Monte Melma

Oggi escursione su questa facile ed accessibile cima, che ho sempre trascurato, questa è la terza volta che salgo in tanti anni di attività escursionistica, ma sono passato parecchie altre volte da Montalbano.
Ho indovinato la giornata giusta: il treno è in ritardo di 24 minuti, avrei perso la coincidenza con quasi tutti gli autobus, ma visto il modesto dislivello si può partire direttamente dalla stazione.
Mi incammino in direzione della Valsassina fino alla località Varigione; qui conviene chiedere a qualcuno per il percorso, non ci sono indicazioni e le varie carte della zona sono molto imprecise.
Raggiunta la chiesa di Varigione si prende sulla sinistra una mulattiera dal fondo cementato fino ad un bivio senza indicazioni; entrambe le direzioni vanno bene, quella di sinistra è la più diretta; una scalinata sale fino ad una cappelletta dove si incontra una strada asfaltata, la si segue per pochi metri e poi sulla sinistra si prende una ripida mulattiera ricoperta da uno spesso strato di foglie che nasconde l'infido fondo.
Si raggiunge ancora la strada in corrispondenza di un bivio: si prende il ramo in salita e dopo pochi metri il proseguimento del sentiero sulla destra.
Raggiunta una sterrata si prende il sentiero che corre parallelo sulla sinistra e poi diverge; si passa sotto un albero caduto da anni e mai asportato, ed in breve si giunge all'Osteria Montalbano; 1 ora dalla stazione.
Oggi è giorno di chiusura, ma il gestore mi dice che al ritorno un caffé me lo può fare.
Usciti dal parcheggio del ristorante si prende la salita di fronte e dopo pochi metri il sentiero sulla sinistra; qui c'è la prima indicazione per la cima, che da un tempo di 1 ora; l'ultima volta mi pare di aver impiegato 45 minuti, ora che sono un po' giù di allenamento penso di impiegarne non più di 50, ma mi sbaglio!
Dopo un po' mi rendo conto di andare nella direzione sbagliata, sto aggirando la cima verso destra salendo con molta gradualità; forse le abbondanti foglie cadute hanno nascosto il bivio per la direzione giusta. Proseguo lo stesso sperando di trovare una salita alternativa, oppure alla peggio arrivare a Ballabio da dove so che c'è un altro sentiero per la cima; dopo un po' che cammino il sentiero si perde nella boscaglia, ed una traccia che sembra salire si perde anche quella, allora torno indietro, controllando tutti i punti dove potrebbe esserci il sentiero per la cima.
Finalmente lo trovo, non le foglie ma un grosso albero è caduto esattamente sul bivio; aggirandolo sulla destra non ho visto il sentiero che saliva sulla sinistra.
Riprendo la salita, raggiungo l'anticima dove si trovano una croce ed un piccolo altare, qualche saliscendi e sono sulla cima del Monte Melma, da Montalbano 1 ora e 20 minuti.
Il traliccio ricoperto di antenne non è il massimo esteticamente, ma il luogo è molto panoramico anche se incassato tra le alte cime dei dintorni e circondato da arbusti che limitano la vista.
Sosta per il pranzo e mi incammino per il ritorno; breve sosta per conversare con un altro escursionista, proseguo e dopo mezz'ora sono a Montalbano.
Il ristorante è chiuso, ma vedo che il gestore sta arrivando; un caffé corretto e quattro chiacchiere, che si fanno sempre volentieri, poi giunto il momento di andare mi dice che anche la cassa è chiusa e mi offre il caffé.
Riprendo la discesa seguendo il percorso di salita fino al bivio della strada, qui evito il tratto ripido seguendo l'asfalto fino alla cappelletta dove riprendo il percorso del mattino fino alla stazione di Lecco, 45 minuti da Montalbano.
Una rapida visita al mercatino che a dicembre c'è sulla riva del lago, e dove si trovano ottimi formaggi e salumi, in cerca di un formaggio di vacca d'alpeggio, ma oggi non ce ne sono; assaggio dei buoni formaggi di capra, pecora e caciocavalli, ma ultimamente ne ho mangiati in abbondanza e vorrei variare, per cui decido di fare i miei acquisti altrove quando capiterà l'occasione.
Oggi il tempo è stato bello e senza il vento gelido che ho trovato nelle ultime escursioni; anche fin troppo caldo ...
Alla prossima
Ciao
Stefano