Punta Vasnera
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Oltre ai più conosciuti e frequentati Monte Bo’, Testone dei Tre Alpi e Cima dell’Ometto, anche la Punta Vasnera offre un interessante itinerario scialpinistico, con un buon margine di sicurezza, adatto ai periodi con rischio valanghe medio-elevato.
Neppure la dettagliatissima Guida Scialpinistica della Valsesia di “M.Maffeis” cita questo valido e divertente percorso, esposto prevalentemente a Nord, che permette di beneficiare più a lungo della neve polverosa…
…e forse anche per questo oggi appariva un bel pendio immacolato.
Tetti di Campertogno ore 8:
Dal parcheggio antistante al cartello segnavia (5 posti di cui 4 già occupati) riesco già a partire con gli sci ai piedi (e sarà così fino alla cima) sfruttando anche la traccia di ciaspole che sale lungo la mulattiera del “Sentiero della Fede”.
[http://www.valsesia.it/arteeartigianato/sentieridarte2.htm ]
Con un tour antiorario, passando numerose cappelle e affreschi pluricentenari, raggiungo la panoramica arroccata chiesetta della Madonna del Callone e in breve il superiore Piano di Argnaccia (mt 1183).
La neve sopra quota mille aumenta in modo vertiginoso, non che sia poca in paese (oltre il metro), ma qui si superano abbondantemente anche i due metri di polvere sfondosa che riesco parzialmente ad evitare sfruttando (fin che dura) la traccia dei ciaspolari.
Alla Chiesa di S. Bernardo all’Alpe Cangello (dal paese a qua ci saranno 20 Chiese) purtroppo la traccia finisce e ora mi tocca per forza battere… facciamoci coraggio.
Il percorso estivo scompare totalmente sepolto da metri e metri di neve, ma, seguendo la linea elettrica, riesco ad attraversare facilmente il breve tratto boscoso semipianeggiante che separa Cangello (mt 1364) dal Campo dei Frei (mt 1385).
Da qui appare in bella evidenza tutto il versante N della Punta Vasnera che raggiungo passando direttamente lungo il canale che sbuca sulla cresta un centinaio di metri più in basso a destra (N) della cima nei pressi della selletta a fianco dell’Anticima.
Questa valletta è più sicura di quel che appare da lontano, infatti, se ci hanno posto in mezzo un’alpe a tre piani qualche buon margine deve pur esserci…
Raggiunta la cresta mi toccano ancora venti minuti di sofferta battitura prima di essere finalmente in vetta.
Punta Vasnera Ore 11,45:
Che fatica battere sta “pofia”… ogni passo con ginocchio radente…
Va be’ ci sono comunque arrivato e la giornata fortunatamente a retto, anzi sembra fin che la visibilità sia addirittura migliorata… ottimo!
Per la discesa mi piacerebbe anche buttarmi giù diretto dalla cima per il ripido pendio Nord, ma, fin che sono solo soletto, è meglio stare sul sicuro ripiegando sul percorso di salita comunque sia sempre un bel polverone… fin troppo…!
Tetti di Campertogno Ore 13:
Anche sotto la Madonna del Callone, saltando qualche muretto o sconfinando nel “privè” degli alpeggi del Selletto riesco ugualmente ad arrivare fino alla “machine” con gli sci ai piedi…
…E Anche questa è andata!
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