Zucco Campei


Publiziert von cai56 , 8. Juni 2018 um 11:26. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Juni 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:15
Aufstieg: 735 m
Abstieg: 736 m
Strecke:Circolare 8,73 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lecco lungo la superstrada 36, con uscita in direzione Valsassina. Alla rotonda di Ballabio prendere verso i Piani Resinelli e parcheggiare presso il ponte sul torrente Grigna.

Molti anni fa (circa quindici, direi) andammo a salire il bel Dito Dones tramite la "Via Lunga", ai quei tempi recente - 1995 - e di moda. Della giornata mi rimangono in mente una scalata soddisfacente (anche se piuttosto inerbata e con la placchetta di attacco già un po' unta) e una divertente calata in doppia nel vuoto (non sapevo del sentiero attrezzato di discesa!), ma soprattutto un ambiente circostante suggestivo e molto isolato, nonostante la relativa vicinanza a strade di notevole traffico. Con colpevole ritardo, in una mezza mattinata pesantemente minacciata da plurimi temporali, siamo tornati a dare uno sguardo alla zona; poi, arrivati in zona Alpe Cassino, abbiamo visto in lontananza una meta casuale ma opportuna: lo Zucco Campei. Ritorno per l'antico e classico accesso ai Resinelli da Ballabio, la Val Grande, con un ripido percorso ormai più torrente che sentiero. 


Dal parcheggio di Ballabio Superiore si torna a valle per una decina di metri andando ad imboccare il vicolo alle spalle di un'abitazione recante le obsolete insegne "bar" e "Trattoria Alleluja"; il vicolo, che appare più come un cortiletto privato, termina con l'inizio di un sentiero umido e sassoso che risale la costa boscosa fino ai prati della Cascina Piazza. Senza entrare fra le baite, si prosegue a sinistra fino a confluire in una sterrata che sale - sempre nel bosco - con larghi tornanti verso l'Alpe Campo, dove termina; il sentiero (dopo qualche ricerca) prosegue di fronte, sull'opposto lato della radura, con qualche raro e antichissimo segnale di vernice rosso/giallo. Inizia subito una salita tortuosa, spesso a gradini rocciosi, in un bosco fitto di cespugli; la traccia, con qua e là qualche piccolo franamento, dopo aver affiancato una paretina rocciosa, presenta un inaspettato tratto a gradini acciottolati, per poi sbucare sulla spalla che dalla Gronda di Vaccarese scende allo Zucco di Teral [Personalmente sospetto che gli unici frequentatori di questo sentiero siano attualmente i pochissimi salitori delle difficili vie d'arrampicata dello Zucco di Teral]. Da qui il sentiero, ormai solo una stretta traccia nell'erba alta, si porta verso sinistra in attraversata della Costa di Vaccarese: è un magnifico bosco di betulle e maggiociondoli, non sfruttato da decenni e, per questo, integro negli accadimenti naturali. La traversata termina nella carrareccia che risale dalla Valle di Medasciola: si prosegue verso sinistra al bivio e si sale alla conca di Campiano; in pochi passi ci si trova poi sulla strada bianca che dal Rifugio Soldanella porta all'inizio della Traversata Bassa. Si prosegue verso destra fino alla "bolla" della Selletta Mus'cera: lasciamo a sinistra il sentiero per il Pialeral e l'accesso ad un'azienda agricola per salire con vaghe tracce nell'erba il crestone sulla destra; il secondo dosso arrotondato, a monte dell'omonima cascina è lo Zucco Campei [Dei tre alberi - faggi? - che denotavano la località anche come "Le Tre Ombrelle", non c'è più traccia]. Tornati alla Selletta, si percorre la strada per i Resinelli fino all'attraversamento delle ultime propaggini del Canalone Porta: qui si scende a sinistra nel piazzale del condominio Baita Segantini e, proseguendo nonostante i divieti di accesso, al limitare di una staccionata costruita con vecchi sci, si trovano i recenti segnali per la discesa a Ballabio lungo la Val Grande. Il sentiero, stretto e molto incavato dallo scorrimento delle acque piovane, scende ripidissimo con tornanti ravvicinati il margine sinistro del torrente che proviene dal Canalone Porta (bellissima ma non facilmente avvicinabile una cascata con un alto salto roccioso a lastroni stratificati). Dopo aver raggiunto il sentiero che sale da Ballabio ai Corni del Nibbio, si procede a sinistra fino ai prati dell'Alpe Cavallo: il sentiero si perde nell'erba, ma scendendo per la linea di massima pendenza, al limitare del bosco la traccia riprende. La discesa prosegue sempre accentuata e scavata dall'acqua, fino a raggiungere una zona meno ripida, caratterizzata da massi di un'antica frana e alcuni pinnacoli di roccia (il più alto - una quindicina di metri - presenta una bella via di fessura, spittata e attraente). In breve si raggiunge il fondovalle del torrente Grigna, con la sua sterrata di servizio alle prese dell'acquedotto: seguendola in discesa, si raggiungono subito le prime case di Ballabio Superiore, presso il punto di partenza.

https://www.relive.cc/view/g21340209872

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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stefano58 hat gesagt:
Gesendet am 23. Mai 2022 um 12:06
Mi era sfuggita questa relazione.
E' una zona che trovo molto bella e soprattutto rilassante, nonostante qualche percorso non molto agevole, ma è proprio quello di cui vado spesso alla ricerca.
Ciao
Stefano

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Mai 2022 um 16:27
Bella passeggiata dai Resinelli, ma eviterei i giorni festivi onde schivare l'effetto "Rimini".
Ciao
Marco


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