Monte Aviolo (2881mt), ci stavi forse aspettando?
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Finalmente Aviolo. Dopo il flop dell’anno scorso http://www.hikr.org/tour/post125445.html un nuovo tentativo andava fatto, ero troppo curioso di toccare l’umile croce sommitale di questa bellissima cima, cima molto panoramica, cima emozionante se sgombera da nuvole, la zona adamellina ancora una volta ha confermato tutta la sua bellezza.
Sveglia nel cuore della notte (3.30), dopo aver fatto la colazione e l’obbligo di pisciare i cani è tempo di partire; ore 7:00, siamo al parcheggio di Prade, ci sono già diverse macchine e la temperatura è gradevole, anche se si ha già la percezione che la giornata sarà mooolto calda. Prendiamo la comoda sterrata che porta alle vicine Baite di Pozzolo, poi da lì, ripida risalita sino alla zona di Sotto il Monte Colmo.
Da qua in poi entriamo in zona “adamellina”, cioè pietre, pietre e ancora pietre, in un ambiente assolutamente solitario. Raggiungiamo con facilità la zona chiamata La Foppa e dopo uno sguardo verso l’alto dove si erge l’imponente mole del M. Aviolo, mettiamo le ridotte per cominciare la seconda salita nella pietraia instabile. Superiamo una breve cengia un poco esposta e subito dopo un primo tratto di catene che aiuta a superare un canalino, poi altra ripida risalita sino a giungere nell’ampia pietraia posta ai piedi dell’Aviolo.
Si sale con discreta pendenza, con la traccia di sentiero che a volte scompare tra i massi, anche se il percorso non è obbligato con un po di attenzione si giunge all’attacco del secondo tratto attrezzato; nell’escursione del settembre scorso qua trovammo ghiaccio, tanto da inficiare la salita, ma stavolta siamo attrezzati, picca e ramponi, che resteranno comodi nello zaino visto la poca neve presente. Ci si aiuta con le catene, ruggine e lasche, ma fanno il loro lavoro, poi si sale ancora ripidamente, passando un’altra breve zona attrezzata, poi solo terreno instabile e rocce, con passaggi di arrampicata che vanno dal I° a singoli passaggi di II°, tutto sommato una divertente salita, non fosse che… il caldo è talmente torrido che asciuga anima e corpo. Sbucati in cresta con pochi passi siamo finalmente sull’agognato Aviolo, non c’è nessuno, e ci chiediamo dove siano tutti quelli che hanno lasciato l’auto nel nostro parcheggio, un pensiero che subito svanisce davanti al bellissimo panorama che si gode dalla cima. 4h senza correre, a fronte delle 4h30 dichiarate sulla palina.
Siamo stanchi, la forma fisica di entrambi non è al massimo, anzi, ci trasciniamo come due ubriaconi qualunque appena usciti da una bettola, immaginatevi voi cosa può fare un sole cocente in tali situazioni. Ci fermiamo poco in vetta, anche se la logica imporrebbe altro, ma proprio non ci va di cuocere come un kebab, scattiamo le solite foto poi riprendiamo il cammino sino a ritrovarci di nuovo quasi all’attacco della prima via attrezzata. Qua ci fermiamo a mangiare, un flebile venticello sembra scacciare il caldo sahariano.
Ripassiamo la breve via attrezzata e poi di nuovo giù, sin quando troviamo il masso con le indicazioni per la Malga Stain, siamo con i tempi contingentati, e nonostante la spossatezza ci incamminiamo verso la Stain. Ancora una volta si entra in una ganna, giusto per segare ancora un poco le gambe, stando attenti alla bollatura e ai rari ometti riprendiamo un evidente traccia, dopo un singolo passaggio esposto giungiamo al P.so Foppa. Scendiamo verso la Val Gallinera e la Malga Stain, nel frattempo delle nuvole coprono il cielo e ci permettono di toglierci finalmente il cappellino. Dopo meno di 2h30 di cammino dalla vetta siamo ora alla bella Malga Rifugio Stain.
I gestori sono molto simpatici e il rifugio è ben gestito, ci fermiamo giusto il tempo per berci un rinfrescante succo e poi di nuovo perdiamo quota, sul sentiero numero 1 della Bassa Via dell’Adamello, sentiero che ci porta direttamente al punto di partenza, dove arriviamo sfiniti per colpa dell’infame calura.
Nota 1): Che dire, a me questo giro è piaciuto molto e l’ho apprezzato nonostante la scarsa forma fisica, è stata una faticaccia, ma come tutte le cose sudate le si apprezza ulteriormente. Cima di tutto rispetto con vista magnifica.
Nota 2): Cazzeggi vari…
LerciosuLercio: Il Ministro Fontana vieta gli arcobaleni. “Fanno propaganda LGBT”.
Grillo torna a fare il comico: A Roma neanche una buca!
Domanda: Al Bano e Romina sono insieme si o no?
A’ la prochaine!
Kommentare (27)