Bellavista (1221 m) - EMTB

Giro ad anello del Monte Generoso in rampichino. Visto che il termine è usato solo in Canton Ticino, correggo in "giro in mountain bike".

I temporali della notte hanno mitigato la canicola dei giorni scorsi, concedendomi una salita con aria fresca lungo la strada che ha già ospitato una tappa del Giro della Svizzera e due del Giro d’Italia.

Giro d’Italia 2.6.1974: vincitore José Manuel Fuente.

Giro della Svizzera 19.6.1980: vincitore Joseph Fuchs.

Giro d’Italia 7.6.1989: vincitore Luis Alberto Herrera Herrera.

Velocità media di Herrera: 22,526 km/h.

Velocità media del sottoscritto: 12 km/h.

Inizio dell’escursione: ore 7:50

Fine dell’escursione: ore 10:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa

Velocità media del vento: 0 km/h

Temperatura alla partenza: 18,5°C

Isoterma di 0°C: 4200 m

Temperatura al rientro: 26°C

Sorgere del sole: 6.13

Tramonto del sole: 20.44

Dei forti temporali di questa notte rimane una coda di nuvole, che non mi impensieriscono, anzi, mantengono la temperatura a valori sopportabili.

Per la prova generale della mia nuova mountain bike scelgo la montagna di casa. Inizio la gita lungo vie poco trafficate, per poi immettermi ovviamente sulla strada asfaltata, che passando da Somazzo raggiunge l’Alpe di Mendrisio e la Stazione Bellavista del trenino a cremagliera.

Dall’abitato di Salorino in su non incontro che tre o quattro auto: che bello pedalare nella faggeta senza dover scansare veicoli e senza rischiare di farsi investire!

La prima valutazione del mezzo che sto provando riguarda la sella: credo che sia altrettanto importante degli scarponi nello scialpinismo. Si tratta di una Sella Royal, sufficientemente dura, ma che garantisce nel contempo un confort che non avevo ancora vissuto con altre selle da bici da corsa o da rampichino. Quanto al motore Yamaha, suppongo che la sua coppia massima di 80 Nm sia sufficiente per non piantarmi in asso nel caso in cui debba ricorrere ad un aiuto sostanzioso in tratti con pendenze attorno al 20%. Non sarà il caso odierno, visto che non andrò oltre la modalità d’assistenza STANDARD, il terzo livello su cinque.

L’unico punto sul quale sono scettico è la sospensione posteriore, che per mia inesperienza non è ancora regolata nel migliore dei modi; ci arriverò…

La salita è regolare e, come detto, non devo cambiare ritmo, visto che le auto sono praticamente assenti. Anche il ripido tratto dopo il sottopassaggio della ferrovia non mi pone nessun problema: la respirazione non è affannosa e i muscoli lavorano in scioltezza, senza accumulare acido lattico. Sono pienamente soddisfatto!

In un’ora e un quarto, soste comprese, arrivo alla Stazione Bellavita del Monte Generoso, a 1221 m: geschafft!
 

                                                     Capra hircus

In tutta la zona dei Dossi, la Fondazione Monte Generoso ha posato delle bellissime panchine di legno massiccio; sono quelle che piacciono a me, un’opera d’arte dei forestali, che oggi non avrò modo di sfruttare.

Riprendo la bici per la discesa, percorrendo la bellissima e panoramica strada che da Magazzino (1172 m) tocca le località Cascina d’Armirone (1152 m), Balduana (1105 m), Dosso Dell’Ora (1100 m), Dosso Bello (1098 m) e Rifugio Alpe Caviano (967 m); osterie che fino al secolo scorso erano molto frequentate e animate dai mendrisiensi. È una angolo del Mendrisiotto sconosciuto ai nostri giovani, che ha regalato ai loro avi qualche momento di svago, di spensieratezza e di riposo dopo una settimana lavorativa che contava ben oltre 50 ore.

La strada acciottolata che dall’Alpe Caviano scende ad Obino è purtroppo in cattivo stato, almeno fino a metà discesa, dove un operaio sta lavorando per migliorare la situazione.

Ad Obino mi concedo una breve deviazione per raggiungere la Chiesa di Sant’Antonino, uno dei luoghi più suggestivi del Mendrisiotto!

Poco dopo il rientro a domicilio, il cielo si rasserena e la temperatura piano piano supera di nuovo i trenta gradi: la canicola continua.

Escursione con la nuova e-bike, lungo itinerari assai noti, che mi offrono ogni volta nuove sensazioni e nuove scoperte.

Valutazione del mezzo: perché non ci ho pensato prima?!

Tempo totale: 2 h 40 min

Tempo di salita: 1 h 15 min

Tempi parziali

Corteglia (438 m) – Bellavista (1221 m): 1 h 15 min

Bellavista (1221 m) – Rifugio Alpe Caviano (967 m): 40 min

Rifugio Alpe Caviano (967 m) – Corteglia (438 m): 35 min

Dislivello in salita: 844 m

Sviluppo complessivo: 24,8 km

Difficoltà: F