Anello Savoney-Clavalite' e salita al Mont Raffrey (3146 mt)
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Il Mont Rafrey separa il vallone di Savoney dalla Val Clavalite'; le due valli sono unite dal Colle Etsely percorso dal sentiero intervallivo 102 che collega Aosta a Verres. Personalmente ho preferito passare dapprima dal Vallone di Savoney, piu' appartato,
che risale, con sentiero vario e ben tracciato, un primo salto fino ai prati dell' Alpe Savoney. Poco dopo l' alpe le frecce invitano a traversare il torrente su un ponte e proseguire in salita fino ai pianori che precedono il lago Margueron e l' incrocio col sentiero 102.
Una volta raggiunto il lago lo si aggira in senso antiorario e si sale a lungo verso sud per raggiungere il colle Etsely.
Tornati al colle dal Rafrey, si continua sul sentiero 102 che, dopo un breve tratto in salita, piega a destra verso il basso sui pratosi pendii che portano all' alpeggio "Tramail Eyele" e poi al bivacco Borroz attraversando in piu' punti una sterrata (in alcuni tratti il sentiero e' poco evidente, nascosto nell' erba folta). Dal bivacco Borroz si percorre la lunga sterrata che, in ultimo con scorcitoia bollata "2", riporta alla piana di Clavalite' ed al bivio per il vallone di Savoney. Forse il colle Etsely si raggiunge piu' rapidamente dalla Val Clavalite': il senso di percorrenza che ho scelto e' secondo me piu' panoramico e garantisce un ritorno piu' tranquillo (anche se forse un po' monotono).
La salita alla cima si divide in 3 parti e non presenta alcun tratto di arrampicata:
- una traccia in costa dal colle Etsely che, dopo una iniziale breve discesa, raggiunge in salita costante un ometto sul versante sud-ovest: nella parte iniziale e' presente qualche tratto lievemente esposto.
- segue un pendio che porta verso la lunga cresta sommitale fatta di 3 rilievi: la cima (croce) e' l' ultimo di questi. Risalire il pendio senza percorso obbligato fino a circa 20 - 30 metri dalla cresta sommitale comunque non oltre un grosso roccione squadrato
- traversare verso nord in progressiva salita, restando da una parte sotto la cresta, dall' altra sopra una zona piu' detritica: si incontrano diverse zone a scarsa inclinazione a conferma che si e' nella direzione giusta; in ultimo alzarsi in vista della croce.
Per la discesa cercare di memorizzare il percorso, non breve, dell' ultima parte in modo da non avere eccessive esitazioni durante il ritorno; una volta tornati alla seconda parte, descritta prima, si procede molto piu' velocemente.
NB: carte, cartelli, guide danno nomi diversi agli stessi posti. Il lago Margueron sui cartelli e' indicato come Lac Medzove, il Col Estely sulle carte e' citato come Eyele o Echellier: lo stesso monte Rafrey (come da libro di vetta) su mappe e guide CAI e' noto come Rafray. ma il sito CAI Aosta e il waypoint Hikr lo definiscono RAFFREY ...
Itinerario T2; la salita-discesa dalla cima si puo' classificare T4- per l' assenza di sentiero e qualche tratto che appare esposto
Infine; le foto (tranne la prima) sono in ordine di percorrenza dell' itinerario e non in ordine cronologico.
Itinerario T2; la salita-discesa dalla cima si puo' classificare T4- per l' assenza di sentiero e qualche tratto che appare esposto
Infine; le foto (tranne la prima) sono in ordine di percorrenza dell' itinerario e non in ordine cronologico.
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