti la vita della Madonna. la maggior parte sono delle semplici edicole altre come la Madonna degli Angeli o la cappella della Visitazione sono degli oratori o delle cappelle vere e proprie. Tutte sono affrescate, gli autori sono perlopiù anonimi ed il periodo di fattura dei dipinti va dal XV al XIX secolo, la fattura è generalmente notevole con particolari curati e dettagli precisi.
Intorno vi è una fioritura notevole e salendo il panorama si allarga sempre più finchè giunti alla Madonna del Callone, dopo aver salito un ripido ed insidioso ultimo tratto in ombra con residui di neve e ghiaccio, possiamo godere di una fantastica vista aerea su Campertogno e buona parte delle sue frazioni.
Dal santuario proseguiamo in una bella faggeta finchè usciti dal bosco ci troviamo ad Argnaccia, un nucleo di abitazioni sparse su un panoramico pianoro con un laghetto. Decidiamo di non fermarci ma proseguire per fare la sosta pranzo a Cangello, ripartiamo quindi attraversando il nucleo dell'Alpe Cima ed arrivando quindi a Cangello dove vi è un po' di neve residua. Al centro dell'abitato vi è l'oratorio di San Bernardo, una costruzione cinquecentesca orientata è dalle belle proporzioni.
Mangiamo e poi decidiamo di scendere per visitare con calma Argnaccia. Anche qui si trova, oltre ad una moderna cappella accanto al laghetto, un'edicola con affreschi apparentemente tardo cinquecenteschi, e diverse case riattate ma senza stravolgimenti.
Riprendiamo il cammino, soffermandoci a Selletto ed alla Madonna degli Angeli, a Tetti decidiamo di visitare la frazione che possiede un bell'oratorio dedicato a San Marco, e da qui proseguiamo per la non lontana frazione di Carata dove si trovano una caratteristica fontana in pietra ed un oratorio, in stile valsesiano, dedicato a Santa Maria Maddalena. Tornati a Tetti riattraversiamo il Sesia e facciamo scorta di formaggi locali in una piccola ma fornitissima bottega. Breve visita, solo all'esterno purtroppo, alla parrocchiale di San Giacomo ed all'attigua chiesa di Santa Marta poi ci avviamo verso l'auto facendo comunque una breve digressione per entrare nella frazione di Villa, anch'essa con un pregevole oratorio affrescato.
Breve e semplice gita ma veramente interessante per le numerose emergenze artistiche ed il panorama notevole. L'unica "difficoltà" è costituita dal tratto che precede la Madonna del Callone che con neve e ghiaccio è decisamente scivoloso, per il resto una tranquilla gita adatta a chiunque.
Partiamo con calma, ci fermiamo a Romagnano per un caffè e alle 10,30 siamo a destinazione.
Parcheggiamo a Villa, poco prima di Campertogno, dove si trova un grande parcheggio gratuito a fianco della Strada Provinciale.
Facciamo poche centinaia di metri e nei pressi della grande chiesa parrocchiale giriamo a sinistra ed attraversiamo il Sesia su un bel ponte di pietra. Ci troviamo nella frazione Tetti, raggiungiamo la chiesa di San Carlo ed il vicino cimitero poi attraversiamo il nucleo e saliamo seguendo le indicazioni fino all'inizio della mulattiera, contrassegnata dal segnavia 78, che ci porterà alla Madonna del Callone e quindi ad Argnaccia ed alla nostra meta finale, il nucleo di Cangello.
La mulattiera, ottimamente mantenuta, sale abbastanza ripida e contenuta da muri a secco, ed è affiancata da 15 cappelle illustranti la vita della Madonna. la maggior parte sono delle semplici edicole altre come la Madonna degli Angeli o la cappella della Visitazione sono degli oratori o delle cappelle vere e proprie. Tutte sono affrescate, gli autori sono perlopiù anonimi ed il periodo di fattura dei dipinti va dal XV al XIX secolo, la fattura è generalmente notevole con particolari curati e dettagli precisi.
Intorno vi è una fioritura notevole e salendo il panorama si allarga sempre più finchè giunti alla Madonna del Callone, dopo aver salito un ripido ed insidioso ultimo tratto in ombra con residui di neve e ghiaccio, possiamo godere di una fantastica vista aerea su Campertogno e buona parte delle sue frazioni.
Dal santuario proseguiamo in una bella faggeta finchè usciti dal bosco ci troviamo ad Argnaccia, un nucleo di abitazioni sparse su un panoramico pianoro con un laghetto. Decidiamo di non fermarci ma proseguire per fare la sosta pranzo a Cangello, ripartiamo quindi attraversando il nucleo dell'Alpe Cima ed arrivando quindi a Cangello dove vi è un po' di neve residua. Al centro dell'abitato vi è l'oratorio di San Bernardo, una costruzione cinquecentesca orientata è dalle belle proporzioni.
Mangiamo e poi decidiamo di scendere per visitare con calma Argnaccia. Anche qui si trova, oltre ad una moderna cappella accanto al laghetto, un'edicola con affreschi apparentemente tardo cinquecenteschi, e diverse case riattate ma senza stravolgimenti.
Riprendiamo il cammino, soffermandoci a Selletto ed alla Madonna degli Angeli, a Tetti decidiamo di visitare la frazione che possiede un bell'oratorio dedicato a San Marco, e da qui proseguiamo per la non lontana frazione di Carata dove si trovano una caratteristica fontana in pietra ed un oratorio, in stile valsesiano, dedicato a Santa Maria Maddalena. Tornati a Tetti riattraversiamo il Sesia e facciamo scorta di formaggi locali in una piccola ma fornitissima bottega. Breve visita, solo all'esterno purtroppo, alla parrocchiale di San Giacomo ed all'attigua chiesa di Santa Marta poi ci avviamo verso l'auto facendo comunque una breve digressione per entrare nella frazione di Villa, anch'essa con un pregevole oratorio affrescato.
Breve e semplice gita ma veramente interessante per le numerose emergenze artistiche ed il panorama notevole. L'unica "difficoltà" è costituita dal tratto che precede la Madonna del Callone che con neve e ghiaccio è decisamente scivoloso, per il resto una tranquilla gita adatta a chiunque.
Communities: Kunst am Wegrand, Hikr in italiano
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