Invernale al monte Bar, con ciaspole (in spalla)


Publiziert von Angelo63 , 10. August 2018 um 23:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:11 Februar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo San Jorio-Monte Bar 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 760 m
Strecke:Barriera park monte Bar - Alpe Rompiago - Motto della Croce - Caval Drossa - Capanna Monte Bar - Monte Bar - Capanna Monte Bar - Alpe Musgatina - Pian Sotto - Barriera park monte Bar
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscita autostradale Lugano Nord, seguire le indicazioni per Vezia e proseguire per Tesserete. Imboccare la strada per la Val Colla seguendo le indicazioni per Bidogno. Ad un tornante verso destra si stacca sulla sinistra la strettissima strada che sale fino ad un parcheggio (una decina di posti auto) dove è posta una barriera che vieta il transito ai non autorizzati

Uscita con le ciaspole anche se a dir la verità sono rimaste tutto il giorno appese allo zaino in una delle destinazioni più gettonate e facilmente raggiungibile senza grosse difficoltà. Assieme a Danilo andiamo al monte Bar.
 
Raggiungiamo con l’auto il parcheggio sopra Bidogno dove è posta la barriera che chiude la strada verso la vicina Alpe Rompiago. L’ultimo tratto della strada è innevato e leggermente ghiacciato ed arriviamo al parcheggio con qualche apprensione. Ci incamminiamo quando sono da poco passate le 9 seguendo la strada che oltre la barriera è in alcuni punti ben innevata. La giornata è fredda ma per il momento ben soleggiata. La nuova capanna del Bar e l’antenna posta sulla cima del monte sono ora ben visibili. In una ventina di minuti raggiungiamo l’Alpe Rompiago e lasciamo la strada per seguire la traccia in direzione del Motto della Croce dove arriviamo alle 9.50. Questa è una posizione molto panoramica con vista sul lago di Lugano e il solco che attraversato dall’autostrada raggiunge il Ceneri. Peccato che la vista sul lago sia offuscata da alcune velature che peraltro erano state anticipate dalle previsioni meteo. Dopo una sosta di una decina di minuti ci incamminiamo lunga la cresta che sale con pendenza costante verso il Caval Drossa. Il manto nevoso non è molto alto e in questo tratto, esposto frequentemente al vento, si può procedere in diversi punti senza nemmeno affondare nella neve in quanto la crosta innevata regge il nostro peso, non troppo leggero. Alle 10.40 arriviamo all’anticima del Caval Drossa. Ci fermiamo una decina di minuti prima di passare dalla cima e poi scendere il pendio in direzione del monte Bar portandoci sempre più a destra fino a raggiungere la strada che conduce alla capanna monte Bar. Sono da poco passate le 11 e la luminosità mattutina sta progressivamente lasciando il posto ad una sempre più densa copertura. Le nubi, viste dall’alto, stanno lentamente avanzando andando ad insinuarsi lungo tutta la sottostante Val Colla. I fronti più avanzati iniziano a coprire il pendio nella direzione in cui stiamo andando. Anche se siamo sulla strada questo è il punto più impegnativo dell’escursione. La neve scesa dal pendio sovrastante, in gran parte portata dal vento, determina una naturale continuazione del pendio anche lungo la strada. Si deve quindi procedere con molta attenzione in quanto di fatto si percorrono dei tratti su traversi completamente innevati. Una scivolata potrebbe determinare qualche problema. Con attenzione e procedendo lentamente raggiungiamo alle 11.50 la nuova struttura della capanna del monte Bar. Siamo completamente immersi nella nebbia che ha raffreddato ulteriormente la temperatura e il nostro iniziale entusiasmo. Ci posizioniamo sulle panchine esterne al rifugio in attesa di una evoluzione positiva delle condizioni meteo per decidere cosa fare. La visibilità non sembra migliorare, sembra presto per incamminarci sulla via del ritorno, così alle 12.15 senza troppa convinzione decidiamo di avviarci verso la vetta del monte Bar. Nel corso della salita in effetti qualche squarcio di sole supera la coltre nuvolosa. Troviamo un po’ di sole anche in avvicinamento all’ampio pianoro dove è posta la palina che segnala la vetta. Sono da poco passate le 13, siamo in marcia da 2h25m, abbiamo effettuato soste per 1h35m e percorso 6,5 km. Siamo arrivati sin quassù, come del resto altri che abbiamo incontrato già in discesa, senza nemmeno calzare le ciaspole tanto era portante l’abbondante neve. Oggi non c’è nemmeno vento quassù in vetta, circostanza più che rara da queste parti. La vista verso nord è limpida e ci si può esercitare nel riconoscere le cime all’orizzonte. In direzione sud si fa invece fatica a distinguere i profili del Ceresio che da qui assicura delle memorabili foto. Neanche il tempo per alcune foto e per fare uno spuntino che si ritorna immersi tra le nuvole. Decidiamo così di iniziare a scendere quando sono le 13.30. Siamo pressoché gli ultimi che si incamminano dopo un gruppo di scialpinisti. La discesa verso la capanna alterna tratti al sole a passaggi nella foschia. Alle 14 ritorniamo alle panchine esterne al rifugio e facciamo una sosta di una ventina di minuti grazie al fatto che il sole sembra prendere il sopravvento sulle nubi. Ci rimettiamo in cammino scendendo in circa 20 minuti all’Alpe Musgatina, sgombra di neve, dove termina la strada asfaltata che sale dalla valle. Procediamo sul sentiero che taglia la strada in alcuni punti ed alle 14.55 raggiungiamo la palina di Pian Sotto. Qui imbocchiamo la sterrata perfettamente innevata che si addentra nella valle sotto il pendio del monte Bar che ci consente di fare ritorno alle 15.20 alla strada di accesso all’Alpe Rompiago. Da qui in circa 10 minuti raggiungiamo la nostra auto.
 
Uscita non troppo distante da casa che nel periodo invernale assicura soddisfazioni a tutti quelli che amano calpestare la neve, semplicemente con scarponi, con le ciaspole oppure con gli sci. Se si ha la fortuna di trovare una bella giornata anche i panorami sono molto belli. Oggi da questo punto di vista siamo stati un po’ sfortunati.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 11,3;
Tempo marcia: 3h50;
Tempo sosta: 2h35m;
Ascesa: mt. 760 circa;
Velocità media in marcia: 3 km/h;
Velocità media totale: 1,8 km/h.

Tourengänger: Angelo63, Danilo54


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