Unterbächhorn
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Fra le stagliate cime rocciose che cingono gli alti pascoli e, in parte, l’area sciistica di Belalp (Blatten) la più elevata, e probabilmente anche la più rappresentativa, è, con i suoi 3554mt l’Unterbachhorn, anche se la sua rinomanza e ancor meno la frequentazione le rendano popolarità.
Un paio di visibili fortunosi giacigli approntati come bivacchi alpinistici stanno ad indicare il passaggio di alcune cordate probabilmente interessate a seguire l’impegnativa cresta che prosegue sino al Nesthorn anche se la compattezza della roccia lascia piuttosto desiderare.
Il Libro di Vetta, coetaneo alla Croce 1969… ormai cinquantenne ma ben mantenuto... nella sua ridotta collezione di presenze… una quindicina di pagine, la seconda del 2018… non riporta… riportava… scribacchini italiani… che sia una prima? Come la Nord dell’Eiger!!!
Belalp ore 8,45: Dall’uscita della Cabinovia (20F a/r) seguo la strada sterrata sino al vicino villaggio (10 min.) di Bruchegg oltre al quale, senza un segnato percorso… non ce ne sono… proseguo, inizialmente affiancando piloni… e cannoni…, portandomi alla piana 2300 ove riesco a sfruttare una marcata traccia che s’inoltra in direzione della vasta conca glaciale dell’Unnerbach.
Il visibile regresso glaciale ha lasciato un’intermedia fascia di lisce rocce, per fortuna poco inclinate, dove, tutto sommato, riesco a tenere un buon passo arrivando alla base del ghiacciaio intorno a quota 3000.
Ancora un 200 mt di dislivello su ghiacciaio, ramponato, prima di passare sul versante dx (sfasciume) puntando una visibile sella posta sulla cresta circa a metà tra l’Unterbach e la spalla quotata 3466.
Senza raggiungere la sella, alla base di una liscia piodata, traverso orizzontalmente per un breve tratto e continuare sfruttando un paio di accennati canali che mi permettono d’arrivare facilmente alla base del corno maggiore.
Un passaggio più impegnativo (II) su roccette “traballine” (c’è una doppia pronta per la discesa ed è sufficiente una corda da 20mt) prima di uscire sulla cresta per passare sul versante dell’Oberaletschgletscher e concludere la salita per un franoso ma facile canale.
Ancora un paio di passi su roccette ed eccomi alla Croce… panorama 360°…
Unterbächhorn ore 13: …le nubi si vanno intensificando… così dicevano anche le previsioni… mostrandomi giusto a sprazzi il panorama… è meglio darsi una mossa.
Il cielo è bello nero carico ma, per mia fortuna, riesco a passare indenne la discesa rocciosa… con calata intermedia… sino al ghiacciaio, a fare nuovamente un veloce ramponaggio, ripassare le lisce rocce del “ritiro” e arrivare alla “piana alta” prima di beccarmi la dose…
Belalp ore 16: Sono di nuovo alla base, con addosso qualche kilo “strizzabile” in più di quando son partito… e tocca farci l’abitudine!
…e anche questa è andata!

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